Startup

Jusp, continua la crescita del “Mobile POS all’italiana”

La società incubata dal Polihub del Politecnico di Milano, con la sua soluzione per ricevere pagamenti con carte di credito o bancomat tramite pc, smartphone e tablet, è protagonista del nuovo servizio Fast Pos di Fastweb, rivolto a negozi, alberghi e studi professionali. E ha vinto il premio Italian Master Startup Award di PNI Cube per le società nate da incubatori universitari

Pubblicato il 16 Lug 2015

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Jacopo Vanetti, co-fondatore di Jusp

Continuano le tappe della crescita di Jusp, la startup italiana specializzata in Mobile POS, che ha firmato un accordo con Fastweb per Fast Pos, nuova soluzione di POS IP dedicata alle piccole e medie imprese che permette di ricevere pagamenti con carte di credito o bancomat tramite pc, smartphone e tablet.

Il servizio è utilizzabile da pc fisso e in mobilità attraverso tutti i dispositivi smart, dal tablet al cellulare, e al contrario dei tradizionali Pos via rete fissa non richiede una linea dedicata. Permette di gestire tutti i processi e le transazioni in modalità digitale attraverso l’uso della firma e degli scontrini elettronici, di personalizzare le ricevute con il proprio logo e di archiviarle in digitale lasciando la possibilità di mantenere il proprio conto corrente e banca.

«Con Fast Pos vogliamo dare ai nostri clienti uno strumento di pagamento moderno e innovativo, che migliorerà la vita di aziende come negozi, alberghi e studi professionali», ha dichiarato Roberto Chieppa, Head of Marketing di Fastweb. «La partnership con Fastweb rappresenta per Jusp una pietra miliare per lo sviluppo commerciale in Italia”, ha dichiarato Jacopo Vanetti, fondatore & CTO di Jusp. “Sono già diverse migliaia i clienti che usano Jusp con soddisfazione in tutta Italia e in tutte le categorie economiche e siamo certi che la partnership con Fastweb permetterà di incrementarli in modo significativo».

Solo poche settimane fa Jusp ha vinto l’Italian Master Startup Award, premio ideato da PNI Cube per società nate da incubatori universitari e che hanno già ottenuto successo sul mercato. Jusp infatti ha vissuto le sue fasi embrionali in Polihub, l’incubatore del Politecnico di Milano.

Jusp ha cominciato il suo business con le compagnie assicurative, Axa e altre quattro più piccole, alle quali ha fornito soluzioni all-in-one per la rete dei venditori di polizze, che permettono di gestire tutto il rapporto con il cliente da smartphone. Ma il target forse più importante per numerosità è ovviamente quello dei negozi, per i quali i vantaggi con i Mobile POS, racconta il co-fondatore Jacopo Vanetti a EconomyUp, iniziano dai tempi di avvio: «Ci si registra sul sito, e si può avere il device in una sola settimana, invece che in sette, come avviene con gli altri POS».

Inoltre attraverso Jusp il POS diventa proprietà di chi lo usa (il costo è 49 euro), mentre le banche lo noleggiano, chiedendo una commissione. Jusp ha appena abilitato anche la tecnologia NFC sui suoi device.

Il mondo dei pagamenti digitali in Italia è in crescita ma i numeri assoluti sono ancora molto piccoli: in tutto ci sono 40mila Mobile POS attivati secondo l’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano.

Ma questo tipo di scenario per Jusp è un vantaggio, sottolinea Vanetti. «Se fosse già tutto digitalizzato ci sarebbero già dei big player e una startup come Jusp non avrebbe senso». La crescita è collegata anche all’esplosione di servizi come Apple Pay, che consentono di trasformare lo smartphone in uno strumento per fare pagamento: «Per noi sono dei facilitatori, avranno sempre bisogno di POS per effettuare i pagamenti».

Non c’è solo l’Italia nell’orizzonte di Jusp: «L’idea per il 2015 è consolidare qui ma anche aprirci ad almeno altri due mercati europei». Per crescere e ampliare lo staff (al momento a Jusp lavorano 20 persone) servono soldi, e Vanetti sta chiudendo un nuovo round di finanziamento, il terzo, per una cifra ancora riservata: «In parte è già definito, l’ammontare finale determinerà quanto riusciremo ad espanderci e in quali Paesi». Nel 2013, Jusp era stata la startup più finanziata d’Italia, con un round da 6 milioni di dollari (anticipato da un primo round da 500 mila euro).

L’Italian Master Startup Award non è il solo premio vinto ultimamente da Jusp, che si è aggiudicata anche, insieme a Zehus e Safen, il premio Franci@Startup 2015, offerto dall’Ambasciata di Francia in Italia, che aprirà la strada anche dello sviluppo sul mercato francese.

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