L’enorme successo degli smartphone e la loro diffusione capillare, si sa, hanno cambiato la vita e il lavoro di molti di noi, e da anni si discute sui profondi cambiamenti sociali legati al fatto di essere (quasi) sempre connessi e raggiungibili. Nel periodo estivo poi in particolare si riaccende il dibattito sull’esigenza – nell’ambito del cosiddetto “work-life balance”, di “staccare” completamente dal lavoro almeno per qualche giorno o settimana. Esigenza che chiaramente con uno smartphone in tasca è stremamente più difficile da soddisfare.
Insomma, smartphone e mobile device hanno indubbiamente contribuito a esaltare la produttività fuori ufficio, trasformando i tempi morti in occasioni per sbrigare attività più o meno urgenti. Ma il “fuori ufficio” si sta estendendo sempre più a coinvolgere notti, weekend e anche le vacanze.
Secondo un’indagine condotta su un campione di oltre 300 dirigenti da Hays, società internazionale di recruitment, il 97% dei manager utilizza infatti il telefonino per ricevere aggiornamenti dall’ufficio anche durante le ferie estive.
E se il 34% dichiara di lavorare pure al mare o in montagna, più della metà del campione, il 51%, controlla regolarmente la propria casella email aziendale. Rimanere connessi durante le ferie, infatti, non è più un’eccezione: se il 23% dei manager ammette di dedicare alcune ore alle questioni lasciate in ufficio, l’11% passa addirittura intere giornate a lavorare. Tra i dispositivi tecnologici più utilizzati dai dirigenti in vacanza al primo posto spicca nettamente lo smartphone (97%), seguito da notebook e tablet (rispettivamente 32% e 31%). Pochissimi (2%) scelgono lo smartwatch, ancora considerato troppo di nicchia.
Secondo la ricerca l’utilizzo del telefono è ormai imprescindibile anche al di là del mero aspetto professionale: in ordine di priorità, in ferie i manager italiani infatti non rinuncerebbero mai al proprio smartphone (46%), alla macchinetta del caffè (27%) e ad altri tecno-gadget come l’e-book (17%), Ma, segno dei tempi che cambiano, dimenticherebbero volentieri a casa agenda (25%) e orologio (18%).
Il sondaggio ha anche esplorato alcune note di colore rispetto alle abitudini e scelte dei professionisti che cercano un po’ di relax: agosto si conferma il mese delle vacanze per eccellenza per oltre il 90% degli intervistati. E se più di un italiano su due ha pianificato le classiche due settimane di ferie, non sono pochi quelli che si sono concessi tre o più settimane lontano dall’ufficio (40%). Il mare resta la meta preferita, scelta dal 76% degli intervistati, il 26% preferisce la montagna e il 23% è partito per un viaggio on the road o per visitare una città d’arte (11%). Complice l’instabilità politica internazionale, oltre il 71% dei manager è rimasto in Italia. Quasi sette manager su dieci trascorrono le vacanze con la famiglia, il partner (30%) o gli amici (21%).