Il caso Yahoo! sta già facendo scuola. Uno dei più grandi attacchi nella storia del cybercrime in ragione del numero di persone che sono state coinvolte, ci spinge a riflettere sulla necessità di porre la massima attenzione al tema dell’identità digitale. Identità digitale che naturalmente è principalmente e soprattutto legata alle persone ma che sempre di più dovrà considerare anche l’identità delle cose IoT in un mondo di oggetti intelligenti e interconnessi.
Matteo Flora, ethical hacker e Ceo e fondatore di The Fool, sottolinea in un servizio di Digital4Trade che le minacce di questo tipo sono sempre più difficili da gestire anche per le grandi multinazionali e anche, come nel caso Snowden, per realtà come Nsa che dovrebbero contare su un livello di protezione al massimo livello. Flora, nel servizio, mette in evidenza in modo provocatorio che esistono soltanto due tipi di società: quelle che sono state bucate e quelle che ancora non lo sanno.
La domanda oggi è devono comportarsi i comuni utenti?
Iscriviti subito al webinar Digital4Trade dedicato alla sicurezza
Flora consiglia naturalmente di cambiare la password qualora sia coinvolta nel leak Yahoo!.
Ma più in generale occorre avere password diverse per tutte le identità principali e non solo. Inoltre occorre puntare sulla dual authentication o in generale sulla Strong authentication, ovvero sua autenticazione a due fattori che è fondamentale soprattutto sul lato mobile e che è uno dei fattori regolamentati dalla normativa PSD2 nel mondo dei pagamenti digitali.
Industry 4.0
Proprio per affrontare queste tematiche e per mettere a vostra disposizione una visione dei rischi e delle misure da adottare Digital4Trade ha organizzato un webinar per spiegare come e perché le aziende e gli utenti devono proteggersi dagli attacchi del cybercrime. E il tema della sicurezza è uno dei fattori determinanti nello sviluppo di progettualità per l’Industry 4.0. L’Industri4.0 se da una parte offre opportunità enormi in termini di efficienza dall’altra pone temi altrettanto grandi in termini di sicurezza, sia per le persone sia per le “cose”.
Nel caso di Yahoo! sono stati rubati i dati di 500 milioni di persone, una operazione di cybercrime che ha sottratto i dati con informazioni sensibili come nomi, date di nascita, email, numeri di telefono, domande di sicurezza per accedere alla posta elettronica di larghissima parte degli utenti Yahoo!
Iscrivitevi subito al webinar di Digital4Trade, in programma il prossimo 4 ottobre