Approfondimenti

L’innovazione dei sistemi di pagamento punta sul Mobile

Il mercato dei pagamenti elettronici è destinato a evolvere grazie all’avvento di strumenti innovativi come le carte contactless e il Mobile payment. Con Nicola Cordone di SIA parliamo di questo importante cambio di scenario destinato a ridurre l’elevato numero di pagamenti che ancora oggi viene effettuato in contanti  

Pubblicato il 01 Ott 2011

visa-cless-payment-189752-130318173908

Il settore dei pagamenti elettronici è in continua evoluzione,
sospinto soprattutto dall’innovazione tecnologica e dalla
diffusione di strumenti di nuova generazione, come il Mobile
payment.

Eppure, gli italiani sembrano continuare a preferire banconote
e monetine. Basti pensare che su cento pagamenti novanta sono
ancora in contante e che in Europa siamo ancora quelli che
usano le carte meno di tutti, con 23 operazioni l’anno
contro una media di 56.

Sul versante della tecnologia, contactless e cellulare
rappresentano le fondamenta per nuovi strumenti di pagamento
ancora più moderni, evoluti, sicuri e semplici da usare, che
potranno facilitare l’ingresso dei pagamenti elettronici
anche per piccoli importi in quegli ambiti fino ad oggi
presidiati dal contante, dai caselli delle autostrade ai
parcheggi, dalle edicole ai bar.

Degli scenari evolutivi dei pagamenti elettronici abbiamo
parlato con Nicola Cordone, Vice Direttore Generale e Direttore
Divisione Financial Institutions di SIA.

Qual è la situazione dei pagamenti elettronici nel
nostro Paese? Esiste già qualche caso di successo?

La stragrande maggioranza dei pagamenti in Italia avviene ancora
in contanti: circa il 90%, a fronte di una media europea che si
attesta intorno al 60%. E questo in parte lo si deve
principalmente all’incidenza dell’economia sommersa e
allo scarso utilizzo delle transazioni Internet, che sono in
crescita ma ancora modeste. Il settore bancario ha da tempo
dichiarato la sua “war on cash”, visto che la
gestione del denaro ha un costo elevatissimo: l’ABI stima
una spesa di circa 10 miliardi l’anno per il sistema Paese,
senza contare i vantaggi che derivano dalla tracciabilità dei
pagamenti elettronici nella lotta al riciclaggio e
all’evasione. In generale, in Italia abbiamo uno scarso
utilizzo di tutti gli strumenti alternativi al contante: le carte
di pagamento per esempio hanno una buona diffusione, sono circa
70 milioni, ma il loro utilizzo è davvero limitato se
confrontato al contesto internazionale. Esistono tuttavia
prodotti innovativi che sicuramente contribuiscono a ridurre
l’uso del contante. Un caso di grande successo è quello
delle carte prepagate, che ci vedono primi in Europa per numero
di carte emesse e per il volume di business generato. Il mondo
della telefonia cellulare ha abituato gli italiani al concetto di
prepagato, cui è associata una elevata sicurezza percepita,
perché le persone sanno che nel caso peggiore potrebbero perdere
quanto ci hanno caricato. Inoltre, sono semplici in quanto non
richiedono particolari conoscenze per l’utilizzo e non
necessitano di un conto corrente associato. Tra le prepagate
quella che gode di maggior diffusione è la carta PostePay di
Poste Italiane, con cui noi collaboriamo da diversi anni.
Un altro esempio interessante di innovazione tutta italiana è la
Carta Conto offerta da alcuni istituti, tra cui CheBanca, che ha
lanciato il prodotto per prima: si tratta di una carta prepagata
che ha associato un codice IBAN e che quindi funziona
sostanzialmente come un conto corrente, ma con costi più
contenuti. Altre carte prepagate innovative sono quelle che
permettono di limitarne l’utilizzo a specifiche categorie
merceologiche. È quindi possibile dotare un dipendente di una
carta ricaricabile e permettere per esempio che venga utilizzata
per sole spese relative a ristorazione e hotel. È interessante
inoltre rilevare l’elevato l’interesse di operatori
di altri settori ad emettere carte prepagate con tecnologie
innovative. Come nel caso della Smart Pass di Vodafone annunciata
recentemente.
Fra gli strumenti alternativi al contante, quali sono
previsti più in crescita?

Fatto 100 il numero di transazioni eseguito con strumenti
alternativi, le carte occupano il 30%. Secondo gli analisti, è
un segmento che cresce del 5-6% l’anno sia come numero
delle carte che come volumi di transazioni. I bonifici e gli
incassi veicolano attualmente il 50% del transato, e rimarranno
più o meno stabili. Sono invece in netta decrescita gli assegni:
in alcuni Paesi tra cui l’Inghilterra nel corso dei
prossimi anni non saranno più riconosciuti. Se guardiamo invece
al futuro, si prevede che nel 2020 il 25% delle transazioni
diverse dal contante saranno effettuate con strumenti innovativi,
come il Mobile Payment, Paypal e altri strumenti alternativi.
Esistono attualmente sul mercato diverse soluzioni che sfruttano
le tecnologie Internet, Mobile e contactless per abilitare
soluzioni di pagamento innovative, che consentono di ridurre
l’uso del contante a vantaggio di strumenti più evoluti,
pratici e veloci. In questa direzione, lo sviluppo dei sistemi di
pagamento per piccoli importi basati sulle tecnologie contactless
e Mobile potranno certamente dare un importante contributo per lo
sviluppo di una società sempre più “cashless”. Lo
conferma anche una recente ricerca indipendente internazionale,
da cui emerge che il 94% degli intervistati ritiene il Mobile
Payment il canale di pagamento del futuro.

È questo il principale terreno di innovazione ed anche il mondo
dei POS comincia ad esserne influenzato: un esempio interessante
in questo ambito è Square per iPhone che con l’ausilio di
una periferica, può trasformare il proprio smartphone in un
piccolo POS per pagamenti con carta. Già oggi le carte Paywave
di Visa e Paypass di MasterCard, con tecnologia NFC, consentono
di effettuare pagamenti contactless tramite POS appositamente
progettati. Sono soluzioni che riguardano perlopiù spese di
importi abbastanza limitati, al di sotto di 15 euro, che
avvengono in modo veloce e offline, mentre per spese più alte si
richiede un pin. Anche sul fronte dell’eCommerce abbiamo
alcuni esempi innovativi, come Apple iTunes e PayPal, che offrono
strumenti che permettono di operare in Internet in maniera
semplice e diversa dal passato. Come SIA stiamo anche lavorando a
una nuova iniziativa, ormai in fase di avvio, che abilita i
pagamenti eCommerce tramite bonifico. Questo tipo di soluzioni si
chiamano OBeP (Online Banking enabled Payment). A lanciare questo
nuovo servizio sarà EBA Clearing, l’Associazione delle
Banche Europee, di cui SIA è già partner tecnologico per la
piattaforma paneuropea STEP2 che gestisce gli strumenti di
incasso e pagamento SEPA.

Il Mobile Banking sta rapidamente affermandosi in Italia,
con tutte le principali banche che hanno lanciato servizi per
operare sul conto da cellulare. Cosa proponete in questo
ambito?
Il Mobile Banking, ovvero la possibilità di operare sul conto
corrente da telefonino così come si fa con l’home banking
da PC per consultare il saldo, fare un bonifico, ricaricare una
prepagata o un telefonino e via dicendo, sta oggi prendendo piede
e tutte le principali banche italiane – come BNL, Intesa
Sanpaolo, Mediolanum, Monte dei Paschi, Unicredit – hanno
attivato i loro servizi con significativo apprezzamento da parte
degli utenti. SIA propone una soluzione completa “White
Label”, che può essere personalizzata dalla banca con il
proprio logo. Oltre ad abilitare tutte le principali
funzionalità, noi permettiamo anche di effettuare operazioni di
Mobile Money Transfer, ovvero di trasferire denaro da un conto
all’altro. È un procedimento che è molto semplice da
abilitare tra utenti della stessa banca, ma più complicato per
banche diverse magari in paesi differenti. I trasferimenti di
denaro rappresentano un segmento di mercato sicuramente
importante e in crescita. Basti pensare che, grazie soprattutto
agli stranieri che lavorano in Italia, tramite questo canale
transitano circa 7 miliardi di euro ogni anno, principalmente
verso l’estero. La nostra soluzione abilita anche il
trasferimento tra carte: un servizio innovativo che crediamo
possa svilupparsi molto in futuro.
Qual è il ruolo di SIA nei servizi di carte contactless
in relazione a Visa e MasterCard?
Va detto innanzitutto che la strategia di SIA per il futuro punta
molto sull’innovazione e che vorremmo giocare la nostra
parte anche nel Mobile Payment, su vari fronti. Per quanto
riguarda le carte, siamo molto attivi nell’ambito dei
pagamenti contactless. Stiamo per esempio lavorando molto con le
banche di Polonia e Ucraina che stanno preparando il lancio del
servizio in occasione degli Europei di calcio che si terranno
proprio in quei paesi a giugno del prossimo anno: finora i nostri
clienti hanno già emesso circa 2 milioni di carte contactless.
Il ruolo di SIA è quello di fornire alle banche tutti i servizi
necessari per gestire le carte Visa e MasterCard, nel caso in cui
non desiderino svilupparli internamente. Gestiamo quindi tutto il
flusso delle transazioni, dal momento in cui il cliente va in
filiale per firmare il contratto, fino a produrre la carta,
autorizzare le transazioni, spedire l’estratto conto,
gestire la prevenzione delle frodi e le eventuali contestazioni.
Le informazioni di competenza sono poi inviate a Visa e Master-
Card e alle banche: per esempio, quando il titolare di un conto
americano viene in Italia ed effettua un pagamento, c’è
uno scambio di informazioni tra SIA e Visa o MasterCard,
garantendo l’interoperabilità tra sistemi diversi, in modo
da controllare che il titolare di un conto corrente presso una
banca americana abbia sufficiente disponibilità e si possa
quindi abilitare il trasferimento.
I servizi di pagamento NFC da cellulare si stanno
sviluppando in Europa a macchia di leopardo, con diverse
sperimentazioni di dimensioni contenute. In che modo, dal vostro
punto di osservazione, evolverà questo scenario?
E’ necessario ora trasferire la tecnologia contactless
dalla carta al telefono. Ma per consentire a tutti i clienti di
operare con qualunque banca qualunque sia il loro operatore
telefonico, è necessario un intermediario indipendente che
ricopra la figura del Trusted Service Manager (TSM), il cui ruolo
è quello di caricare nella SIM del telefono un eWallet, la
soluzione che permette di operare ovunque in Mobile Proximity
tramite la propria banca, un compito cruciale e abilitante per il
futuro dei pagamenti contactless. La necessità e la definizione
del Trusted Service Manager sono riconosciute anche
dall’EPC (European Payment Council), ma al momento non
esistono ancora dei player consolidati, e noi stiamo valutando di
entrare in questo ambito al servizio delle banche e degli
operatori di TLC. Esistono attualmente numerosi tipi di
sperimentazioni in corso, di solito tra una singola banca ed un
unico operatore telefonico: a mio avviso questi progetti pilota
sono utili per creare “user-experience” ma non
potranno progredire senza la possibilità di interfacciarsi con
un numero più ampio di soggetti. In prospettiva si sta
convergendo verso una “user-experience” unificata che
permetta di pagare con il cellulare in modalità contactless
avvicinandolo al terminale POS, di navigare e acquistare su
Internet con il cellulare con un solo click e di fare acquisti su
Internet tramite personal computer e pagando sempre con il
cellulare. Il fattore abilitante di tutto ciò sarà
l’eWallet che permette all’utente di concentare sul
cellulare tutti i propri strumenti di pagamento, dalla prepagata
al conto corrente fino alla carta di credito, per poi decidere di
pagare nella modalità preferita.
La sicurezza è certamente un fattore da tenere in
considerazione. Per il Mobile Payment ci sono dei fattori di
rischio particolari?
La sicurezza sarà certamente un altro aspetto importantissimo da
tenere in considerazione, anche perché gli italiani – già
poco inclini all’uso di strumenti alternativi al contante
come le carte – potrebbero percepire come poco affidabili
transazioni fatte senza firmare ricevute né digitare codici di
sicurezza. È fondamentale evitare che l’utente viva brutte
esperienze utilizzando questi strumenti perché potrebbe poi
decidere di abbandonarli. Noi su questo tema abbiamo investito
molto, sia sul mondo dell’online – e quindi
dell’eCommerce – che in quello fisico, quindi dei terminali
ATM e dei POS. Le nostre infrastrutture tecnologiche sono dotate
di soluzioni molto avanzate che in tempo reale sono in grado di
evidenziare se una transazione è potenzialmente fraudolenta e
quindi di bloccarla o segnalarla alla banca. Ad esempio, dalla
stessa carta non possono provenire richieste di transazione nel
giro di un’ora da luoghi molto distanti fra loro: si tratta
di controlli semplici ma allo stesso tempo molto efficaci per
prevenire le frodi. Nell’eCommerce abbiamo implementato
soluzioni di sicurezza seguendo le direttive di Visa e
MasterCard, come 3-D Secure e SecureCode, che replicano nel mondo
virtuale i controlli che già applichiamo nel mondo fisico. Il
pagamento NFC da Mobile a nostro avviso è sicuro quanto un
pagamento con carta classico. Per pagamenti oltre una certa
soglia si attivano infatti gli stessi controlli online. Per i
micropagamenti, ovvero transazioni di piccola entità, si opera
offline, perchè il rischio è ridotto, ma vengono comunque
attuate delle azioni in modo da garantire il massimo livello di
sicurezza: per esempio ogni 3 transazioni o al raggiungimento di
un importo prefissato si richiede il PIN, in maniera da limitare
i possibili fenomeni fraudolenti. Ridurre il rischio significa
anche andare a ridurre l’usabilità del sistema; va quindi
valutato con attenzione il punto di equilibrio. D’altronde,
anche ad andare in giro con i soldi in tasca più di qualche
rischio lo si corre!

SIA EXPO 2011 17 ottobre, Milano

“Contactless & Mobile Payments” saranno i temi
di cui si parlerà nel corso di una delle tavole rotonde
previste durante il SIA EXPO 2011, l’evento rivolto agli
attori coinvolti nei sistemi di pagamento, che si terrà il 17
ottobre 2011 presso l’Hotel Melià di Milano.
All’incontro, che si svolgerà dalle 14.15 alle 15.15,
interverranno Nicola Cordone (Vice Direttore Generale e
Direttore Divisione Financial Institutions, SIA), Paolo
Battiston (Direttore Generale, Mastercard Europe), Davide
Steffanini (Direttore Generale Italia, Visa Europe) e altri
autorevoli esponenti del settore delle carte di
pagamento.

Chi è SIA

SIA, leader europeo nei servizi finanziari e nei sistemi di
pagamento, fornisce soluzioni tecnologiche a banche, corporate,
P.A. e istituzioni centrali nelle aree del processing delle carte
di credito e debito, degli incassi e pagamenti, dei mercati di
capitali e dei servizi di e rete per la connettività e la
messaggistica. Il Gruppo SIA è attualmente presente in circa 40
Paesi ed opera anche attraverso società controllate in Belgio,
Ungheria e Sud Africa. Con 7,5 miliardi di transazioni annue
relative a carte, incassi e pagamenti, 62,4 milioni di carte
gestite e 9,2 miliardi di transazioni sui mercati finanziari, SIA
trasporta in rete 11,1 mila miliardi di byte di dati. Il Gruppo
si compone di sette società: la capogruppo SIA, le italiane
Pi4Pay (servizi di incasso e pagamento), RA Computer (soluzioni e
applicazioni per banche, imprese e P.A.) e TSP (sistemi e servizi
per aziende e P.A.), SiNSYS (card processing) in Belgio, Perago
(infrastrutture per banche centrali) in Sudafrica e SIA Central
Europe (processing transazioni e gestione terminali ATM/POS) in
Ungheria.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 5