Non è azzardato sostenere che la risposta ai temi della sostenibilità e dell’ecocompatibilità arriva dalle nuove soluzioni dell’agricoltura di precisione. Il Precision farming grazie all’IoT sul field, grazie a soluzioni di analytics e con lo sviluppo di modelli previsionali permette di incidere radicalmente sul consumo di agrofarmaci, permettendo l’utilizzo di questi prodotti solo quando serve e solo dove serve nel rispetto del principio di “Precisione”. Ed è proprio nel raggiungimento di nuovi livelli di ecocompatibilità che si identifica uno degli obiettivi del progetto Susgrape, realizzato da Primo Principio con AREA Science Park di Trieste grazie a un finanziamento Interregionale Italia-Slovenia, allo scopo di sviluppare nuove forme di innovazione a sostegno dei viticoltori italiani e sloveni.
Combattere le patologie della vite anche con l’agricoltura di precisione
Susgrape punta sull’agricoltura di precisione per permettere alle aziende vitivinicole che hanno aderito al progetto di contrastare la peronospora e l’oidio, ovvero due delle più diffuse patologie in campo vitivinicolo che solitamente pregiudicano la salute della pianta e che rischiano di compromettere la produzione vinicola. La logica di Susgrape parte dal principio di intervenire nelle azioni di contrasto esattamente se e quando serve con la massima precisione, limitando al massimo l’utilizzo di pesticidi, ma raccogliendo nello stesso tempo dati e informazioni preziose, grazie all’Internet of Things sul territorio, per individuare nuove forme di contrasto ad esempio nello sviluppo di nuovi biopesticidi. Da una parte dunque una attività finalizzata alla raccolta di dati che diventano informazioni e dall’altra, nell’anima “decisionale” del progetto, uno strumento di supporto alle decisioni, ovvero un DSS (Decision Supporto System) composto da una serie di soluzioni per il monitoraggio ambientale integrate da due modelli previsionali agronomici. Il progetto, oltre alla soluzione, prevede anche attività di formazione tecnica per gli operatori. I modelli nello specifico sono stati personalizzati esattamente sulle caratteristiche dei territori coinvolti nel progetti (in particolare si tratta di due diverse zone agricole prossime al confine italo-sloveno) e integrati in un apposito software. I benefici di questo sistema indirizzano una riduzione sia dell’uso di sostanze chimiche sia delle emissioni di CO2 nelle attività di coltivazione della vite. Nello stesso tempo la precisione si estende anche all’irrigazione con una riduzione nei consumi d’acqua e al miglioramento complessivo della qualità dei prodotti.
Internet of Things sul campo per raccogliere dati
Susgrape è anche uno strumenti di raccolta e analisi di dati e informazioni. La soluzione analizza le potenzialità della microbiologia applicata all’agricoltura attraverso analisi genetiche transfrontaliere delle popolazioni batteriche che caratterizzano la pianta di vite, mettendo a disposizione dati importanti per lo sviluppo di nuovi biopesticidi.
Susgrape ha dato vita a un ecosistema e a una rete composta da diciassette imprese, due centri ricerca, un’università costituiti da AREA Science Park di Trieste, dal Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologie – ICGEB, da Primo Principio, da Primorska Gospodarska Zbornica (PGZ), dall’Università del Litorale, dal Consorzio di Tutela Vini del Collio e da Vinakoper, storica azienda vitivinicola slovena con più di 500 ettari di produzione.
Dall’Industria 4.0 all’Agricoltura 4.0
Federico Longobardi, direttore tecnico di Primo Principio ha ricordato che la tecnologia digitale nelle imprese agricole italiane è diventata una priorità inserita nel piano Industria 4.0 del Governo, con l’obiettivo di aumentare nei prossimi 5 anni gli ettari lavorati con tecnologie innovative dall’1 al 10%.
Susgrape si colloca nasce anche per porre le basi per una diffusione capillare di tecnologia IoT (Internet of Things) considerando il mondo dell’agricoltura come uno dei più importanti ambiti applicativi dell’IoT.
Primo Principio è una Società Cooperativa costituita da ingegneri, esperti in scienze sociali e artigiani digitali nata per creare e mettere a disposizione servizi digitali pensati per il mondo rurale e per l’innovazione del settore primario.
Gli obiettivi di Primo Principio comprendono il monitoraggio ambientale, azioni e progetti per ridurre il digital divide anche attraverso progetti di formazione e di sviluppo della cooperazione internazionale. In particolare Primo Principio conta su un team caratterizzato dalla multidisciplinarità e dalla trasversalità delle competenze costituito per sviluppare progetti che nascono grazie all’integrazione di visioni e approcci diversi.