Negli ultimi tempi i due principali produttori mondiali di Smartphone hanno avviato numerose azioni legali per presunte violazioni brevettuali.
La diatriba, cominciata alla fine del 2011, ha visto inizialmente l’azienda di Cupertino accusare la rivale coreana di aver violato numerosi brevetti legati ai software e al design con i prodotti Samsung lanciati da Agosto 2011. Gli esiti delle sentenze sono stati differenti in USA e Giappone. Infatti il tribunale della California ha riconosciuto la violazione di 6 brevetti, obbligando Samsung a pagare una cifra significativa, pari a oltre 1 miliardo di dollari.
In Giappone, invece, tale violazione non è stata riconosciuta e non è stata intrapresa alcuna azione legale nei confronti del colosso Sud Coreano.
Incerta è, invece, la situazione in Europa, dove i tribunali si sono finora espressi soltanto su alcuni punti. Ad esempio, in Germania – e prima ancora nei Paesi Bassi e nel Regno Unito – la violazione dei brevetti inerenti all’utilizzo della tecnologia Touch Screen non è stata riconosciuta per il Samsung Galaxy e per i dispositivi Motorola che potranno continuare ad essere commercializzati nel vecchio continente.
Dal canto suo Samsung non è di certo rimasta a guardare: ha, infatti, accusato Apple di aver violato alcuni brevetti relativi all’utilizzo dell’LTE nell’iPad 3 e nell’iPhone 5. Al momento, tuttavia, in merito a questa causa non è ancora stata presa alcuna decisione. Anche in ragione di queste dinamiche competitive da un punto di vista legale in varie parti del mondo, Apple ha deciso di ridurre gli ordini di microchip di memoria acquistati da Samsung, decidendo di rivolgersi ad altri fornitori.
La battaglia di certo continuerà nei prossimi mesi e, viste le differenti decisioni prese dai tribunali dei diversi paesi, si prevedono ulteriori colpi di scena.