Le “transformational technologies” sono tecnologie in grado di trasformare il modo in cui le persone, le aziende, i dipartimenti lavorano, fino ad arrivare a cambiare la natura stessa di un’impresa.
Di questa categoria fanno parte anche IoT, AI e Blockchain, che, combinate, sostengono i percorsi di modernizzazione delle supply chain per raggiungere quattro obiettivi strettamente correlati al business:
- Riduzione dei costi
- Aumento dell’efficienza
- Riduzione degli errori
- Maggiore velocità
Le informazioni che provengono dai sensori IoT possono essere sfruttate non solo per identificare dove si trova una spedizione, ovunque attraverso una catena di fornitura globale, ma anche per monitorarne le condizioni, come temperatura oppure umidità.
L’Internet of Things è destinata a trasformare molti processi lungo la supply chain, introducendo nuove efficienze in termini di approvvigionamento, velocità, gestione delle linee di produzione e delle flotte commerciali e aprendo la strada all’automazione di processo.
L’Intelligenza Artificiale è particolarmente utile per fare uno step in più nella data analytics, spostandosi dalla mera analisi di ciò che è accaduto a un livello superiore, verso l’ambito della predittività, per comprendere ciò che potrebbe accadere e minimizzarne gli effetti indesiderati.
Nell’ambito del supply chain management, i casi d’uso “di scuola” della blockchain riguardano principalmente la tracciabilità della catena di approvvigionamento, dalla provenienza delle materie prime fino ai prodotti finali, soprattutto per la sua capacità di gestione dei registri a prova di manomissione.
Ma la vera disruption viene dalla combinazione di queste tre tecnologie. È su questa logica di ecosistema digitale che Oracle ha sviluppato la propria offerta Oracle SCM Cloud.
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