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L’IoT al bar: Cimbali e Tim insieme per le macchine da caffè “smart”

La soluzione basata sull’internet of things e sviluppata in collaborazione con Olivetti consente di monitorare le apparecchiature in tempo reale e di programmarne la manutenzione nel modo più efficiente. Un valore aggiunto, anche in vista della riapertura dei locali dopo l’emergenza coronavirus

Pubblicato il 17 Apr 2020

Cimbali

Per il momento i bar e gli esercizi pubblici sono ancora chiusi a causa dell’emergenza coronavirus. Ma in vista di una graduale riapertura l’innovazione digitale può essere un valore aggiunto fondamentale per rendere il lavoro degli esercenti e la pausa dei clienti un’esperienza sempre più soddisfacente. Soprattutto quando si parla di caffè, infatti, poter contare su macchine per l’espresso e il cappuccino in perfetto stato è una delle discriminanti per mantenere ad alti livelli la qualità del servizio e di conseguenza per la soddisfazione degli esercenti e degli utenti finali. Proprio da queste considerazioni nasce la collaborazione sull’Internet of things tra Gruppo Cimbali, società simbolo del made in Italy, specializzata nella progettazione e nella produzione di macchine da caffè professionali, e Tim, leader dell’Ict che in questo progetto si avvale anche del know-how e delle soluzioni progettate da Olivetti, polo digital del Gruppo Tim. 

Puntare sull’IoT, quindi dotare le macchine del caffè di sensori e di capacità di comunicare i dati sul proprio funzionamento, è stata una scelta mirata ad avere più controllo sulle macchine per caffè espresso che Gruppo Cimbali porta in 100 Paesi nel mondo attraverso 700 distributori, assicurando ai propri clienti che possano sempre funzionare al meglio. Grazie al sistema messo a punto insieme a Tim e Olivetti infatti le macchine del caffè di Gruppo Cimbali, ovunque siano installate, sono in grado di essere geolocalizzate e di trasmettere in real time tutte le informazioni sul proprio funzionamento.

“La telemetria, l’Internet of Things delle macchine del caffè, è per Gruppo Cimbali qualcosa di più che un mero trasferimento dei dati. È la chiave per rendere il business dei nostri clienti di maggiore successo”, spiega Jacopo Bambini, Product marketing manager del Gruppo Cimbali. “Il trasferimento automatico dei dati tra le nostre macchine e un sistema di Cloud computing, insieme alla possibilità di interrogazione remota di questi dati in modo continuo, utilizzando la piattaforma web Plat.One, offre nuove opportunità: per il monitoraggio e l’ottimizzazione del business dei clienti (tramite il controllo dei consumi e dei parametri di erogazione delle macchine), nonché dei processi di service (verifica dei lavaggi e analisi dei guasti)”.

I dati vengono infatti trasmessi in automatico dalle macchine a una piattaforma web, che li aggrega e per questo ne rende possibile l’utilizzo anche per analisi statistiche, ad esempio sui consumi. Grazie alle nuove funzionalità sarà possibile pianificare nel modo migliore le manutenzioni, accorgersi in tempo reale di eventuali anomalie o malfunzionamenti, consentire ai tecnici di intervenire anche da remoto – dove questo sia possibile – per migliorare le prestazioni dell’apparecchiatura. Nei modelli di punta infatti la tecnologia messa a punto da Tim consente ai tecnici di settare, anche a distanza, tutti i parametri della macchina, senza che sia necessario un intervento diretto nel luogo in cui è installata. Un aspetto, questo, particolarmente importante nel contesto attuale e che si aggiunge a una maggiore convenienza per l’esercente, anche in termini di contenimento dei costi e di rapidità degli interventi; mentre per gli utenti finali vuol dire poter apprezzare un caffè prodotto sempre nella maniera ottimale.   

“L’IoT è un progetto in cui Gruppo Cimbali crede molto e che vogliamo portare avanti nel tempo, con un progressivo coinvolgimento della nostra catena distributiva. Ricevere informazioni dalle macchine interessa non soltanto noi come azienda produttrice, ma anche chi fa torrefazione, distribuzione, assistenza. I nostri clienti, conoscendo le condizioni di funzionamento del loro parco macchine, possono ottimizzare la loro offerta, programmare interventi di manutenzione e monitorare l’andamento del business”, prosegue Bambini. “Grazie inoltre alla bi-direzionalità della soluzione, si ha la possibilità di regolare in remoto tutti i parametri della macchina (macinini, temperature boiler caffè, setting delle ricette, ecc.). Una nuova strada che Gruppo Cimbali ha aperto per sfruttare al massimo tutte le potenzialità dell’Internet of Things”.

Ma come è stato possibile reingegnerizzare le macchine del caffè di Gruppo Cimbali aggiungendo la funzionalità IoT? La tecnologia è stata studiata e messa a punto da Tim e Olivetti dopo un confronto con Gruppo Cimbali per capire quali fossero le esigenze più importanti dell’azienda.

“I nostri asset, dalle reti di connettività alle piattaforme, uniti alle competenze sviluppate nell’Internet of Things, ci consentono di realizzare nuovi servizi digitali nei diversi settori verticali e di supportare le aziende nel ripensare globalmente i propri processi introducendo innovazione ed efficienza”, spiega Francesco Pagliari, Responsabile Offerta IT di Tim.

 Il risultato è stato la creazione di una soluzione che prevede l’utilizzo di una scheda Sim machine-to-machine (M2M) integrata con uno chassis nelle macchine del caffè, che trasmette i dati in due direzioni: al produttore, quindi Gruppo Cimbali, e al cliente, quindi il gestore del bar, mettendo a loro disposizione, ognuno per le rispettive competenze, le informazioni in tempo reale sulla capacità trasmissiva, l’integrità, la temperatura e la tenuta stagna della macchina per il caffè.

Durante lo studio di fattibilità della soluzione, con l’obiettivo di adattarla al meglio alle necessità di Gruppo Cimbali, Tim ha lavorato fianco a fianco con Olivetti, che ha focalizzato l’attenzione sulla rete di trasporto M2M smart, mentre durante la progettazione è stata coinvolta anche Tiesse quale partner tecnologico per la realizzazione del gateway di comunicazione 4G integrato nelle Coffee Machine, in virtù della sua specializzazione nel campo dei router e apparati IoT.

“Prima di implementare la soluzione sono stati effettuati test di “Proof of concept” durati un anno, che hanno messo il cliente nelle condizioni di provare la soluzione e di proporre volta per volta modifiche per renderla più funzionale alle proprie esigenze –  conclude Pagliari di Tim – Siamo particolarmente orgogliosi del successo di questo progetto che conferma il nostro impegno nell’affiancare importanti realtà produttive italiane lungo il percorso di trasformazione digitale anche aiutandole a individuare le soluzioni più efficaci e all’avanguardia per garantire la migliore customer experience”.

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