Una nuova evoluzione è in vista per l’informatica consumer: dopo l’esplosione del Mobile Computing e delle “Personal Cloud”, è la volta del Cognisant Computing, in grado di elaborare l’enorme mole dei dati della singola persona raccolti dai dispositivi hi-tech che usa, e mettere a punto dei servizi ad hoc in base alle sue esigenze.
E’ la tesi di Gartner, secondo cui il Cognisant Computing sarà presto uno dei principali trend dell’informatica consumer, avrà enormi impatti su tutti i settori connessi alla Mobile Economy, all’Ict, e non solo. La possibilità di personalizzare i servizi, in particolare, rivoluzionerà l’approccio allo sviluppo delle Mobile App. «Il Cognisant Computing sta trasformando le personal cloud in raccolte super-intelligenti di applicazioni e servizi Mobile – sottolinea Jessica Ekholm, Research Director di Gartner -. Tutte le imprese B2C, che rivolgono i loro prodotti e servizi al consumatore, devono adattare le loro strategie per sfruttare al meglio questo cambiamento e generare nuove entrate, devono trovare nuovi modi per differenziarsi e promuovere la fedeltà dei clienti».
Ma cos’è, in poche parole, il Cognisant Computing? Si tratta dell’elaborazione, basata su semplici regole, dei dati presenti nella “personal cloud” di ciascuno di noi, per ricavarne servizi come avvisi e allarmi (dalla caduta di valore di un titolo azionario all’entrata di intrusi in casa), pagamenti automatici di tasse e bollette alla scadenza, monitoraggi in tempo reale (dai parametri fisiologici e vitali alle prestazioni sportive), offerte commerciali personalizzate. Servizi che potranno venire erogati su qualsiasi dispositivo personale.
Le imprese avranno quindi la possibilità di conoscere a fondo il consumatore nelle sue attività quitidiane, e di confezionare per lui offerte e servizi su misura. Un beneficio di enorme portata, in un mondo in cui il consumatore è sempre più consapevole e informato sui servizi esistenti e sulla reputazione di un brand, e costringe i produttori B2C ad elevare la qualità e la varietà dell’offerta. Il Cognisant Computing diventerà, secondo Gartner, uno dei tre fattori primari per i settori B2C nei prossimi cinque anni, esaltando l’importanza di App, servizi e cloud.
“Già questa tecnologia sta cominciando a prendere forma attraverso molte applicazioni per cellulari, smartphone e dispositivi wearable che raccolgono e sincronizzano informazioni sull’utente, sulla sua posizione geografica e sulle interazioni sociali. Tra due-cinque anni, le tecnologie Internet of Things e Big Data convergeranno con quelle di analytics, e questo renderà i sistemi più intelligenti”. Entro il 2017, aggiunge Ekholm, gli smartphone saranno in grado di gestire alcune attività meglio di noi stessi, come prenotare la revisione dell’automobile, modificare la prenotazione di un hotel se il volo fa ritardo, inviare dati al medico per compilare le ricette.
Analizzando e integrando i dati nelle personal cloud provenienti da app, smartphone, dispositivi wearable, siti web, interazioni social, si creeranno approfondimenti iper-contestuali che permetteranno profilazioni molto precise del cliente in base ai suoi gusti, abitudini e spostamenti. Questo crea enormi opportunità per i produttori B2C, a patto di superare il tradizionale approccio indifferenziato al mercato di massa, e di gestire nel modo migliore criticità come la gestione della privacy dei consumatori, la qualità del servizio, e la fiducia e fedeltà del consumatore nel tempo. Invece per i produttori di device B2C (pc, smartphone, tablet, wearable, ecc.), sottolinea Ekholm, «la tentazione è di di offrire loro stessi App e servizi, ma la tattica migliore è piuttosto quella di collaborare con i fornitori specialistici di App e di servizi: questo migliori possibilità di successo nel nuovo scenario definito dal Cognisant Computing».