Kopron lancia la divisione AgroEnergy in chiave IoT

Una innovazione tecnologica che permette di gestire i processi produttivi dalla semina sino alla distribuzione, in un progetto completamente made in Italy che raggiunge l’obiettivo di produrre cibo sano con energia pulita

Pubblicato il 30 Ott 2015

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Riccardo Pesi, Kopron divisione Agro - Energy

Un passo in avanti tutto italiano nella direzione della Smart Agriculture. Con una presentazione in occasione del workshop Logistica Agro-Food – Trend e innovazioni organizzato da Kopron in collaborazione con L’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano nasce la nuova divisione AgroEnergy di Kopron. E si tratta di una novità che viene in realtà da lontano: Kopron è infatti impegnata nell’innovazione logistica industriale e sui temi dell’energia da oltre 30 anni con un punto di svolta per questa nuova fase che è arrivato con la consulenza e competenza in ambito agronomico. Lo spiega Riccardo Pesi, responsabile della divisione AgroEnergy di Kopron. “Abbiamo unito le nostre competenze nello sviluppo di soluzioni di logistica innovativa e di gestione energetica con le competenze in campo agronomico che ci hanno permesso di sviluppare delle serre assolutamente innovative per la coltivazione di ortaggi, frutta o florovivaistica”. Il tutto nel rispetto delle tecniche tradizionali, ovvero non con colture di tipo idroponico.

Il punto di partenza di questa innovazione riguarda innanzitutto l’approccio sistemico, ovvero l’obiettivo di integrare tutti i fattori che concorrono a produrre in modo efficiente cibo sano con energia pulita con la possibilità di controllare ed eliminare tutti i fattori di rischio che tipicamente intervengono negativamente sulla produzione come appunto i fattori climatici, le patologie o i parassiti.

L’innovazione di Kopron è costituita dalla realizzazione di una serra completamente innovativa che ricostruisce un ambiente protetto dove viene attivata una vera e propria filiera di produzione completa. Si parte dal ciclo di semina, si passa alla germinazione e poi alla produzione e al raccolto che a sua volta comprende il taglio, il lavaggio, l’asciugatura, il controllo del peso e il confezionamento del prodotto finito. Tutte queste fasi sono poi integrate con le attività di stoccaggio e con l’accesso alla linea del freddo. Questa logica di produzione riflette la struttura degli impianti che sono costituiti da 4 zone: preparazione, produzione, lavorazione e confezionamento con integrazione verso i sistemi di stoccaggio.

Serre Automatiche e Kopron AgroEnergy

La logica di queste serre può essere rappresentato come una sorta di serra verticale, ovvero una serie di campi costituiti da contenitori per la coltivazione con metodi tradizionali a base di torba. Questi campi sono animati da sistemi di movimentazione automatici in modo da portare le piante nelle zone corrispondenti alle varie fasi di produzione: partendo dalla semina, alla maturazione, alla raccolta in modo da programmare il ciclo di produzione  rendendolo ripetibile e programmabile anche perché può essere indipendente da fattori ambientali che possono compromettere la produzione.
La serra è poi dotata di sistemi che gestiscono in automatico l’irrigazione, l’umidità, il calore, la fertilizzazione con tutte le possibili variabili che vanno dalla programmazione del microclima con riscaldamento e raffrescamento e con il controllo dell’intensita della luce solare.

Kopron AgroEnergy punta a fornire soluzioni che con questo tipo di caratteristiche permettono di controllare tutta la filiera produttiva e permettono di garantire la totale tracciabilità dei prodotti e la programmazione della produzione dal punto di vista della quantità, della qualità e dei tempi.

Queste soluzioni intendono poi rispondere anche alle esigenze delle aziende agricole anche nella prospettiva IoT di rendersi energeticamente autosufficienti. Grazie all’utilizzo di fonti energetiche a basso impatto ambientale come fotovoltaico, cogenerazione, biogas o minieolico che portano una serie di vantaggi dal punto di vista economico e naturalmente per l’ambiente.

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