Cos’è e a che serve Windows 10 IoT Enterprise
Windows 10 IoT Enterprise è la versione di Windows 10 dedicata alle imprese che utilizzano soluzioni IoT.
Esistono infatti diverse versioni di Windows 10, il sistema operativo prodotto da Microsoft: Windows 10 Home, Pro, Pro for Workstation, Enterprise, IoT.
Windows 10 Enterprise si rivolge alle aziende con specifiche funzionalità: consente la stampa universale, ovvero la gestione centralizzata della stampa, basata su cloud, senza server locali o driver; la gestione personalizzata dei dispositivi connessi; un canale di manutenzione a lungo termine (LTSC) del sistema operativo; la protezione di identità e informazioni con un sistema di sicurezza intelligente che grazie al machine learning automatizza la gestione degli eventi imprevisti, classifica le priorità e corregge gli errori.
La versione IoT di Windows 10 è pensata per i sistemi embedded, integrati all’interno degli oggetti e programmati per svolgere solo particolari compiti di misura e controllo (special purpose), spesso una sola operazione. Comprende Windows 10 IoT Core e Windows 10 IoT Enterprise: IoT Core è pensato per piccoli sistemi, ed esegue una sola app; IoT Enterprise è una versione completa del sistema operativo, pensata per sistemi su larga scala. Windows IoT fornisce in entrambi i casi una piattaforma preconfigurata con protezione a lungo termine dei dispositivi e un sistema operativo pronto all’uso.
Windows 10 IoT Enterprise ha a propria volta due versioni: la versione LTSC – Long Term Service Channel, che non prevede alcune app rivolte all’utente singolo, come lo Store, ma comprende 10 anni di supporto e aggiornamenti ogni 2-3 anni; la versione SAC – Semi Annual Channel, con le stesse funzionalità di Windows 10 Enterprise, aggiornamento semestrale e supporto per 18-30 mesi.
Windows 10 IoT Enterprise viene venduto in OEM- Original Equipment Manufacturer con speciali diritti di utilizzo dedicato.
In pratica, Windows 10 IoT Enterprise supporta le aziende nel costruire e sviluppare soluzioni personalizzate di IoT, dispositivi dedicati che integrino cloud ed edge computing, intelligenza artificiale, machine learning per specifiche applicazioni.
I dispositivi embedded non hanno bisogno di desktop: IoT Enterprise si può eseguire in modalità Kiosk, che consente di bloccare l’accesso a una app o a un gruppo selezionato di strumenti. L’opzione HORN – Hibernate One, Resume Many salva e blocca un file di ibernazione e assicura che il dispositivo si avvii sempre allo stesso modo, con i dati aggiornati. L’opzione UWF – Unified Write Filter fornisce un file di sistema temporaneo, che si cancella al momento della disconnessione. Le due opzioni insieme aumentano la sicurezza del dispositivo.
Per quanto riguarda il cloud: tra gli strumenti Microsoft, Windows 10 IoT Enterprise è integrabile con l’hub IoT di Azure che consente di connettere “sulla nuvola” e di gestire qualunque dispositivo.
Video – Aggiornamento dispositivi per IoT Hub: collegare, aggiornare e gestire i dispositivi in scala – Microsoft IoT Developers (in inglese)
Su questo hub si basa Azure IoT Edge, il servizio che dal cloud distribuisce i carichi di lavoro sull’edge, ovvero sull’architettura computazionale più vicina ai dispositivi: i dati e le funzioni che possono essere elaborate “in loco” non vengono inviate al cloud, che ha più tempo e spazio per dedicarsi ai compiti di alta potenza computazionale. I dispositivi, viceversa, comunicano più velocemente, rispondono prima alle notifiche e funzionano anche in caso di prolungati periodi offline.
In particolare, i modelli di apprendimento automatico creati e sottoposti a training nel cloud vengono eseguiti in edge, nel dispositivo IoT stesso, tramite un FPGA – Field Programmable Gate Array, un hardware dalle funzionalità programmabili, con risposte quasi in tempo reale. Il codice di programmazione di IoT Edge è coerente tra il cloud e i dispositivi edge, rendendo i diversi livelli di computazione interoperabili. Al cloud vengono inviati solo i dati che necessitano di ulteriore analisi, con un aumento di efficienza e riduzione dei costi di computazione. IoT Edge sincronizza automaticamente lo stato dei dispositivi dopo la riconnessione per assicurarne il funzionamento anche quando la connettività è intermittente.
Quali sono i dispositivi supportati e quali requisiti devono avere
Windows IoT Enterprise è pensato per sistemi embedded “a scopo fisso”, come tablet aziendali, POS, chioschi multimediali, sportelli bancomat, sistemi di automazione industriale, dispositivi medici, dispositivi industriali.
Non supporta architetture CPU ARM, quindi edifici intelligenti, gateway IoT, HMI, domotica, dispositivi indossabili.
I requisiti minimi di ogni dispositivo sono: un processore o Soc da almeno 1 GHz compatibile con il set di istruzioni x86* o x64, che supporti PAE, NX e SSE2, CMPXCHG16b, LAHF/SAHF e PrefetchW per l’installazione del sistema operativo a 64 bit e che abbia almeno 1GB di RAM e almeno 16 GB di storage (20 per il modello a 64 bit); controller di archiviazione che supportino l’avvio con l’Extensible Firmware Interface (EFI), che soddisfino i requisiti di protocollo del dispositivo utilizzato e qualsiasi requisito relativo al tipo di bus di archiviazione; controller collegati al bus che implementino il corretto codice di classe/sottoclasse; una GPU che supporti DirectX9 o successivo; almeno un’opzione di connettività di rete.
In quali ambiti si applica Windows 10 IoT Enterprise
Windows 10 IoT Enterprise con Azure permette di personalizzare e riutilizzare le applicazioni per diversi risultati, indirizzando dai computer industriali ai controllori di automazione programmabili.
Rockwell Automation, multinazionale dell’automazione industriale e delle soluzioni informatiche, ha infatti progettato un controllore di automazione ibrido con il sistema operativo Windows 10 IoT Enterprise incorporato accanto al motore di controllo, cosicché non ci sia bisogno di un computer per l’elaborazione dati e sia possibile collegarlo direttamente sia all’ambiente IT aziendale sia ad Azure IoT per l’analisi avanzata. Un’azienda manifatturiera può avere macchine e software da più fornitori, quindi necessita di mettere insieme le informazioni e condividere facilmente i dati: con l’accesso immediato ai dati nel punto di funzionamento, non c’è più bisogno di aspettare il fine turno per apportare modifiche alla produzione.
CityBeacon è invece una società olandese che costruisce infrastrutture intelligenti di nuova generazione: SmartHubs, chioschi multifunzionali che ospitano una varietà di dispositivi IoT, li collegano alle reti veloci e danno ai cittadini l’accesso alle app e ai servizi iperlocali. Questi SmartHubs sono eseguiti da Windows 10 IoT Enterprise, così come i display degli schermi digitali sui due lati di ogni chiosco, che servono ai cittadini per interagire con le applicazioni.
Tra i dispositivi IoT in ogni chiosco: ricetrasmettitori radio per le future reti 5G, sensori di movimento, telecamere di sicurezza, microfoni, altoparlanti, webcam o apparati di ricarica, con API per costruire applicazioni personalizzate. Sia gli SmartHubs che i display sono integrati con Azure.