Microsoft Forum, l’IoT scaturisce dal Cloud

All’evento milanese sono andate in scena alcune delle soluzioni Machine Learning e Data Analytics che costituiscono le basi su cui poggerà la rete degli oggetti intelligenti. Le novità dei partner di Redmond e la digital transformation che sta rivoluzionando i grandi gruppi italiani, da Luxottica a Dolce&Gabbana

Pubblicato il 09 Mar 2017

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Internet of Things, Machine Learning, Data Analytics e soprattutto Cloud sono sempre più interconnessi nella fitta trama su cui stanno nascendo servizi e casi d’uso legati agli oggetti intelligenti. Che si tratti di applicazioni industriali o di piattaforme dedicate ai consumatori finali, la loro efficacia dipenderà sempre più dalla capacità di elaborare in fretta i dati per trasformarli in supporti decisionali o veri e propri automatismi che governeranno l’IoT. Sono questi i temi al centro della seconda edizione del Microsoft Forum, che si è tenuta l’8 marzo a Milano. Padrone di casa, Carlo Purassanta ha sottolineato che stiamo vivendo una fase delicata sia per le trasformazioni in atto, sia per gli sforzi che i grandi attori della digital disruption stanno compiendo per istruire le macchine in questo senso attraverso la capacità computazionale del Cloud. Finance, Manufacturing, Retail e Salute sono i settori maggiormente investiti dal cambiamento. Ma in realtà nessun verticale è destinato a rimanere ancora lo stesso. Le possibilità sono letteralmente infinite, anche se ora si sta appena cominciando a esplorare il potenziale delle nuove applicazioni. Fabio Santini, Direttore Divisione Developer Experience and Evangelism di Microsoft Italia, ha per esempio condiviso con il pubblico della sessione plenaria una demo di Hololens, un computer da vista più che un visore, che grazie alla sua CPU e a una speciale HPU (holographic processing unit) permette all’utente di vivere un’esperienza immersiva in real time a metà strada tra virtual reality e augmented reality, con la possibilità di interagire con elementi e suoni tridimensionali inseriti coerentemente nell’ambiente fisico. Non a caso a Redmond la definiscono “mixed reality” e può essere declinata in disparati contesti, dall’entertainment alla progettazione industriale, senza dimenticare la collaboration e la formazione avanzata.

Automotive, wearable, eHealth: l’IoT si fa strada nel quotidiano

In scena al Microsoft Forum, all’interno dell’Exhibition Area, c’era anche la nuova berlina di Monaco, la Serie 5, dotata dei Servizi BMW ConnectedDrive, che delineano il futuro dell’automobile integrando Microsoft Exchange per sincronizzare e-mail, calendario e contatti e offrono un’architettura di servizi flessibile, la Open Mobility Cloud basata su Microsoft Azure, che grazie a Machine Learning e Data Analytics abiliterà la personalizzazione dell’esperienza di viaggio. La startup ELSE Corp, parte del programma di accelerazione Microsoft BizSpark, ha invece presentato una “Virtual Boutique 3D” basata sulla piattaforma Cloud Azure che propone un nuovo approccio personalizzato allo shopping e all’e-commerce, permettendo di visualizzare in 3D le collezioni e di customizzare finiture e materiali. Hanno poi fatto il proprio debutto europeo i prototipi di scarpe e calzini intelligenti della startup Sensoria, abbinati a una nuova collezione di abbigliamento sportivo con sensori integrati per il monitoraggio del battito cardiaco, e alla soluzione wearable Sensoria Core, che può essere integrata in capi e calzature di ogni tipo.

Safety21 ha presentato il progetto di smart city Pedone Sicuro 2.0, basato su Cloud e IoT di Microsoft, che grazie a sensori e strumenti di analisi rivela la presenza di pedoni agli attraversamenti pedonali non semaforizzati e li segnala alle auto al fine di evitare incidenti, consentendo contestualmente agli organi preposti la visualizzazione delle riprese live e on demand dell’attraversamento stesso. Proge-Software ha esposto il progetto Surgery Touchless System, dai risvolti interessanti in ambito eHealth: attraverso il Cloud computing Azure, un’innovativa tecnica touchless basata su Microsoft Kinect e l’integrazione di Skype for Business, è possibile facilitare l’accesso alle immagini biomediche da parte dei chirurghi e ridurre i tempi di intervento operatorio. L’azienda di Pordenone Palazzetti ha mostrato la sua stufa a pellet che integra il Cloud Computing e Machine Learning di Microsoft grazie ai quali aumentano le possibilità di evitare malfunzionamenti e sprechi.

Comincia la marica della grande impresa

Le storie condivise durante la sessione plenaria del Microsoft Forum hanno mostrato chiaramente il modo in cui anche la grande impresa italiana sta gradualmente cambiando pelle. Quello di Salvagnini, specialista nella progettazione, produzione e vendita di macchine per la lavorazione della lamiera, rappresenta un caso emblematico di Industry 4.0, in quanto facendo leva sulle potenzialità della piattaforma Cloud Azure e delle tecnologie di IoT e Machine Learning di Redmond, l’azienda sta integrando nei propri macchinari servizi intelligenti di monitoraggio e assistenza da remoto, facendo evolvere la relazione con i propri clienti in una logica di collaborazione, come ha spiegato Roberto Franchini, Digital innovation Manager del gruppo. Insieme a Microsoft, Salvagnini ha dato vita al progetto LINKS e grazie alla condivisione dei dati ricevuti dalle macchine, è possibile monitorare costantemente i parametri di funzionamento, con il vantaggio di poter attivare interventi che riducono il rischio di guasti e determinano un progressivo miglioramento dell’operatività complessiva, puntando per il futuro alla manutenzione predittiva. Tramite LINKS, il gruppo è in grado di assistere il cliente per un utilizzo ottimale dei macchinari tarato sulle necessità specifiche e grazie alla valorizzazione dei dati può anche migliorare i processi R&D e produttivi, velocizzando la messa a punto di referenze nuove e più performanti. Una rivoluzione che sta generando nuove interazioni e opportunità di collaborazione uomo-macchina, anche attraverso l’uso di strumenti come Microsoft Teams e Cortana.

ATM, l’azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico di Milano e Monza oltre alla metropolitana di Copenaghen, ha scelto Microsoft per ripensare i propri processi e migliorare il servizio ai viaggiatori, integrando la tecnologia intelligente nel proprio modello di business e offrendo servizi tecnologicamente avanzati, basati su Mobility, Cloud Computing, Internet of Things e Machine Learning. Roberto Andreoli, Direttore Sistemi informativi, Telecomunicazioni e bigliettazione, ha precisato che l’app mobile ATM è nata grazie a Cloud Azure Web Apps, mentre il percorso di trasformazione digitale sta ora proseguendo con l’adozione di strumenti di analisi, come SQL Server, Azure SQL Datawarehouse, Power BI ed Azure Machine Learning, che consentono di elaborare in tempo reale importanti volumi di dati eterogenei, visualizzarli in modo dinamico attraverso infografiche intuitive e creare modelli predittivi con la flessibilità e la sicurezza del Cloud. Sono allo studio soluzioni di pagamento innovative e grazie al Machine Learning sarà possibile osservare il cambiamento nelle abitudini di pagamento degli utenti e armonizzare gli investimenti sui sistemi di bigliettazione, riducendo i costi fissi destinati alla manutenzione degli impianti tradizionali di bigliettazione e impiegando i risparmi a favore di efficienza e qualità del servizio.

Invece il Cloud in Luxottica, secondo il Direttore dei Sistemi informativi Dario Scagliotti, consente di ottimizzare i processi e recuperare efficienza attraverso un’infrastruttura IT ibrida e flessibile, capace di evolvere in base alle esigenze di business e di abilitare il reinvestimento delle risorse IT in progetti a maggior valore aggiunto (alcuni processi sono già stati migrati sulla piattaforma cloud Microsoft Azure beneficiando di maggiore scalabilità e sicurezza). Grazie all’adozione della suite Cloud per la collaborazione Office 365, Luxottica ha inoltre introdotto un nuovo modo di lavorare in una logica di smartworking. Il Cloud, infine, sta abilitando un importante progetto di valorizzazione dei dati per migliorare l’esperienza dei clienti e tradurre le informazioni in decisioni finalizzate a offrire maggior valore e servizi ai consumatori. Attraverso Microsoft Cloud Analitycs Platform, il database contenente dati transazionali – su tipo di acquisti e luogo – è stato integrato con dati di diversa natura con la possibilità di aggregare le informazioni anche di tipo ambientale, economico e sociale per creare profili e cluster di utenti più ricchi di insight.

Da citare infine l’esperienza di Dolce&Gabbana, per cui il Cloud Computing si sta rivelando un alleato strategico: come ha spiegato Oscar Grignolio, Direttore dei Sistemi informativi e telecomunicazione, l’azienda ha infatti scelto di adottare la piattaforma Cloud Microsoft Dynamics 365, che offrirà la possibilità di avere costantemente aggiornata una vista completa dei clienti e della disponibilità di prodotti finiti in ciascuna area geografica e per ciascun canale di vendita in modo scalabile, flessibile e affidabile.

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