Con la diffusione sempre più pervasiva dei dispositivi IoT emerge in maniera prepotente la questione della sicurezza dei collegamenti e della privacy degli utenti. Per garantire una user experience sempre più sicura F-Secure mette a disposizione degli operatori e dei produttori di router la propria soluzione “F-Secure Sense” in versione software con “Connected home security”.
Connected Home Security, spiega la società in una nota, integra funzionalità di sicurezza di rete e nel cloud, sicurezza router e protezione dell’endpoint in un’unica e semplice “esperienza” per gli utenti finali, proteggendo contro malware, phishing e tracciamento online, e protegge i dispositivi smart contro gli attacchi informatici.
La soluzione Connected home security – spiega F-Secure – permette ai produttori di router e agli Operatori di integrare Sense Sdk nei loro stessi router, offrendo le funzionalità di sicurezza di Sense in modo semplice e veloce a una larga base di utenti, integrando tra le altre possibilità anche la personalizzazione dei servizi degli operatori con funzionalità aggiuntive come “regole per la famiglia”, che permette ai genitori di stabilire confini online sicuri per i propri figli.
F-Secure: sicurezza e privacy frenano gli acquisti nella smart home
“Ogni giorno vengono messi online un numero infinito di nuovi dispositivi connessi e gli operatori e i produttori di router hanno un’incredibile opportunità di aiutare a proteggere quei dispositivi – afferma Antero Norkio, vice president of Product management di F-Secure – Per far sì che i nostri partner possano cogliere questa opportunità, abbiamo progettato la soluzione Connected Home Security. Non solo supportiamo i nostri partner integrando le funzionalità di Sense con i loro router, ma offriamo anche un’esperienza utente facile che coniuga sicurezza del router e protezione degli utenti in movimento con i nostri prodotti per la protezione dell’endpoint”.
A testimoniare l’attenzione degli utenti sulle problematiche di sicurezza una recente indagine di F-Secure evidenzia come quasi la metà del campione abbia scelto di non acquistare nuovi dispositivi connessi a causa dei timori legati alla sicurezza e alla privacy: il 46% ha dichiarato che non ha acquistato un dispositivo connesso a causa delle preoccupazioni legate alla sicurezza, e il 48% non ha acquistato un dispositivo “intelligente” a causa di timori circa la quantità di dati personali che potrebbero essere sottratti.
“I router sono uno dei più comuni dispositivi connessi a Internet presenti nelle abitazioni, ma non sono sempre costruiti con la sicurezza in mente fin dall’inizio – spiega Andrea Barisani, eead of hardware security di F-Secure – Il nostro team di hardware security ha un’ampia esperienza nel testare router domestici o per lo small office, e ogni volta siamo riusciti a trovare delle falle di sicurezza e ultimamente anche a migliorare la loro sicurezza. Costruire una casa connessa con un router non sicuro è come costruire sulle sabbie mobili, e questo è qualcosa che deve cambiare se vogliamo che le smart home siano anche sicure”.