La quota più importante del mercato di Industria 4.0 ovvero il 63% pari a circa 1 miliardo di euro, è legata ai progetti di connettività e acquisizione dell’Industrial Internet of Things. Sono i dati dell’Osservatorio Industria 4.0 della School of Management del Politecnico di Milano che rivelano la strategicità dell’IoT nel mondo manifatturiero dove tra sensori e analisi di dati è possibile costruire nuove business model incentrati sui servizi. Va in questa direzione, per esempio, la manutenzione predittiva.
“Con una media di 3,4 applicazioni per azienda, l’indagine rivela l’ottima vitalità delle imprese italiane nell’Industria 4.0 – spiega Giovanni Miragliotta, Direttore dell’Osservatorio Industria 4.0 -, ma la situazione non è omogenea per numero e dinamica delle applicazioni, oltre che per posizionamento rispetto ai concorrenti: Industria 4.0 sta diventando, di fatto, un elemento di differenziazione tra le imprese. Tra le diverse tecnologie, a fare la parte del leone sono Industrial IoT e Industrial Analytics, mentre tra i processi il caposaldo resta la Smart Factory”.
Il “successo” della Smart Factory va ricercato non tanto nell’agilità e nella digitalizzazione dei processi produttivi quanto nelle potenzialità che IoT e analisi dei dati (abilitati dal cloud) offrono sia per quanto riguarda l’efficienza e l’efficacia della Fabbrica 4.0 sia per le opportunità che si aprono in termini di nuovi business model: IoT e analisi dei dati sono alla base, per esempio, della cosiddetta manutenzione predittiva, un tipo di manutenzione preventiva che sfrutta sensori e modelli matematici per l’analisi dei dati allo scopo di individuare il tempo residuo prima del guasto o, in altre parole, prevenire un malfunzionamento o un danno.
Manutenzione predittiva: dal prodotto al servizio
È evidente che il concetto di manutenzione predittiva può trovare applicazione sia come strumento di prevenzione delle macchine produttive e degli impianti industriali sia come “servizio” abbinato ad un prodotto: in questo secondo caso sensori IoT e analisi dei dati sono funzionali al prodotto (e non al macchinario produttivo) che può essere offerto sul mercato con una nuova logica di business.
La manutenzione predittiva consente di determinarne con elevati livelli di affidabilità le possibili correlazioni che intercorrono tra il funzionamento di un bene e le sue “condizioni” prevenendo quindi eventuali malfunzionamenti prima che in realtà si verifichino. Una visione che, applicata ad un prodotto, permette alle aziende di offrire servizi avanzati come la pianificazione degli interventi di manutenzione e supporto; una pianificazione che genera “a cascata” una serie di benefici sia per l’azienda (migliore gestione del magazzino, della supply chain, dei processi di provisioning, ecc.) sia per i clienti che vedono minimizzato il rischio di danno, malfunzionamento o danneggiamento del prodotto utilizzato, sia esso un elettrodomestico, un ascensore, un’automobile…
La qualità della manutenzione predittiva, come processo, dipende dalla qualità dei dati raccolti ed analizzati e quindi dalle modalità operative e tecnologiche con le quali un’azienda riesce a sfruttare al meglio l’IoT ma è piuttosto semplice intuire come il mix IoT – analisi dei dati rappresenti quella “fonte di conoscenza” utile a sviluppare nuovi servizi, innovare i prodotti ed i processi produttivi, capire come i clienti utilizzano un bene o un prodotto fino ad arrivare addirittura al reverse engineering (alla progettazione di nuovi prodotti e servizi in funzione di come sono stati utilizzate le “versioni precedenti”).
L’IoT come come fattore abilitante per il cambiamento, per passare da prodotto a servizio, la manutenzione preventiva come fonte di conoscenza dei clienti e come opportunità per nuovi modelli di business sono temi che verranno affrontati in un webinar il prossimo 22 marzo; un evento che vede la presenza di Giovanni Miragliotta, Direttore Osservatorio Industria 4.0 e la testimonianza diretta di Vito De Masi, Direttore Servizi di Kone che racconterà come la sua azienda stia passando dalla produzione di ascensori alla manutenzione predittiva, all’erogazione di un prodotto come servizio sino alla gestione intelligente della mobilità