Lo sviluppo della fabbrica intelligente arriva anche grazie alla spinta dell’Internet of Things, che portando intelligenza alle varie componenti della vita produttiva delle imprese permette di sviluppare soluzioni di Smart Manufacturing prima non percorribili.
E’ il principio della fabbrica digitale, ovvero dell’impresa che sa gestire tutte le proprie componenti aumentando la conoscenza e la capacità di integrazione. La fabbrica digitale permette di ottimizzare la produzione, di aumentare l’efficienza e di rendere più fluidi i processi, ma permette anche lo sviluppo di nuovi modelli di business grazie alla creazione di prodotti intelligenti permettono di passare da una logica di prodotto a una logica di servizio.
Industria 4.0, Cloud, analytics e IoT sono alla base di questo cambiamento e i processi di trasformazione che sono ancora all’inizio hanno bisogno di supporto da parte di un sistema più convinto a livello Paese ed europeo per sostenerli.
Con oltre 2 milioni di imprese e oltre 3o milioni di posti di lavoro l’industria manifatturiera europea, può fare un salto di qualità sfruttando le opportunità che le tecnologie digitali possono offrire. L’Europa ha le competenze su IoT, Big Data, automazione e robotica per guidare i processi della fabbrica automatizzata, per la robotica industriale, per la manifattura basata su addictive manufacturing e laser. Ma per garantire la propria competitività, i Paesi dell’Ue devono mantenere una forte base industriale e gestire la transizione alla manifattura intelligente e all’economia basata sui servizi, digitalizzando tutti i settori. Si prevede che il 75% del valore aggiunto dalla digital economy arrivi dalle industrie tradizionali più che dalle imprese dell’Information Technology, ma occorre affrontare seriamente e a livello di Governance il tema delle integrazioni tra i processi di digitalizzazione tra le imprese e, ad esempio, il sistema dei distretti.
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