Horizon Europe

IoT-NGIN, il progetto europeo che sviluppa l’Internet of Things di prossima generazione

Parte integrante del Next Generation Internet promosso dalla Commissione europea, l’iniziativa riunisce 19 partner provenienti dal settore industriale e dal mondo della ricerca. A coordinarlo è stata scelta Capgemini che dovrà occuparsi anche della comunicazione delle attività a beneficio di tutti gli stakeholder

Pubblicato il 12 Apr 2023

IoT-NGIN

Il Next Generation Internet (NGI) è un’iniziativa della Commissione europea che “mira a plasmare lo sviluppo e l’evoluzione di Internet in una Rete degli esseri umani. Un modello di Internet che risponda alle esigenze fondamentali delle persone, tra cui la fiducia, la sicurezza e l’inclusione, riflettendo al contempo i valori e le norme di cui godono tutti i cittadini europei”. È quanto si legge sul sito dedicato, insieme agli investimenti fatti finora, che ammontano a 250 milioni di euro nel biennio 2018-2020. Investimenti che adesso, nell’ambito di Horizon Europe, prevedono ulteriori 62 milioni di euro per il periodo 2021-2022.

All’interno di questa iniziativa si colloca IoT-NGIN, un progetto che proseguirà per tutto il 2023 e che riunisce 19 partner provenienti dal settore industriale e dal mondo della ricerca scientifica e accademica. L’obiettivo è quello di supportare nuovi concetti innovativi in ambito Internet of Things fungendo da “engine”, motore IoT per alimentare la prossima generazione di tecnologie legate a questo mondo come parte integrante dell’Internet che si sta delineando.

Il ruolo di Capgemini all’interno di IoT-NGIN

A coordinare IoT-NGIN, finanziato con un importo di 8 milioni di euro, è stata scelta Capgemini, uno dei 19 partner. La società di consulenza lavorerà a nuovi concept insieme a soggetti industriali, centri di ricerca, piccole e medie imprese specializzate e Living Lab, cioè ambiti per la sperimentazione basati sulla partnership pubblico-privata e l’open innovation. “La Commissione europea intende avvalersi di tecnologie innovative per sviluppare soluzioni che supportino il settore industriale e siano radicate nei valori europei. Questo progetto è una grande opportunità che dimostra la forza degli attori europei nell’evoluzione tecnologica ad alto impatto” ha dichiarato Ghasan Bhatti, coordinatore di IoT-NGIN per Capgemini.

La multinazionale ha anche la responsabilità delle attività di comunicazione inerenti e della diffusione dei risultati a favore di tutti gli stakeholder coinvolti a vario titolo nella comunità IoT. La collaborazione di Capgemini con la Commissione europea non è solo di questi giorni. Prosegue un sodalizio iniziato già nel 2019 con un altro progetto denominato PHOENIX e incentrato sull’individuazione di soluzioni per la sicurezza delle infrastrutture energetiche nel vecchio continente.

I tanti casi d’uso nell’IoT di nuova generazione

Nel caso di IoT-NGIN, Capgemini è chiamata ad affiancare le istituzioni europee nello sviluppo di tutte quelle tecnologie che si riferiscono all’Internet of Things. Il ruolo assunto da queste tecnologie è diventato ormai centrale per la trasformazione digitale dell’economia, con un impatto che si riverbera profondamente sia sulla vita dei cittadini sia sul business delle imprese. Tra queste tecnologie rientrano quelle del Machine-to-Machine (M2M), le comunicazioni ottimizzate tramite il 5G, le nuove frontiere dell’intelligenza artificiale, l’implementazione di architetture cloud ed edge sempre più sicure e la blockchain. Per questo IoT-NGIN si focalizzerà su aree particolarmente all’avanguardia come i microservizi secure-by-design, il machine learning federato e il digital twin. Senza dimenticare i temi fondamentali della cybersecurity e della privacy in un IoT sempre più distribuito e pervasivo.

Per fare un esempio, nel contesto di IoT-NGIN è stato sviluppato un modello di Reinforcement Learning (RL) per lo Smart Energy Living Lab con lo scopo di ottimizzare e controllare la rete elettrica. L’obiettivo è quello di calcolare un profilo di consumo giornaliero ideale per determinati cluster. Un’altra sperimentazione riguarda lo sviluppo di sistemi IoT per l’industria musicale al fine di migliorare l’esperienza di fruizione degli utilizzatori. O, ancora, lo Smart Agriculture Living Lab di IoT-NGIN ha testato il ricorso a droni e machine learning per l’irrigazione “intelligente” dei campi. I casi d’uso possibili grazie all’Internet of Things di ultima generazione possono essere davvero tanti. Capgemini adesso ha il compito di raccogliere le migliori esperienze europee in materia e di metterle a disposizione della community di riferimento.

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