Mobile Workforce

Le due fasi della mobility in Snam: prima i palmari e poi i tablet

Il progetto si è concentrato inizialmente sugli addetti interni (manutenzione e servizi ai clienti), e quindi su workforce esterna e funzioni di staff, comprese le squadre operative “on-field”. «Produttività cresciuta del 20%», sottolinea il Direttore ICT Gloria Gazzano

Pubblicato il 10 Gen 2014

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Snam è una delle principali aziende italiane nel settore utility: quotata alla Borsa di Milano, si occupa di trasporto e dispacciamento del gas naturale con Snam Rete Gas, di rigassificazione con GNL Italia, di stoccaggio con Stogit, e di distribuzione cittadina con Italgas. Nel 2012 ha fatturato circa 4 miliardi di euro e conta circa 7 milioni di contatori distribuiti in tutto il Paese.

L’introduzione dei Device Mobili in Snam, racconta Gloria Gazzano, Direttore ICT dell’azienda, è avvenuta circa cinque anni fa, mediante un processo graduale per garantire a chi opera in mobilità le funzionalità necessarie allo svolgimento del lavoro quotidiano, e resa possibile da una stretta collaborazione tra la Direzione ICT e le Line of Business. «In Snam l’esperienza della Mobility si è rivelata un incredibile successo, non solo dal punto di vista della soddisfazione degli utenti, ma anche dell’efficienza: abbiamo infatti registrato un aumento della produttività di circa il 20% a seguito dell’introduzione del palmare».

Il processo di introduzione dei Mobile Device in azienda si è articolato in due macro fasi, o “wave”. Nella Wave 1 l’introduzione di soluzioni mobili basate su palmari è stata guidata soprattutto dal Business e rivolta alla Workforce interna. Nella Wave 2, guidata dalla Direzione ICT e rivolta principalmente alla Workforce esterna, e alle Funzioni centralizzate e di staff, sono stati introdotti i Tablet come strumento di supporto alle squadre operative nello svolgimento delle attività on-field.

«Nella Wave 1 le funzioni e i contenuti condivisi tramite device mobili erano improntati alla transazionalità, utilizzati dagli operai della manutenzione e servizi alla clientela, il tutto tramite dispositivi di proprietà dell’azienda. In aggiunta nella Wave 2, che si estende a tutte le funzioni aziendali, le funzionalità messe a disposizione riguardano la Collaboration e i multimedia con fruizione di portali, instant messaging, videochat e corsi di e-learning».

La Wave 2, continua Gazzano, vede la guida della Direzione ICT ed è focalizzata sull’aumento di efficacia, qualità, livello di servizio e sicurezza sul campo: «In Snam stiamo estendendo alla Mobility tutti i processi operativi della distribuzione grazie all’impiego di questi device, raggiungendo ad oggi un numero di 1.500 che presto arriverà a 2.500 dispositivi mobili totali e facendo dell’azienda una vera e propria Digital Enterprise».

Il Tablet come dispositivo è stato scelto dopo un’attenta selezione condivisa con le persone operative nell’ambito dei device consumer e industriali. Esso è dotato non solo delle funzionalità necessarie ai processi operativi, ma anche di alcune App a corredo ritenute particolarmente utili dai tecnici sul campo, come il navigatore satellitare o il meteo. «Tutto il progetto è stato reso possibile grazie alla disposizione alla sperimentazione, non solo del Business aziendale, ma anche della Workforce stessa, che ha richiesto un solo giorno di formazione per imparare l’utilizzo della nuova soluzione: una vera e propria dimostrazione di come il successo di un’App dipenda dal suo livello di sinergia con i processi dell’azienda», conclude Gloria Gazzano.

Tratto dal report “L’economia è digitale o non è”, della Management Academy for ICT Executives del MIP-Politecnico di Milano,

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