L’IoT cambia il rapporto con l’auto: dal possesso al servizio

Dal convegno Automotive di Torino, che ha riunito la comunità nazionale delle tecnologie elettriche ed elettroniche, i trend emergenti per il futuro dell’auto e della mobilità

Pubblicato il 13 Lug 2016

Immagine fornita da Shutterstock

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Se nel nostro futuro ci sono le auto che si guidano da sole e le Smart City dove la Mobilità urbana diventa Smart Mobility forse il primo punto da affrontare per leggere questo futuro sta proprio nell’evoluzione del mondo automotive. Un modo che è sempre più intrecciato con quello digitale e con quello dell’innovazione dell’IoT e dell’Industry 4.0. E’ su questo che si è calata l’attenzione della prima edizione di Automotive, la manifestazione organizzata da AEIT e IMAPS, in collaborazione con Politecnico di Torino, Fondazione Politecnico di Milano, CEI-CIVES e IEEE Italy Section. Il convegno si è posto l’obiettivo di aprire un dialogo tra gli esperti sui più recenti risultati della ricerca scientifica e tecnologica del settore. Nel corso dell’evento, che si è svolto presso il Politecnico di Torino, è emerso che l’auto del futuro sarà principalmente la combinazione di tre elementi: tecnologia, innovazione e rispetto per l’ambiente.

IOT in automobile

Andrea PenzaPresidente di AICT, society di AEIT, ha affermato: «Come evidenziato da Enel, Anie e altri soggetti coinvolti, l’auto elettrica/ibrida rappresenta il trend emergente nei prossimi tre/cinque anni, a causa del costante miglioramento delle tecnologie e dei componenti, allo scopo di efficientare le infrastrutture di ricarica, e per dare seguito al rispetto dei vincoli ambientali come richiesto dalle raccomandazioni emesse dalla commissione europea». Gli esperti si sono confrontati anche sulle problematiche relative all’auto autonoma e connessa, che da un lato viene indicata tra i trend ormai emergenti, ma dall’altro lato la sua diffusione nel mercato richiede enormi sforzi, che mirano ad integrare il livello normativo, legislativo, organizzativo e tecnologico. Inoltre, il convegno ha posto l’accento sul modo in cui cambierà la percezione dell’auto del futuro, che attraverso il supporto dell’Internet of Things si trasformerà in una piattaforma multiservizio.

Come ha spiegato Andrea Penza: «Certamente le nuove generazioni avranno un concetto di automobile assai differente da quello ancora correntemente in uso: prevale infatti sempre di più il concetto di servizio da utilizzare e sempre meno il concetto di bene da possedere. Viene valorizzato il concetto di piattaforma multiservizio sulla quale si attestano i bisogni e le necessità dei singoli e le richieste di prestazioni. Tutto ciò presumibilmente porterà nel giro di alcuni anni, secondo autorevoli previsioni, ad un calo significativo delle vendite delle auto per singola utilizzazione mentre assisteremo a significativi incrementi nel numero di gestori di flotte e di disponibilità di piattaforme multiservizio». Di conseguenza questo cambiamento si ripercuoterà anche sui concetti di business e mobilità, determinando la nascita di nuovi paradigmi economici e lo sviluppo del concetto di smart mobility. Andrea Pensa a conclusione del convegno ha dichiarato: «Nel prossimo futuro le problematiche legate all’auto connessa influenzeranno e cambieranno pesantemente il mondo delle Telco, le quali si troveranno a gestire dei modelli di business completamente rivoluzionati rispetto al passato. L’integrazione sempre più spinta fra le varie tecnologie di comunicazione, legate alla banda ultralarga sia wireline che wireless consentiranno concretamente di sviluppare il concetto di smart mobility, sia in ambito cittadino che in quello extraurbano con evidenti benefici in termini di efficienza, sostenibilità ed incremento della qualità della vita».

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