Il mercato dell’Internet delle Cose è in espansione. A livello mondiale, il giro d’affari associato a sensori, servizi, piattaforme e analytics crescerà dai 1.900 miliardi di dollari del 2013 ai 4.600 miliardi del 2018, con un tasso di crescita medio annuo (CAGR) del 19%. A fine 2014, ci si aspetta che il valore del mercato si assesterà intorno ai 2.300 miliardi di dollari, dei quali il 27% circa derivanti dall’ambito consumer, il 19% dal settore pubblico e il resto dall’insieme dei comparti industriali.
A darne evidenza IDC, che evidenzia come sia in atto una vera e propria rivoluzione che porterà persone, cose e macchine a essere sempre più interconnesse e a interagire non solo nell’ambito della vita privata ma anche nel contesto lavorativo, per cui in particolare giocherà un ruolo primario la convergenza tra Cloud, Mobile, Big Data e Social – i quattro pilastri di quella che IDC definisce la Terza Piattaforma – e l’uso dei sensori. Sono proprio questi gli elementi su cui l’Internet of Things fa leva per realizzare nuove generazioni di soluzioni, sempre più automatizzate e intelligenti, in grado di trasformare il concetto di customer e workforce experience in diversi ambiti: consumer engagement, proximity marketing, digital signage, mobile & electronic payment, infomobility, asset management, fleet management, smart metering, remote patient monitoring e via dicendo.
Mercato IOT
Ma per mettere in atto questa rivoluzione è necessaria una profonda trasformazione dei processi produttivi e una progressiva convergenza tra industria, tecnologie ICT e infrastrutture di comunicazione. Secondo IDC, nei prossimi anni device, sensori, applicazioni e data center dialogheranno sempre di più in un ambiente tecnologico eterogeneo, dove l’evoluzione sarà guidata dalla capacità di sperimentare e collaborare delle aziende più innovative.
«Gli oggetti IoT connessi rivoluzioneranno la nostra vita lavorativa e privata. Il mercato IoT europeo promette una crescita veloce con un CAGR 2013-2018 del 21,3%, superiore quindi a quella del mercato mondiale, grazie alla diffusa consapevolezza ambientale e a una forte propensione alla sperimentazione delle aziende pubbliche e private», sottolinea Daniela Rao, TLC Research & Consulting Director di IDC Italia. «Questa evoluzione in Italia sarà guidata dalle aziende che per prime saranno in grado di integrare competenze diverse, offrendo nuovi servizi e nuove forme di interazione con i clienti».