Un “mercato” online per comprare e mettere in vendita oggetti usati. Questa l’idea alla base della nuova avventura imprenditoriale di Vito Lomele, il fondatore di Jobrapido,
Dopo la piattaforma per la ricerca di lavoro, che ha creato nel 2006, vendendola poi sei anni dopo per la cifra stimata di 30 milioni di euro al gruppo editoriale Dmgt (Daily Mail and General Trust), Lomele ha infatti costituito l’anno scorso Snap Market, che ha sviluppato un’App appunto per vendere e comprare merce usata semplicemente con una foto, senza bisogno che acquirente e venditore si incontrino.
Dopo la fase di test, Snap si è già aggiudicata un finanziamento da 3 milioni di euro, al quale ha partecipato il fondo di venture capital P101. Questa cifra servirà nelle intenzioni di Lomele a supportare l’espansione in Italia e Germania. Ma l’obiettivo nel lungo periodo è di raccogliere 30 milioni di euro per estendere il business a tutta l’Europa.
L’idea del mercato online di oggetti usati di per sè non è certo una novità, per cui l’intenzione di Lomele è di differenziare Snap con l’estrema facilità delle procedure.
«Siamo gli unici – ha spiegato l’imprenditore a EconomyUp – a non puntare sull’incontro tra persone. Vogliamo eliminare le barriere logistiche e tutto quanto rallenta il processo, come appunto doversi incontrare o dover impacchettare l’oggetto per spedirlo». È sufficiente scaricare l’app, scattare una foto da cellulare all’oggetto da vendere, pubblicare la foto con poche righe di descrizione e il prezzo richiesto e attendere che qualcuno si faccia vivo. Compratore e venditore possono comunicare tramite la chat interna dell’app. Si paga dall’app in sicurezza: il venditore riceve il denaro solo quando l’acquirente riceve l’oggetto. La spedizione è gratuita ed è prevista una garanzia di rimborso se l’oggetto non corrisponde alle aspettative. La piattaforma trattiene una commissione (fee) per ciascuna transazione.
Partita a luglio 2015, negli ultimi mesi Snap ha cominciato a registrare le prime transazioni. «Per ora sono volumi molto piccoli, ma ci aspettiamo una crescita esponenziale», aggiunge Lomele.