Apple registra il suo primo calo trimestrale di sempre nelle vendite di iPhone, e anche il mercato smartphone nel suo complesso non se la passa così bene. Questa la sintesi che si può trarre dal più recente report della società di ricerca specializzata Juniper Research, secondo la quale nel primo trimestre 2016 sono stati consegnati 320 milioni di smartphone, con un calo annuo del 6%.
La performance negativa di Apple viene paradossalmente attribuita al successo oltre le previsioni della “vecchia” linea iPhone 6 nel 2015: visto che il 6s offre solo miglioramenti incrementali rispetto al 6, i tassi di crescita sono tornati a livelli “normali”, non paragonabili al boom del quarto trimestre 2015. Inoltre le prospettive per la casa della Mela non sono facili soprattutto in Cina, dove oltre alla crisi economica sta soffrendo anche difficoltà normative per i suoi servizi.
La Cina sembra in effetti lo snodo fondamentale per l’intero mercato. I fornitori locali più forti come Xiaomi e Lenovo hanno registrato cali anno su anno, seppur contenuti (circa l’1% ciascuno), consegnando 14 milioni di unità il primo e 15,9 milioni il secondo. Ma altri vendor senza una forte base d’utenza nel grande paese asiatico hanno sofferto diminuzioni ben più forti. Microsoft ha fatto segnare il suo peggiore trimestre di sempre, con 2,3 milioni di unità, mentre Sony ha sperimentato un calo del 57% anno su anno, sia per una maggior focalizzazione sui margini a scapito dei volumi, sia per la debolezza congiunturale del mercato.
Samsung ha incrementato il suo “revenue mix”, stabilizzando le sue consegne intorno a 83 milioni di unità, ma senza dare un forte impulso in termini di volume. Huawei invece continua la sua crescita, raggiungendo i 27 milioni di unità, mentre continuano i guai di BlackBerry, che ha registrato un declino del 53% in termini di unità consegnate, nonostante l’adozione di Android come sistema operativo del suo più recente modello Priv. Addirittura Juniper prevede, a meno di un picco delle vendite nel 2016 con l’aumento della produzione dei device Android, l’uscita “nel breve termine” di BlackBerry dal mercato degli smartphone.
Man mano che il mercato nel suo complesso rallenta, i produttori di smartphone devono “aggiustare il tiro” in modo da indirizzare meglio il mercato delle sostituzioni, conclude il report. Una forte crescita in aree non sature come l’Africa è improbabile a meno di una notevole riduzione del prezzo medio (ASP, average selling price) degli smartphone di fascia bassa, per cui è prevedibile che il mercato continuerà a flettere nel resto dell’anno.