Anche se nuovi sistemi operativi per gli smartphone continuano
a proliferare ad un ritmo incredibile, in occasione
dell'ultima CTIA di San Francisco gli esperti hanno
anticipato un imminente consolidamento delle piattaforme:
"Non si arriverà ad avere un'unica
piattaforma, ma probabilmente potrebbe esserci un'unica
versione di sistemi basati su Linux" ha detto
Christy Wyatt, vice presidente delle piattaforme software di
Motorola.
La situazione attuale vede la LiMo Foundation e Google con
Androids che stanno lavorando separatamente su sistemi
operativi open source basati su Linux incompatibili tra loro.
Symbian recentemente ha annunciato l'inizio del processo
per rendere open source il proprio sistema operativo. Restano
invece chiusi Windows Mobile di Microsoft, Mac OS di Apple ed
il sistema operativo di RIM che sta alla base dei Blackberry.
Nonostante la tetra situazione economica ed i problemi
riscontrati dai principali costruttori di telefonini, le
vendite globali di smartphone hanno raggiunto un nuovo record
nel Q3 2008 con 40 milioni di pezzi venduti, portando la quota
di mercato dal 11% al 13%. E' anche vero che
l'introduzione dell'iPhone 3G lo scorso luglio, insieme
all'apertura di Apple ai mercati internazionali ha
contribuito a raggiungere questo nuovo record di mercato, ma
anche di Apple stessa che ha raggiunto in un tempo brevissimo
il secondo posto dopo Nokia, nella classifica globale,
superando RIM.
Al Mobile Monday dello scorso 1 dicembre, svoltosi
congiuntamente al Broadband Business Forum 2008, si è parlato
di Mobile Operating Systems con Jouko Vierumaki, CEO di
Fromdistance, e Luca Nardelli, Fondatore della Androids
Developer Community italiana. Secondo Vierumaki, i sistemi
operativi che emergeranno saranno quelli che riusciranno a
soddisfare contemporaneamente gli utenti finali, gli
amministratori di sistema e gli sviluppatori.
Dal punto di vista dell'utente il manager ha sottolineato
l'importanza di riuscire a creare una user experience
superiore, adattabile alla personalità dell'utente.
Fromdistance, specialista nello sviluppo di sistemi di Mobile
Device Management, a seguito della maggior diffusione di
smartphone, ha riscontrato una maggiore sensibilità del
mercato (aziende, system integrators, MNO, ecc.) verso i
sistemi di device management che consentono di attivare,
amministrare, supportare, aggiornare e rendere sicuri parchi di
smartphone da remoto. Vierumaki ha inoltre confermato la
necessità, rispetto alla propria esperienza di azienda
impegnata nello sviluppo di applicazioni per smartphone, di
poter disporre di strumenti di sviluppo, di supporto e
documentazione adeguati da parte dei vari sistemi operativi.
C'è anche chi approfitta della frammentazione dei vari
sistemi operativi. E' il caso di VMware, azienda conosciuta
per i suoi software di virtualizzazione per desktop e
datacenter, che ha recentemente annunciato la VMware Mobile
Virtualization Platform. Il software basato su una tecnologia
proprietaria di Trango Virtual Processor, azienda che VMware ha
recentemente acquisito, consente di installare in modo virtuale
su uno smartphone uno o più sistemi operativi, anche
contemporaneamente. Su uno stesso telefono ci potrà essere un
sistema operativo per uso corporate gestito e controllato dal
dipartimento IT ed un'altra istanza di un sistema
operativo, anche diverso, per utilizzo privato. VMware
sostiene, che come avviene per i sistemi desktop, la perdita di
risorse nel virtualizzare è assolutamente impercettibile;
inoltre, l'utente avrà il vantaggio di poter spostare il
proprio sistema operativo già perfettamente configurato,
incluse applicazioni, foto, video, musica, email, ecc su un
nuovo smartphone in pochi minuti.