Innovazione

Le nuove opportunità di business aperte da Project Tango

Mescolare creatività e tecnologia con le sperimentazioni di Brainy – Vidiemme Consulting per realizzare soluzioni che permettono di inserire e gestire elementi virtuali nello spazio reale e per dare risposte nuove nei settori del retail, della sanità, della mobilità

Pubblicato il 07 Giu 2016

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Una manciata di giorni fa si è chiuso il sipario del Google I/O, evento annuale durante il quale Google presenta al grande pubblico di sviluppatori ciò che bolle in pentola per loro nell’immediato futuro. Uno delle più grandi presenze, quest’anno, è stata quella di Project Tango, una nuova sensoristica per gli smartphone di prossima generazione che si affiancherà a quelli più comuni oggi, come la fotocamera, accelerometri e GPS, completandoli di nuove, innovative funzionalità.

Dopo decine di anni di studio e 3 anni di intensa prototipazione, sarà possibile concedere, agli smartphone con Tango a bordo, la capacità di capire quando e come ci si muove in un ambiente e come ciò che ci circonda a sua volta si muova, comprendere la profondità e la distanza tra le cose ed “imparare” come un ambiente intorno a noi è fatto – qualcosa che il nostro cervello fa in maniera naturale da sempre ma che una macchina piccola come un cellulare non è mai riuscita a fare prima.

Si apre un nuovo mondo di opportunità, insomma, del quale ora scorgiamo solo un piccolo lembo: potremo portare i nostri utenti in mondi ispirati a quello nel quale si trovano, avvolgendoli in un bosco che somiglia al loro soggiorno, o in luoghi completamente nuovi, nel quale potranno camminare con i propri piedi. Potremo permettere loro di manipolare ciò che li circonda, misurandolo con un potentissimo metro virtuale che fluttua davanti a loro o arredare un ambiente con i mobili che preferiscono, visualizzandoli nelle loro dimensioni reali e inquadrandoli attraverso lo smartphone come se fossero lì – pronti per essere fotografati e acquistati, per diventare finalmente reali con un solo tocco.

Soluzioni anche per il mondo della Smart Health

Project Tango potrebbe anche aiutare a capire il mondo intorno a loro, indicandogli con precisione e passo passo dove muoversi per raggiungere un luogo laddove un GPS non può arrivare o, addirittura, aiutare a vedere il mondo a chi, purtroppo, non può farlo.
Il primo dispositivo per il pubblico sarà marchiato Lenovo e apparirà il 9 Giugno al Lenovo Tech World e sarà sugli scaffali, Google promette, entro quest’anno. Rimane, per noi, una sola domanda: vogliamo solo goderci lo spettacolo o gettarci in una nuova avventura?

Vidiemme Consulting tiene sott’occhio Project Tango dal 2014 e ci lavora sodo da due anni: grazie anche al neonato laboratorio di ricerca e sviluppo Brainy, in sinergia con i suoi studi sulla realtà virtuale, ha deciso di mettersi in gioco, per comprenderne il potenziale e scoprire quali opportunità può offrire. Perché ogni nuovo mondo richiede tempo per essere esplorato. Esplorarlo vuol dire immaginarlo calato nella vita di tutti i giorni, per capire come potrebbe fare la differenza. Potrebbe aiutare a ridurre i costi dei propri servizi, per chi ha bisogno di conoscere un ambiente per misurarne i costi di allestimento, come arredatori o installatori di apparecchiature specialistiche.
O potrebbe concedere la visita di un museo o un negozio magari troppo lontano dai propri clienti, in maniera naturale ed immersiva.

Il segreto è mescolare creatività e tecnologia allo stesso tavolo con chi, questi strumenti, li userebbe davvero ogni giorno – che siano futuri clienti o esperti nel settore col quale confrontarsi. Per questo, conoscere una nuova tecnologia non basta a affinché sbocci: bisogna saperla spiegare a tutti. E tale impegno l’abbiamo concretizzato con Bubbles .
Google e Lenovo hanno invitato gli sviluppatori e gli studi di tutto il mondo a proporre le loro idee nel campo del gaming ed applicazioni di utilità che utilizzino Project Tango, selezionando e supportando le idee migliori per un programma di App Incubator. Bubbles è una tra queste, e la potete già trovare su Google Play .

La nostra applicazione per Project Tango è stata progettata perché chiunque, da un bambino ad un adulto, possa capire come una tecnologia immersiva come quella proposta da Google, possa fare la differenza anche con cose piccole, come soffiare bolle e denti di leone virtuali dentro il mondo reale, come prima non era possibile e con la naturalità che non ci si aspetta.

Ma per quale motivo lanciarsi nell’esplorazione di un mondo così nuovo e acerbo?

Il GPS nasce nel 1973 e sale a bordo del primo cellulare nel 1999. Potevamo immaginare che una tecnologia, pensata unicamente per conoscere la posizione di un dispositivo sulla terra, avrebbe portato a Uber, una realtà da 51 miliardi di dollari che permette, in pochi minuti e facilmente, di avere un taxi a pochi passi?

La vera sfida è quella di abbracciare e non temere il cambiamento. Di saperlo sognare. Forse navigare su internet, in un mondo di cellulari consapevoli di dove si trovano e capaci di inserire degli elementi virtuali nello spazio reale, sarà diverso. Forse sarà possibile realizzare siti responsivi che, su smartphone convenzionali appaiono come sono sempre stati ma che, su questi nuovi device, sono in grado di uscire oltre i bordi del display, per avvolgerci completamente e diventare un luogo.

Forse passeggiare con i propri piedi per un sito e-commerce, tra le mura di casa nostra, diventerà perfettamente naturale. Sembra impensabile e lontano oggi, quasi avveniristico.

Grazie a Brainy, abbiamo provato a farlo per davvero, creando un sito web responsive per un negozio di scarpe, che visualizzato su un device con Project Tango integrato diventa uno showroom virtuale interattivo in cui il cliente può scegliere le proprie calzature preferite passeggiando con naturalezza tra gli scaffali e acquistare il modello desiderato con un semplice tap.

Per quanto strano e avveniristico possa suonare, di certo è stato divertente e profuma di futuro.

Brainy continua a progettare ed affinare questa tecnologia per creare “siti responsivi sino alla realtà virtuale“, come ci piace definirli, affinché diventino sempre più semplici da realizzare permettendo che l’innovazione diventi alla portata delle aziende che si sentono pronte a sperimentare e trasformando quello che sembra essere solo un sogno in realtà, avvicinando il futuro al nostro presente. Perché ci piace pensare che un giorno l’indirizzo di un sito potrà confondersi con quello di un luogo.

Colonizzare le brulle e silenziose terre del futuro può spaventare: non ci sono limiti, regole e riferimenti. Ma le mille opportunità che può celare per tutti e l’emozione di poter poggiare la prima pietra e chiamarla “casa” per primi non riesce a fermare le nostre gambe, che impacciate, già ora passeggiano dentro un sito internet. Per davvero.

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