Lo smart buiding italiano compie un ulteriore passo nella definizione degli standard che aiuteranno aziende e privati a rendere gli ambienti lavorativi sempre più connessi ed efficienti sotto il profilo energetico.
UNI – Ente Italiano di Normazione – ha infatti appena pubblicato la nuova norma 11617 sul tema del pavimento sopraelevato mobile, definita grazie alla collaborazione con Schneider Electric che ha coordinato il gruppo di lavoro.
Il pavimento modulare e sopraelevato offre velocità di realizzazione, versatilità ed estetica specialmente negli ambienti commerciali, negli uffici, in locali tecnici e in molte altre situazioni in cui la struttura va adattata a specifiche esigenze progettuali e funzionali nella prospettiva di adozione di apparati IoT. Rispetto a un pavimento di tipo tradizionale la soluzione – grazie all’intrinseca semplicità dei suoi componenti prefabbricati – viene installata non appena le parti strutturali dell’edificio sono ultimate. La posa è a secco, senza alcun tipo di massetto di contenimento, con notevole risparmio dei tempi di realizzazione. Ma l’aspetto più interessante è la possibilità di innervarlo di cavi e sensori Internet of Things per costruire l’infrastruttura necessaria ad abilitare il connected office.
La predisposizione degli impianti viene infatti effettuata nel plenum sottostante al piano di calpestio, con percorsi diretti e senza alcuna necessita di assistenza muraria: i progettisti possono quindi contare su ambienti liberi da vincoli impiantistici che, allo stesso tempo, garantiscono una ispezionabilità diretta e agevole. In caso di manutenzione, poi, si può intervenire senza azioni invasive, garantendo la continuativa fruibilità degli spazi. Da non sottovalutare anche il fatto che il pavimento sopraelevato è oggi elemento funzionale anche delle più efficienti tecniche di climatizzazione che garantiscono fino al 30% di risparmio energetico combinato con il massimo livello di comfort per gli occupanti.
Azioni Schneider Electric
«Con la nuova Norma UNI 11617 si è definito il ruolo dei molteplici attori coinvolti e gli standard di qualità delle informazioni scambiate durante il processo di progettazione, realizzazione e manutenzione del pavimento sopraelevato», ha dichiarato Alberto Caporali, General Manager Access Floor per il Gruppo Schneider Electric, commentando la pubblicazione del dispositivo, che . si basa sulle norme di prodotto esistenti, in particolare la UNI EN 12825 che tratta specificatamente del pavimento sopraelevato. La norma infatti fornisce i corretti criteri di scelta, progettazione, installazione e manutenzione di un pavimento modulare sopraelevato con struttura smontabile e pannelli rimovibili. Con questo scopo si propone di contribuire alla promozione del pavimento soprelevato ed al suo corretto utilizzo, nelle sue molteplici versioni, nei progetti dei nuovi edifici smart, per i quali rappresenta elemento di congiunzione fra le esigenze degli impianti infrastrutturali e le scelte estetiche dell’architetto».
La norma UNI 11617 è disponibile a questa pagina: Pavimenti modulari sopraelevati amovibili interni: Uni 11617