Approfondimenti

Mobile e Social mettono alla prova i CIO

Secondo Gartner, nei prossimi mesi i responsabili dei sistemi IT dovranno necessariamente confrontarsi con gli impatti dei nuovi trend dell’IT sulle infrastrutture aziendali. A rischio la sicurezza dei dati: entro il 2017 il 40 per cento delle informazioni di contatto aziendali finirà su Facebook. E i device saranno sempre più sotto attacco

Pubblicato il 09 Nov 2012

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I dipendenti, con il loro uso spinto della tecnologia, metteranno
a dura prova i dati e le reti aziendali nei prossimi anni.

È uno dei macro fenomeni inquadrati da Gartner nelle “Top
Predictions for IT Organizations and Users, 2013 and
Beyond”, studio pubblicato qualche giorno fa. Il pericolo
trova conferma anche in analisi di altri osservatori (Forrester
Research, Juniper Research), quindi sembra ormai ineludibile.
Per Gartner si esprimerà in particolare
in due modi: attraverso i social media e i terminali dei
dipendenti
. Ci sono due previsioni, infatti.

Entro il 2017 il 40 per cento delle informazioni di
contatto aziendali finirà su Facebook
(a dispetto del
volere dell’azienda) a causa delle applicazioni di
collaborazione usate dai dipendenti sui propri cellulari.
Entro il 2014, i terminali di proprietà degli utenti
saranno compromessi da malware a un ritmo più che doppio
rispetto a quelli forniti dall’azienda
.

Come si vede, il punto comune ai due aspetti sono i terminali
portatili (cellulari, tablet, notebook) e soprattutto quelli
personali dell’utente: a pesare è in altre parole il
fenomeno del Bring your own device (Byod). È
quell’abitudine di usare, sempre più spesso, i propri
dispositivi personali, a fini lavorativi.

Il pericolo di Facebook

A correre rischi sono soprattutto i dati dell’azienda. Il
costo di acquisizione di un contatto è elevato, per molte
aziende- riflette Gartner. Facebook adesso si integra con molti
sistemi di comunicazione su smartphone, quindi il pericolo di
“leakage” (perdita incontrollata) dei dati è alto.

Il problema è che Facebook e servizi simili non sono pensati per
proteggere il tesoro di contatti delle aziende, che fino a ieri
si sono affidati invece a sistemi “enterprise-grade”
per e-mail e Crm. Ci sono già prodotti di Mobile device
management che consentono di impedire questo trasferimento di
dati su Facebook, ma il rovescio della medaglia è forse che
ostacolano il lavoro dell’utente.

Gartner consiglia di stilare policy e di far passare questi
trasferimenti attraverso proprie piattaforme di gestione.

Rischio malware per gli smartphone

Insidioso anche il pericolo malware. Secondo Gartner, sarà
compromesso il 20 per cento dei dispositivi consumer, usati dagli
utenti per lavorare. Contro il 3-5 per cento di quelli corporate
(fornito dall’azienda).

Qui il rischio maggiore è il furto di proprietà intellettuale.
L’hacker di turno potrebbe accedere alle reti aziendali-
come se fosse un dipendente autorizzato- tramite il cellulare
infettato da un trojan. Anche in questo caso Gartner consiglia
policy specifiche, che limitino l’accesso al network da
parte di terminali a rischio. Per esempio quelli su cui
l’utente ha fatto un jailbreak. Le aziende dovranno
anche monitorare con più attenzione il proprio network
,
con strumenti specifici di “threat detection”
(individuazione minacce).

Le reti aziendali saranno prese di mira da tanti e molteplici
punti, nei prossimi anni. Almeno un terzo del budget risparmiato
grazie al Byod- consiglia Gartner- dovrebbe essere quindi
reinvestito in sicurezza. Questi fenomeni infatti hanno anche
vantaggi.

Oltre al risparmio, già citato, c’è l’aumento di
produttività e una collaborazione più fluida tra dipendenti. È
quanto sostiene il 76 per cento dei responsabili IT mondiali,
riguardo al Byod, secondo un rapporto Cisco di maggio. Forrester
stima che il 53 per cento degli impiegati di concetto nel
mondo già partecipa al Byod e consiglia di ricorrere al Cloud
computing
per limitare la quantità di dati presenti nei
terminali degli utenti.

L’idea complessiva è che finora la maggior parte delle
aziende hanno vissuto con indifferenza il fenomeno, lasciando
fare agli utenti. Adesso saranno però costrette ad affrontarlo e
la sfida sarà sfruttarne i benefici limitando i rischi.

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