Matter è il nuovo standard di connettività per la smart home. Si tratta di uno standard unificato per la gestione della casa intelligente che rende l’interconnessione degli oggetti più semplice e più sicura.
Sono passati oltre 50 anni dalla nascita di Internet e più di 20 da quando è stata coniata l’espressione Internet of Things (IoT). In questi anni le tecnologie IoT si sono moltiplicate, così come si sono profondamente evoluti i loro numerosi ambiti applicativi. Tra questi, secondo quanto rivela l’Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano, il segmento della ‘smart home’ si conferma tra i principali ambiti d’uso, generando da solo in Italia un valore di 505 milioni di euro nel 2020.
Neanche la pandemia è quindi riuscita ad arrestare l’ascesa della casa intelligente. Tuttavia, fino ad oggi è stata un’utopia gestire attraverso un unico sistema i diversi device connessi, con i conseguenti svantaggi che ne derivano per l’esperienza di consumatori, sviluppatori e innovatori. Al contrario quello che ci si aspetta dagli oggetti intelligenti è che siano affidabili, sicuri ma che soprattutto siano compatibili fra loro.
Matter, cos’è, quali vantaggi offre
È in questo contesto che nasce Matter (precedentemente noto come Project CHIP – Connected Home over IP), progetto al quale l’azienda per cui opero ha partecipato attivamente alle demo e testandone periodicamente l’interoperabilità. Annunciato da The Connectivity Standards Alliance (ex Zigbee Alliance) l’11 maggio scorso, Matter è il nuovo protocollo di connettività unificato basato su IP e su tecnologie collaudate, che aiuta a connettere e implementare ecosistemi IoT che siano affidabili e sicuri. Si tratta di uno standard aperto ed esente da royalty, il cui logo garantisce la compatibilità dei dispositivi sui quali sarà presente a partire dall’ultimo trimestre del 2021. Lo scopo di Matter è quello di offrire al consumatore una maggior possibilità e libertà di scelta e un’esperienza finale più ricca e appagante. Dal punto di vista dell’utilizzatore finale, quindi, non sarà più indispensabile acquistare prodotti realizzati dallo stesso produttore per far sì che essi siano capaci di ‘dialogare’ senza ostacoli. Sarà invece sufficiente collegarli alla presa elettrica per effettuare le solite operazioni in maniera fluida, senza preoccupazioni o vincoli di alcun tipo.
Gli ambiti applicativi di Matter
Con riferimento ad esempio all’ambito consumer, Philips Hue e WiZ sono tra i primi brand ad applicare questo nuovo standard sui propri prodotti, offrendo ai consumatori una configurazione plug-and-play sempre più accessibile, un controllo intelligente intuitivo e una perfetta interoperabilità tra tutte le lampade connesse e gli altri dispositivi intelligenti della casa. Poiché tutte le impostazioni e personalizzazioni precedenti vengono mantenute anche a seguito dell’aggiornamento automatico, gli utenti possono continuare a beneficiare della vasta gamma di funzioni per personalizzare le loro case con l’illuminazione smart, tra cui scene di luce, programmi automatici, possibilità di intrattenimento avanzate e molto altro ancora.
Con i prodotti aggiornabili al protocollo Matter, i consumatori sono quindi in grado di connettere i device a qualsiasi altro dispositivo intelligente dotato delle medesime caratteristiche – come ad esempio un’ampia gamma di assistenti virtuali, altoparlanti smart, TV intelligenti e termostati intelligenti in modo semplice e affidabile.
Questo nuovo e unificante standard ha un impatto positivo anche sugli sviluppatori e sui rivenditori. I primi possono infatti ridurre gli oneri di integrazione degli ecosistemi IoT aumentandone affidabilità e sicurezza così da potersi concentrare sullo sviluppo di prodotti innovativi e sulla riduzione del road-to-market, mentre i secondi possono migliorare l’esperienza d’acquisto dei clienti grazie alla semplificazione dei processi, alla riduzione dei costi operativi e alla creazione di un più ampio network di rivenditori.
Matter, altre caratteristiche
Tra gli altri elementi differenzianti di Matter, al primo posto troviamo la semplicità, per esperienze connesse alla portata di tutti, anche degli utenti esperti. Altrettanto importante è l’interoperabilità, in quanto assicura una maggiore compatibilità permettendo a dispositivi di diversi marchi di poter comunicare tra loro con continuità e senza spiacevoli interruzioni. Matter ha inoltre un’elevata affidabilità, mantenendo la connettività locale sempre reattiva a ogni tipo di input. La sua elevata flessibilità, invece, rende facile per gli utenti configurare e gestire i propri dispositivi con più ecosistemi contemporaneamente. Infine, la sicurezza assume un ruolo di fondamentale importanza.
Il logo Matter assicura infatti che ogni dispositivo realizzato sulla base di questo standard rispetti tre principi fondamentali: ‘reliable by nature’, ‘secure by design’ e ‘compatible at scale’. In particolare, il principio di ‘secure by design’ indica il fatto che, oltre ai requisiti funzionali, la progettazione e lo sviluppo dello standard ha come massima priorità la sicurezza della connessione.
In conclusione, non meno importante è il logo stesso che, con le sue tre ‘T’ che convergono formando un triangolo, renderà ancora più semplice identificare i dispositivi domestici intelligenti compatibili con quelli già implementati.