L’industria in attesa del 5G: in due anni sarà rivoluzione

L’indagine Capgemini: il nuovo standard mobile è considerato dalle imprese come il principale abilitatore della digital transformation: quasi la metà delle gradi realtà dell’industria è interessato alle licenze private

Pubblicato il 18 Giu 2019

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Dal punto di vista dell’industria il 5G sarà un punto di svolta che faciliterà in modo decisivo la digital transformation, con la maggior parte delle imprese che si prepara ad adottare il nuovo standard entro i due anni successivi al suo lancio sul mercato. E’ quanto emerge dall’ultimo report del Capgemini Research Institute, “5G in Industrial Operations: How Telcos and Industrial companies stand to benefit”, secondo cui il 47% delle grandi realtà industriali è orientato ad acquisire licenze 5G private. 

Dalla ricerca emerge che il 5G viene considerato dalle aziende come un catalizzatore della digital transformation,  (per il 78% del campione), subito dopo il cloud computing (84%), in grado di offrire operation più sicure ed efficienti.

Basata sulle risposte di 800 dirigenti di società del settore industriale in 12 Paesi, la survey evidenzia  che le aziende sono generalmente fiduciose verso il nuovo standard: quasi due terzi (65%) prevede di implementarlo entro i primi due anni dalla diffusione della tecnologia sul mercato. Oltre un quarto (per la precisione il 35% in Italia, il 30% in Francia e il 27% in Canada) utilizzerà inoltre il 5G entro il primo anno, mentre il 75% delle imprese del settore industriale di Regno Unito e Italia, il 69% di quelle spagnole e il 68% di quelle statunitensi e norvegesi prevedono di avviare l’implementazione entro i primi due anni. Ad adottare per prime la nuova rete mobile saranno con ogni probabilità le realtà più grandi: il 74% delle società con ricavi annui superiori ai 10 miliardi di dollari prevede infatti di iniziare a utilizzare questa tecnologia entro i primi due anni, rispetto al 57% delle imprese con un fatturato compreso tra 500 milioni di dollari e 1 miliardo di dollari.

Quanto alle licenze private, un terzo delle società del comparto industriale sta progettando di acquistarne una, mentre il 47% si dice interessato ma anche preoccupato dall’eventualità che le telco siano troppo lente nell’implementazione della nuova rete, oltre che di eventuali ostacoli di tipo normativo.

Tra motivi che i manager reputano più convincenti per l’adozione del 5G spiccano una maggiore sicurezza delle operation (54%) e l’efficienza delle operation unita a risparmi in termini di costi (52%). Ma anche l’abilitazione dei nuovi use case e il miglioramento di quelli già esistenti, dagli analytics in tempo reale alla videosorveglianza al controllo da remoto della produzione distribuita, fino ai movimenti abilitati dall’IA o con controllo a distanza e le operazioni da remoto attraverso l’utilizzo di realtà aumentata o virtuale.

“Questa ricerca evidenzia che le società del comparto industriale hanno fiducia circa i benefici che porterà il 5G prima ancora che la tecnologia arrivi sul mercato – spiega Gea Smith, Telecom, Media and Technology Director di Capgemini Business Unit Italy – Il 5G è una tecnologia emergente e ci saranno parecchie sfide da superare prima che sia pronto per essere distribuito su larga scala. Un approccio co-innovativo tra le realtà del comparto industriale e l’ecosistema telco è essenziale, in termini di progetti pilota e piattaforme aperte di sperimentazione, per creare un contesto di business vincente, con servizi e modelli operativi che accelereranno l’adozione del 5G”.

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