La trasformazione digitale è in grado di portare concreti benefici all’attività economica aziendale: lo conferma uno studio rilasciato da Schneider Electric nel corso del recente World Economic Forum di Davos, che fornisce numeri reali del potenziale sprigionato dalla digitalizzazione in ambito industriale, commerciale e nel settore pubblico. La multinazionale ha infatti analizzato i risultati di ben 230 progetti completati con suoi clienti di ben 41 paesi negli ultimi cinque anni, basati sull’implementazione dell’architettura e piattaforma EcoStruxure. I vantaggi individuati sono classificati in tre categorie, tutte essenziali per la competitività: spese in conto capitale (CapEx), spese operative (OpEx), e vantaggi relativi a sostenibilità velocità e performance.
I risultati smentiscono i principali timori relativi alla trasformazione digitale, talvolta ritenuta troppo costosa in termini di CapEx e con una integrazione nei processi esistenti particolarmente complessa. Infatti, lo studio dimostra che, ad esempio, la digitalizzazione dei processi di progettazione può far risparmiare in media il 35% incidendo sulle spese in conto capitale e sull’ottimizzazione dei tempi. Inoltre, i costi per la messa in opera di nuovi sistemi e componenti possono ridursi in media del 29%. Senza contare che la digitalizzazione – sfruttando l’Internet of Things – può portare a risparmi significativi sulle spese operative, migliorando in modo concreto efficienza, affidabilità, sicurezza e sostenibilità. Non solo: le aziende e le organizzazioni coinvolte nello studio riferiscono di un risparmio medio del 24% sui consumi di energia, ovvero uno dei maggiori centri di costo, come risultato di progetti di digitalizzazione.
Un’altra evidenza è che in ambito industriale la trasformazione digitale permette di fare di più con meno: produrre di più con meno energia, meno materiali, meno ore lavorative. La maggiore produttività (fino al 50%) deriva dalle efficienze create in termini di gestione dell’energia e dell’automazione su tutta la catena del valore, con le più diverse applicazioni: dal tracciamento del prodotto basato sull’IoT all’automazione delle linee produttive. La conclusione dello studio di Schneider Electric è che la trasformazione digitale applicata sia alla gestione dell’energia che dell’automazione è in grado di produrre un valore ancora più grande per le aziende.
“La trasformazione digitale è l’unico modo per creare coerenza ed efficienza in un’impresa. Tecnologie come l’Internet of Things, l’intelligenza artificiale, big data e analytics stanno già producendo innovazione, risultati, vantaggio competitivo – ha dichiarato Jean-Pascal Tricoire, Presidente e CEO di Schneider Electric –. Il nostro studio evidenzia che molte aziende e organizzazioni hanno bisogno di qualcuno in cui riporre fiducia per gestire questa complessità e liberare il pieno potenziale della trasformazione digitale. Le nostre tecnologie, basate su EcoStruxure, sfruttano il potere della digitalizzazione, permettendo ai nostri clienti di diventare più efficienti, sicuri, affidabili, connessi, sostenibili: in poche parole, i leader della nuova economia digitale”.