Se il 2009 è stato un annus horribilis per il settore italiano
dei Media, che aveva perso circa il 10% del giro d’affari,
il 2010 ha fatto registrare una crescita superiore al
3%, un dato positivo che ha consentito di recuperare
almeno un poco del terreno perduto. Secondo l’analisi
dell’Osservatorio New Media & TV della School of
Management del Politecnico di Milano(www.osservatori.net), il mercato
ha raggiunto quota 17 miliardi di Euro,
considerando nel complesso stampa, radio, tv, Internet e Mobile.
La componente digitale di questo mercato presenta invece una
dinamica più vivace, con una crescita del 10% circa e un
valore nel 2010 di quasi 5 miliardi di euro, pari al 29% del
mercato complessivo dei Media. Gli investimenti
pubblicitari sono cresciuti su tutti i mezzi digitali: Internet
+13%, Sofa TV digitali +26%, Mobile +15%. Il 2010, tuttavia, non
sarà ricordato come l’anno della ripresa ma come
l’anno delle novità.
Mai in passato si erano, infatti, concentrate in pochi
mesi così tante innovazioni: il lancio dell’iPad
e degli altri Tablet, ovvero di una nuova famiglia di terminali
pensati appositamente per la fruizione di contenuti multimediali
da Internet; la proliferazione delle Mobile Application per
Smartphone (si parla di oltre 700 mila applicazioni);
l’introduzione anche nel mondo dei Pc del rivoluzionario
concetto di Application Store; la diffusione delle Connected Tv
che consentono, in modo nativo e con specifici widget, di
accedere ai contenuti della Rete. Analizzando nello specifico il
mercato dei contenuti Media sulle piattaforme Mobile, si
evidenziano in particolare due significativi fenomeni di segno
opposto, che hanno portato a una sostanziale stabilità.
Da un lato, continuano a soffrire i contenuti per
cellulare più tradizionali, quali i servizi informativi via
Sms, video e musica in streaming e Mobile Tv, che
calano, complessivamente, del 4%. Dall’altro lato,
cresce in maniera significativa l’offerta di
contenuti Media sui nuovi canali legati al Mobile Web e
ma soprattutto agli Application Store, che fanno
registrare un incremento dei ricavi del 191% ma che, in valore
assoluto, rimangono ancora abbastanza contenuti e non in grado di
controbilanciare la contrazione dei servizi più tradizionali.
Si registra comunque una forte propensione alla
sperimentazione da parte degli Editori tradizionali
soprattutto nell’ambito delle Applicazioni, ritenuto
particolarmente adatto alla fruizione di contenuti editoriali
arricchiti. Da ultimo, la crescente diffusione di Smartphone e lo
sviluppo dei nuovi canali (Mobile Web e Application Store) hanno
finalmente creato i presupposti anche per una reale ed efficace
esperienza utente nella fruizione Mobile di contenuti Video. A
distanza di quasi 5 anni dal lancio della Mobile-Tv si stanno,
quindi, finalmente, gettando le basi – tecnologiche e di business
– per la nascita di un ecosistema che farà del cellulare
un’importante porta d’accesso ai contenuti Video. In
questo contesto a dir poco turbolento, la Ricerca ha provato
anche a suggerire alcune linee guida alle Media Company per
affrontare in maniera corretta i trend in atto e gli snodi per il
futuro. Invece di limitarsi a inseguire le mode del momento,
occorre saper scoprire la propria vera identità
digitale, comprendere il proprio DNA in termini di
risorse e competenze core (testate, posizionamento, capacità di
produzione di contenuti, base utenti e così via) e,
coerentemente, inventare una propria strategia digitale. In
secondo luogo, occorre creare un’organizzazione flessibile,
capace, in questo scenario digitale così imprevedibile, di
sperimentare velocemente e di apprendere criticamente dalle
esperienze e anche dai fallimenti per mettere a punto
continuamente nuove azioni.