È un importante accordo di collaborazione quello siglato tra ITS Italy, l’associazione degli istituti di formazione terziaria non universitaria, e i Competence Center italiani.
Un accordo che, come si legge in una nota, il Presidente dell‘Associazione Rete Fondazioni ITS Italy, Alessandro Mele considera come “un acceleratore per la costruzione dell’identità tecnologica degli ITS” , che rispondono alla crescente domanda di nuove competenze tecnologiche e specializzate da parte delle imprese che puntano a migliorare e rafforzare i processi di innovazione e trasformazione digitale. La collaborazione con gli otto Competence Center italiani (ARTES 4.0, BI-REX, CIM 4.0, Cyber 4.0, MADE, Meditech, SMACT e Start 4.0), continua Mele, “può portare molte opportunità di sviluppo per le Fondazioni ITS socie dell’Associazione, ma quello che ci sta più a cuore è l’importante incremento di competenze specifiche e occasioni professionali messe a disposizione dei nostri studenti” al fine di dare slancio al processo di digitalizzazione degli impianti produttivi italiani.
Attualmente in Italia, sono presenti 109 ITS che si dividono in sei aree tecnologiche: Efficienza energetica, Mobilità sostenibile, Nuove tecnologie della vita, Nuove tecnologie per il Made in Italy (Sistema agroalimentare, Sistema casa, Sistema meccanica, Sistema moda, Servizi alle imprese), Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo, Tecnologie della informazione e della comunicazione. La maggior parte di essi è localizzato in Lombardia (20); seguono Campania e Sicilia (9); Lazio (8); Emilia-Romagna, Piemonte, Toscana e Veneto con 7; Puglia con 6; Calabria e Abruzzo con 5; Marche, Liguria, Friuli-Venezia Giulia e Sardegna con 4; una sola Fondazione è presente in Molise, Umbria e Basilicata. Emilia-Romagna, Piemonte e Lombardia sono le regioni ad avere almeno una Fondazione ITS in tutte le aree tecnologiche.