segue da vicino l’evoluzione del mercato italiano dei
Mobile Content, ovvero i contenuti e i servizi per la telefonia
cellulare, come giochi, suonerie, musica, informazioni e via
dicendo. Si tratta di un fiore all’occhiello
dell’economia del nostro Paese, che in questo ambito funge
da apripista a livello mondiale. Per anni, infatti, il mercato ha
fatto registrare tassi di crescita dell’ordine del 50%, in
un contesto in cui, sia per penetrazione sulla popolazione, sia
per diffusione di terminali 3G, l’Italia è prima in Europa
e molto avanti anche rispetto agli Stati Uniti.
momento di transizione che, dopo il grande successo del passato,
il mercato sta affrontando. Il tasso di crescita del 2007 è
“limitato” al 15%, all’incirca lo stesso del
2006, per un valore complessivo che raggiunge quasi 1,2 miliardi
di euro. Il 2007 si conferma, dunque, un anno di cambiamenti
strutturali importanti.
guardata con grande attenzione. Infatti, il primato italiano fa
sì che per le aziende del settore si aprano importanti
prospettive di internazionalizzazione, in parte già colte e in
parte ancora da cogliere. Crediamo quindi che le scelte e
le linee guida che si intraprenderanno nel nostro Paese
influenzeranno pesantemente l’evoluzione anche
all’estero.
trova di fronte a una importante svolta, dal momento che i
cambiamenti in atto, soprattutto in ambito Mobile Internet-Web,
Mobile 2.0 e Mobile Advertising, stanno modificando il paradigma
stesso del settore. L’effetto immediato è un periodo di
transizione caratterizzato da luci e ombre e da forti
contraddizioni, in attesa che il mercato, le tecnologie e la
struttura dell’offerta trovino un nuovo punto di incontro.
globali sono entrate pesantemente nel mercato dei Mobile Content,
spingendo il paradigma del Mobile Internet-Web. In particolare,
questi player stanno introducendo rapidamente nel mondo Mobile le
piattaforme tecnologiche del mondo Pc-centrico e di Internet e
stanno spingendo verso un modello di business advertising based,
modello che potrebbe, per alcune tipologie di contenuti e
servizi, ben affiancarsi al modello premium, che continuerà
comunque a svolgere un ruolo chiave in ambito Mobile. La
loro strategia è basata su una forte integrazione tra il mondo
Mobile e quello Web e cerca di far leva sul significativo
portafoglio di core asset che dispongono: l’ampia
customer base, il brand, il portafoglio di contenuti e di
servizi, le applicazioni e le competenze tecnologiche, la
dimensione globale. Nei confronti degli altri player
dell’ecosistema Mobile, le Web Company stanno stringendo
accordi di partnership contemporaneamente sia con le Telco, per
mettere loro a disposizione i propri contenuti e servizi con
l’intento principale di ottenere un’elevata
visibilità sui loro Mobile Portal, sia con i produttori di
terminali, per pre-installare nei device i loro client Mobile.
Questi accordi stanno generando una “delicata”
situazione di co-opetition, i cui sviluppi strategici non sono
semplici da prevedere.
tre fenomeni come principali responsabili del rallentamento del
mercato nel 2007. In primo luogo la maggiore
“maturità”di alcuni segmenti più tradizionali, come
la personalizzazione (ad esempio le suonerie). In secondo luogo
la ridotta spinta propulsiva nei segmenti più multimediali
(video, musica, giochi, ecc.) da parte in primis delle Telco, che
si stanno rendendo sempre più conto della complessità e –
forse anche – della scarsa attrattività di una
proposizione diretta sul mercato. Infine, lo scarso impatto che
per ora hanno sui volumi del mercato i servizi derivanti dal
nuovo paradigma del Mobile Internet/Web.
transitorio che comportano, possano creare le corrette condizioni
per un ulteriore significativo sviluppo del mercato dei Mobile
Content in Italia, mantenendo e rafforzando il primato
conquistato in questo ambito dal nostro Paese a livello
internazionale.