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IoT e Sanità: la carrozzina autonoma dialoga con gli ascensori

Un’invenzione rivoluzionaria che consente ai pazienti di muoversi liberamente tra i piani, interfacciandosi con l’ascensore Otis Gen2 Stream presente nell’edificio, garantendo un miglioramento della qualità della loro vita e la possibilità di usufruire al meglio dei servizi dell’ospedale

Pubblicato il 05 Nov 2019

Illustrazione fornita da Shutterstock www.shutterstock.com

Si chiama A.L.B.A., acronimo di Advanced Light Body Assistants, ed è un progetto di ricerca che ha portato alla realizzazione di una sedia a rotelle a guida autonoma presso il Presidio Sanitario San Camillo di Torino. La carrozzina consente ai pazienti di muoversi liberamente tra i piani, interfacciandosi con l’ascensore Otis Gen2 Stream presente nell’edificio.  Un progetto, o forse in questo caso si può parlare di invenzione, che rappresenta per i pazienti un miglioramento della qualità della loro vita e la possibilità di usufruire al meglio dei servizi dell’ospedale.

Presidio Sanitario San Camillo Torino, Moschini, Teoresi, Amazon Alexa, STMicroelectronics, United Technologies Research Center, Torino Wireless, R.Zenti, TwinPixel, oltre ad Otis sono le aziende che hanno collaborato a questo progetto, coniugando le migliori tecnologie provenienti dal mondo delle macchine a guida autonoma, della robotica e del trasporto verticale.

In ottica futura, la tecnologia sviluppata per A.L.B.A. può trovare ampia applicazione nel settore clinico e ospedaliero, ma anche in altri luoghi pubblici, come per esempio i musei, in cui gestire i percorsi di visita, fino a giungere alle abitazioni private, dove potrà garantire nuove possibilità di movimento autonomo.

La carrozzina che dialoga con gli ascensori

Grazie alla tecnologia dell’Internet Of Things, A.L.B.A. interagisce con le infrastrutture dell’edificio: tramite un comando vocale o da remoto riceve la propria destinazione e poi dialoga con l’ascensore, chiamandolo al piano di partenza e indicandogli il piano di arrivo. L’ascensore apre le porte accogliendo il paziente, attende che l’imbarco sia completo, lo conduce alla fermata indicata dalla carrozzina, apre le porte ed attende che lo sbarco sia completo, prima di richiuderle e tornare a disposizione degli utenti.

L’ascensore utilizzato per il progetto A.L.B.A. appartiene alla gamma Gen2, nella quale è concentrata la più avanzata tecnologia Otis, grande produttore mondiale di prodotti per la movimentazione delle persone, che comprendono ascensori, montacarichi, scale e tappeti mobili.

Si tratta di ascensori installati in tutto il mondo in edifici, caratterizzati da una serie di innovazioni meccaniche ed elettroniche che li rendono confortevoli, silenziosi e sostenibili: dalla trazione a cinghia piatta in poliuretano con anima d’acciaio, brevetto di Otis, al motore gearless a magneti permanenti, alle luci di cabina e ai circuiti elettronici dotati di modalità standby, fino alla tecnologia di rigenerazione energetica quando l’ascensore si muove per gravità e il motore agisce da freno.

Tutti i componenti di Gen2 sono progettati per ridurre al minimo il consumo energetico. Grazie a queste caratteristiche, gli ascensori Gen2 nelle loro configurazioni standard sono certificati in classe energetica “A” secondo le norme ISO 25745, e consentono ai costruttori di rispondere ai requisiti dei più importanti protocolli di risparmio energetico relativi alla progettazione degli edifici, come LEED e BREEAM.

Immagine fornita da Shutterstock.

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