Introdurre in azienda applicazioni per tablet e smartphone significa migliorare i processi e guadagnare in efficacia. E i ritorni dell’investimento sono in generale molto brevi, dai 6 ai 10-12 mesi al massimo. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di una piccola rivoluzione, un modo completamente nuovo di svolgere molte attività: il catalogo di carta sparisce, gli ordini vengono inseriti davanti al cliente, la logistica delle consegne si semplifica, le possibili configurazioni o colori di un prodotto sono visualizzati immediatamente e così via.
Vantaggi evidenti, che ormai sembrano essere del tutto chiari alle aziende italiane. Che, complice anche la crisi, hanno accolto con entusiasmo il nuovo paradigma delle Mobile App per il Business, applicandolo in molteplici ambiti di utilizzo. Anche i dati sulla diffusione dei tablet in azienda confermano il rapido successo: secondo l’osservatorio New Tablet e Business App della School of Management del Politecnico di Milano, già nel 2012 oltre la metà dei CIO italiani aveva introdotto in azienda i dispositivi e la maggior parte se ne riteneva soddisfatto, mentre tra i CIO che non li avevano ancora adottati la maggioranza si dimostra intenzionata a farlo, alcuni nel breve termine altri su un orizzonte di lungo periodo.
“Portare in mobilità le applicazioni offre benefici concreti – conferma Alessandro Magnino, Responsabile Mobile Applications nel Marketing Corporate di Vodafone Italia -. E non solo nella riduzione dei costi, ma anche nell’aumento di efficacia, soprattutto commerciale. Questo rende l’investimento delle aziende nelle Mobile App estremamente appetibile e lo dimostra il crescente numero di esperienze di successo che abbiamo realizzato negli ultimi mesi”.
Una soluzione completa con App, terminali, connettività e device manager
L’approccio di Vodafone ai clienti parte dall’evidenza di un’esigenza di business, ad esempio il risparmio che si può ottenere abbandonando i cataloghi cartacei a favore di quelli digitali su tablet, per poi arrivare a proporre una soluzione completa che include non solo l’applicazione più idonea, ma anche i terminali, la connettività (cioè il piano dati più adatto), e il Device Manager, un tassello della soluzione sempre più necessario con il moltiplicarsi dei dispositivi mobili che i dipartimenti IT delle aziende si trovano a gestire.
“Forniamo un’offerta end-to-end cercando di offrire la migliore scelta: l’operatore telefonico è l’unico attore del mercato che gestisce tutta la catena del valore della soluzione Mobile, e questo è un vantaggio importante per i clienti, che hanno un unico punto di contatto”, sottolinea Magnino. L’offerta si declina in due tipi di soluzioni: quelle custom, personalizzabili per risolvere esigenze specifiche delle organizzazioni più grandi e che richiedono generalmente l’integrazione con i sistemi informativi aziendali; e quelle ‘a scaffale’, che non necessitano, invece, di system integration, perché indirizzano processi semplici e comuni a molte organizzazioni.
“Per sperimentare i vantaggi della Enterprise Mobility non servono investimenti importanti spiega Magnino -. Ci sono soluzioni che danno subito dei benefici e che possono evolvere in progetti più articolati in un secondo momento”. Fra i partner più collaudati di Vodafone per lo sviluppo delle applicazioni c’è Gulliver, software house bresciana fondata nel 2000 da Giuseppe Capoferri, e da sempre specializzata nello sviluppo di App Mobile e soluzioni web based per le aziende, per la pubblica amministrazione e ora anche per il mercato consumer.
Dal 2005 Gulliver collabora con l’operatore telefonico nel fornire alle aziende soluzioni di Mobility. Utilizzata inizialmente per la Sales Force Automation, negli anni la piattaforma sviluppata da Gulliver si è via via arricchita di nuove funzionalità e la sua versatilità la rende ora in grado di adattarsi a molteplici contesti, alcuni davvero innovativi.
“In pochi anni c’è stato un grande cambiamento nel mercato delle Business Application – afferma Capoferri -, e oggi il distinguo tra App B2B e App B2C non ha più molto senso: il confine è sempre più labile. Lo stesso catalogo prodotti utilizzato dagli agenti di vendita, per fare un esempio, può essere utilizzato come sito di eCommerce rivolto all’utente finale”.
La flessibilità è proprio il punto di forza della piattaforma Gulliver, chiamata MDC (Mobile Data Collection) e costantemente aggiornata dalla software house. Con semplici operazioni di drag and drop e sfruttando tabelle e servizi predefiniti, la piattaforma consente di realizzare in poco tempo differenti progetti mobile: dalla forza vendita e CRM ai manutentori, dai trasportatori agli assistenti sanitari sul territorio, dagli ordini ai rapporti di lavoro, dalla lettura di codici a barre, alla localizzazione e alle fotografie. Sfrutta le mappe di Google e consente di inserire filmati, cambiare le ambientazioni, gestire documenti in pdf, che possono ad esempio essere collegati all’agenda.
Erogazione in cloud: i clienti la preferiscono
“Le esigenze sono diverse ma il motore dell’App è sempre lo stesso”, specifica Capoferri. “Gulliver personalizza l’applicazione secondo le indicazioni e si fa carico delle attività di System Integration. Ma se il cliente lo desidera può intervenire da sè per configurare e personalizzare l’applicazione: controlli e widget vengono definiti dal sistema, è sufficiente intervenire sul flusso di processo”.
La piattaforma supporta tutti i principali sistemi operativi per smartphone e tablet: BlackBerry, Symbian, iOs, Android, Windows Phone. Nel dettaglio, MDC si compone di due parti. Il software applicativo è residente su un server Web, e può dunque essere installato in casa o erogato in Cloud, scelta preferita dalla maggior parte dei clienti che, grazie alla partnership con Vodafone Italia, usufruiscono della soluzione completa pagando una licenza d’uso mensile.
Questa configurazione consente anche di aggiungere nuove funzionalità, per innovare la piattaforma, che vengono fruite in modo immediato da tutti i clienti e di poter gestire gli smartphone in modalità centralizzata. La seconda componente della soluzione, scaricabile dagli Application Store, è il player residente sullo smartphone o tablet che consente di consultare e inserire dati, sfruttare le caratteristiche multimediali (localizzazione, fotografie, codici a barre..) di ricevere e inviare dati dal server di MDC e di lavorare anche in assenza di segnale telefonico.
“Fra Cloud e Mobile c’è un’intersezione molto forte – evidenzia Capoferri -. Abbiamo fatto la scelta di appoggiare la soluzione alla Web farm di un grande provider globale e siamo convinti che sia la strada giusta, sia perché permette a noi di fare efficienza, sia perché porta vantaggi ai clienti, che hanno subito disponibile la versione più aggiornata della piattaforma: abbiamo infatti una roadmap che prevede un costante aggiornamento”. Per mantenere la coerenza dei dati aziendali, la soluzione MDC si integra e dialoga in modo coerente con i differenti sistemi gestionali e data base, in ambiente As/400, Windows e Linux, da SAP, a Microsoft Dynamics, a Oracle, a Salesforce, per citare i più noti.
Lo sponsor? Spesso non è l’IT
“Un aspetto vincente della piattaforma è che è ben recepita dai dipartimenti IT, che sono sempre coinvolti quando si parla di Mobile App – evidenzia Magnino -. Ma spesso lo sponsor dell’iniziativa non è l’IT: nel caso della Sales Force Automation, ad esempio, è il direttore vendite, dato che il vantaggio ricade sul suo dipartimento di business. MDC è particolarmente gradita all’IT perché è di semplice gestione e di facile integrazione con il back end aziendale”. Le aziende italiane che hanno introdotto Mobile Application sono già numerose, e nelle scorse settimane abbiamo parlato di diversi progetti portati avanti dal sodalizio Gulliver-Vodafone: Renault Sodicam, Illva Saronno, Solco Brescia e TaxiBlu.
E le prospettive, secondo Magnino, sono di un’ulteriore rapida diffusione: “C’è stata una crescita importante nel 2012 e mi aspetto che il trend continui in modo marcato, anche perché molte aziende stanno spostando le applicazioni dal desktop a Mobile. Credo che queste soluzioni diventeranno una costante, sia per i processi interni sia per l’interazione fra l’azienda e l’utente finale. Del resto, il Mobile diventa sempre più pervasivo nelle organizzazioni, e i tablet e gli smartphone sono per tutti, non solo per manager, venditori e manutentori”.