Le Smart City sono una straordinaria opportunità di sviluppo e rappresentano uno dei mercati con la migliore prospettiva per le imprese dell’Ict. A Smart City Exhibition sono emerse tendenze e indicazioni su questo sviluppo e ha preso forma un contesto di mercato che abbiamo voluto approfondire proprio con Microsoft che ha presentato in concomitanza con #SCE2015 alcune realizzazioni importanti per la gestione del territorio e che conta su una iniziativa e una strategia come CityNext espressamente pensata per la conoscenza delle opportunità del territorio e per la realizzazione di progetti.
Ne abbiamo parlato con Simonetta Moreschini, nuovo Direttore della Divisione Pubblica Amministrazione di Microsoft Italia. Ed è proprio dagli annunci, dalle discussioni e dai numeri di #SCE2015 che prende spunto la conversazione. Il tema riguarda le tendenze in atto che disegnano il profilo di un mercato di straordinarie potenzialità. “Se pensiamo che nel 2050 la popolazione sarà concentrata al 75% nelle città – osserva – e che l’80% del Pil verrà sviluppato da attività economiche che si svolgono nelle aree urbane, si deve anche pensare che questa crescita chiede di essere gestita con soluzioni innovative che permettano di agire su tutti quegli aspetti della crescita urbana che attengono a questo sviluppo e che riguardano l’ambiente, l’alimentazione, l’energia, la sicurezza, la mobilità, la sanità”. La gestione di un fenomeno di urbanizzazione così intenso e così importante dovrà essere sostenuto da ingenti investimenti e ci sono stime che per i progetti di Smart City prevedono investimenti per oltre 100 miliardi di dollari. Appare chiaro che questo scenario rappresenterà una straordinaria opportunità per le imprese dell’Ict e peraltro si tratta di una realtà che si sta già concretizzando nelle richieste di sicurezza che arrivano ad esempio dall’ambiente, di strumenti per la gestione del territorio che emergono dalle Pubbliche Amministrazioni o dalle richieste di maggiore efficienza nei servizi che arriva dai cittadini.
Il ruolo dei partner
“Microsoft – osserva Moreschini – ha la tecnologia abilitante, ha le competenze e soprattutto ha un modello di relazione e di collaborazione con i partner che è alla base di una reale progettualità digitale con un altissimo livello di specializzazione anche a livello territoriale. E’ in questo senso che si collocano alcuni importanti progetti che vedono Microsoft attiva insieme ai partner proprio sul territorio e, forse, più correttamente: per il territorio. Parliamo di Floodis che, come sottolinea Moreschini “nasce come progetto di collaborazione tra il Microsoft Innovation Center di Torino e l’Istituto Superiore Mario Boella. Floodis – prosegue – è un sistema che permette la gestione delle situazioni di emergenza ambientale legate nello specifico alle alluvioni con una modalità che ha l’obiettivo di moltiplicare le possibilità di monitoraggio del territorio facendo leva su un ruolo più attivo da parte dei cittadini che possono scaricare e utilizzare la App gratuita e utilizzarla per inviare segnalazioni in tempo reale”. La App è disponibile per smartphone Windows e Windows Phone ma anche per iOS e Android nel segno fondamentale, per questo tipo di progetti soprattutto, di garantire la massima accessibilità con tutti i device e la migliore interoperabilità. Operativamente Floodis si appoggia alla piattaforma Cloud Computing Microsoft Azure mentre l’erogazione delle segnalazioni in tempo reale è supportato da Azure Mobile Services. Dunque una solida piattaforma tecnologica Microsoft sulla quale, come in altri progetti, si innesta il lavoro con i partner.
La centralità di CityNext
Floodis è poi un progetto che va inscritto nell’ambito della strategia CityNext che vede Microsoft impegnata sul territorio e sui servizi con il supporto di una rete di oltre 25mila partner. “L’ecosistema dei partner è assolutamente fondamentale – ci tiene a sottolineare Moreschini – Siamo consapevoli che possiamo raggiungere capillarmente il territorio con le competenze e con il supporto di queste aziende alle quali Microsoft mette a disposizione il proprio portfolio di piattaforme tecnologiche e di competenze di sviluppo”: CityNext è anche un riferimento importante per quanto riguarda le best practices e i casi di riferimento anche nella prospettiva di mostrare concretamente ai cittadini e alle Pubbliche Amministrazioni le logiche e i vantaggi che arrivano dai progetti di Smart City.
E la forza nelle competenze delle partnership sta alla base anche del progetto di gestione dei dati geografici sviluppata per il Comune di Milano. “Questo progetto – ricorda Moreschini – ha visto la collaborazione tra Microsoft e Esri Italia ed è stato basato sull’utilizzo di Microsoft Dynamics CRM. Uno dei fattori che hanno favorito lo sviluppo di questo progetto è stato certamente EXPO2015 con la forte domanda di controllo e di monitoraggio per la sicurezza del territorio. Accanto a questa esigenza primaria di monitoraggio e mappatura del territorio, la soluzione ha permesso di introdurre una serie di innovazioni a livello di infrastrutture che hanno consentito di agire sui processi con una serie di benefici in termini di efficienza e di riduzione dei costi”. Concretamente, la soluzione ha permesso di dare vita a una piattaforma che permette di centralizzare, gestire e condividere tutti i dati geografici, per utilizzarli nei processi decisionali legati alla gestione del territorio. Questo progetto ha permesso alla municipalità di disporre di una serie di nuovi servizi a livello di processi e progetti legati alla sicurezza del territorio come supporto diretto all’operatività della Polizia Locale, ma anche al sistema gestionale, come fonte informativa per l’analisi urbanistica e tributaria.
Le tempifiche delle Pubbliche Amministrazioni
Un altro aspetto importante per la Smart City riguarda la capacità di gestire lo sviluppo dei progetti, tenendo conto dei fattori di “rischio” legati alle tempifiche delle pubbliche amministrazioni. Tipicamente il rischio è quello che la durata dei progetti difficilmente coincide con i tempi della legislatura e che a fronte di una nuova amministrazione venga richiesto di rivedere il progetto. “A questo tipo di rischi – conclude Moreschini – occorre agire su due livelli: da una parte condividendo una solida visione del futuro e dello sviluppo delle Smart City e Microsoft lo sta facendo sia con la strategia di sviluppo con i partner, sia condividendo conoscenze e best practices che invitano e permettono di proiettare lo sguardo sui veri obiettivi delle Smart City che non necessariamente possono coincidere con gli specifici obiettivi delle legislature. L’altro aspetto attiene ai temi dell’apertura e dell’interoperabilità a livello di piattaforme, ovvero di un modello di sviluppo, sempre con i partner, che permette di salvaguardare gli investimenti effettuati anche a ronte di eventuali cambiamenti”.