La nuova Smart City di Segrate avrà un cuore IBM Watson Iot

Si chiama Milano4You ed è un progetto di Smart City sviluppata da zero. Vi contribuiscono, tra gli altri IBM con Watson IoT, il Politecnico di Milano e Samsung, capofila R.E.D.

Pubblicato il 11 Apr 2017

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Senza dubbio il punto di partenza è quello ideale: un’area sulla quale partire da zero. E sulla quale concepire un’idea tutta nuova di smart city.
Milano4You è qualcosa di più di un progetto urbanistico: è un concept, è una best practice, è un’idea concreta di cosa potrebbero essere le città di domani.

Milano4You nascerà su un’area di 300.000 metri quadrati alle porte di Milano, tra Segrate, Pioltello e Vimodrone, ed è un progetto che vede capofila R.E.D. – Real Estate Direction, società del real estate che si definisce “incubatore di progetti innovativi” e “aggregatori di eccellenze”.
E in effetti il progetto innovativo lo è davvero, così come è vero che è un processo nel quale sono integrate le competenze e le esperienze di tante realtà, dal Politecnico di Milano, a Ibm e Samsung, quest’ultima coinvolta sia sui progetti di smart home sia di smart mobility.

La nuova Smart City è un progetto multidisciplinare

Un progetto multidisciplinare, lo definisce Angelo Turi, amministratore di R.E.D., il quale sottolinea come con Milano4You cambi anche radicalmente il ruolo dell’architetto, “chiamato a fare la sintesi di tutti i processi, dopo aver ascoltato tutte le parti in causa. In questo caso, fin dall’inizio sono presenti quattro componenti chiave: l’urban design, un nuovo concept energetico, l’infrastruttura digitale e quella social. Questo significa che i tre team, quello di urban design, quello energetico e quello digitale hanno fin da subito lavorato insieme per un progetto che metta al centro la persona e i suoi bisogni”.

La Smart City che si sta progettando prevede 80.000 metri quadrati di superficie edificata inserita in un parco di 90.000 metri quadrati e prevede la realizzazione di immobili residenziali, anche in social housing, unità commerciali, direzionali, una residenza per anziani, un centro sportivo e uno culturale, che troverà spazio nell’unico edificio già esistente: una cascina storica, Cascina Boffalora, per la quale è previsto un intervento di recupero e ammodernamento.

L’infrastruttura di comunicazione è il punto di partenza

L’infrastruttura tecnologica è uno degli elementi chiave del progetto, tanto che  l’infrastruttura di comunicazione sarà di immediata realizzazione, “perché senza banda non ci sono servizi”.
E anche questo è un elemento chiave del progetto, che mette in discussione non solo il ruolo degli architetti, come abbiamo già accennato, ma anche quello della vendita immobiliare.
“Perché – spiega ancora Turi – non venderemo semplicemente metri quadri, bensì unità immobiliari e servizi associati”.
A partire dall’energia.
Con il Politecnico di Milano, per Milano4You è stato concepito un concept energetico per il quale il fabbisogno del quartiere in termini di riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria, verrà coperto tra l’80 e il 100 per cento con l’utilizzo di risorse rinnovabili, garantendo dunque costi energetici molto contenuti.
Si parla di Smart Grid, di Building Automation, di cogenerazione, di impianti a biomassa, di sistemi fotovoltaici integrati, di recupero e riutilizzo delle acque piovane.

Usare i dati dell’IoT per far funzionare la Smart City

Ma perché tutto funzioni, determinante sarà la capacità di usare bene i dati.
“Una Smart City è una realtà che cresce e si adatta alle esigenze dei cittadini, è inclusiva, è accessibile. Il suo tessuto connettivo è il digitale, cui si aggiungono capacità cognitive, per dare valore ai dati”, spiega Maria Cristina Farioli, Direttore Industries & Business Development, IBM Italia.
Per questo Milano4You è un passo avanti nello sviluppo di una Smart City, compiuto connettendo cose e persone.
E se i sensori consentiranno di tenere sotto controllo i consumi, gli oggetti e persino la salute, con un’ipotesi di servizio di smart health integrato, in collaborazione con gli Enti sanitari della zona, l’intelligenza di Watson IoT è quella che abiliterà nuovi servizi di manutenzione predittiva, di mobility, di sicurezza.
Spiega ancora Farioli: “Parlare di Smart City non è una novità. Ma la nuova Smart City cui stiamo pensando ha degli elementi innovativi prima non possibili. In primis la leva social, intesa come tessuto di integrazione tra la comunità per l’abilitazione di servizi, per l’assistenza, per la solidarietà e la condivisione. Poi il possesso dei dati: i dati generati dalla comunità servono per generare nuovi servizi o per diffondere conoscenza. La nuova Smart City è dinamica, perché assume le configurazioni volute da chi la abita. Ed è una città pronta a crescere anche grazie alla leva tecnologica”.

IBM Watson IoT il cuore (e il cervello) di Milano4You

La piattaforma Watson IoT di IBM è pervasiva in Milano4You.
Parte dagli oggetti, dai dispositivi fisici e dai controller, permea lo strato di connettività, dunque tutte le unità di comunicazione, tocca l’edge computing, dunque il punto dove si effettua l’analisi degli elementi dei dati, per poi passare nella fase di data accumulation. Di nuovo Watson IoT è presente nella data abstraction e nello strato applicativo, là dove si fanno reporting, cognitive computing, analytics e controllo, fino ad arrivare alla collaboration e ai processi, dunque coinvolgendo le persone.

La nuova Smart City è la città che usa bene i dati e può farlo grazie al cognitive”, è la conclusione di IBM, che ha presentato questo progetto nel corso della prima delle tre tappe di Watson Summit 2017, evento itinerante che porterà i cittadini milanesi a conoscere le potenzialità del cognitive e del machine learning.

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