Si è svolta dal 15 al 18 febbraio l’edizione 2010 del
GSMA Mobile World Congress, la kermesse che ogni anno alla
“Fira” di Barcellona riunisce l’industria
mondiale della telefonia mobile in una vetrina globale dedicata
alle tecnologie di comunicazione wireless. I partecipanti in
totale sono stati oltre 49.000, con la presenza di 1300
espositori, per un totale di circa 56.000 metri quadrati di
spazio allestito. Protagonisti gli attori principali del
settore – operatori, vendor, sviluppatori ecc…
-che hanno avuto l’occasione per discutere e confrontarsi
sui principali trend in atto nelle comunicazioni mobili e per
definire le principali linee guida di crescita del mercato.
Il debutto di Windows Phone 7 e MeeGo
Oltre 20.000 persone hanno preso parte all’ App Planet,
l’evento focalizzato sul vasto ecosistema delle
applicazioni mobile, che sono state uno degli argomenti
principe della quattro giorni spagnola. Quest’anno
l’attenzione – infatti – si è spostata
dall’hardware, i portatili, al software e ai servizi. In
particolare la telefonia mobile si traduce – oggi più che mai
– in sistemi operativi, destinati a modellarsi come contenitori
per specifiche applicazioni. Tra le novità va segnalato il
debutto a Barcellona di Windows Phone 7 con Steve Ballmer in
persona, CEO di Microsoft, che ha riassunto il punto chiave del
nuovo Windows Phone con l’espressione “un telefono
non è un pc”. Gli utenti in definitiva vogliono –
secondo Ballmer – uno smartphone che dia accesso rapido alle
funzioni proprie di un telefono con la possibilità di restare
in contatto con i propri amici grazie ai servizi on line.
Microsoft è partita proprio da questo concetto per
riprogettare completamente Windows Phone mirando alla
semplicità d’uso e all’integrazione con i servizi
web.
La casa di Redmond ha abbandonato il vecchio sistema di icone
statiche, passaggio intermedio all’applicazione, ed ha
sperimentato una schermata con sezioni aggiornate dinamicamente
i cui contenuti arrivano agli utenti direttamente in tempo
reale. La nuova piattaforma vuole essere un modo innovativo di
concepire il software per gli smartphone che integra le
funzionalità classiche con i giochi di Xbox Live e i contenuti
video e musicali di Zune. Una sfida lanciata da Microsoft a due
rivali illustri: Apple (iPhone) e Rim (BlackBerry). Ha risposto
ai big del settore l’inedita coppia Nokia-Intel con il
lancio di MeeGo, il nuovo sistema operativo, che arriverà solo
nel secondo trimestre 2010, completamente “open”,
ovvero liberamente modificabile e distribuibile. Si basa sulla
fusione di Maemo e Moblin, i due progetti Linux rispettivamente
di Nokia e Intel. Meego propone un ecosistema aperto, una
breccia alternativa nel promettente mercato dei device mobile
che va da dagli smartphone, ai netbook, ai tablet, agli ebook
reader, alla tv digitale. “Attraverso il processo di
innovazione aperta, MeeGo creerà un ecosistema che non sarà
secondo a nessuno e attirerà la collaborazione di operatori in
diversi settori. Sosterrà inoltre una gamma di modelli di
business in tutta la catena del valore, basandosi
sull’esperienza e la conoscenza di Nokia, di Intel e di
tutti coloro che collaboreranno.
In pratica MeeGo inaugura una nuova era dell’informatica
mobile” ha affermato Olli – Pekka Kallasvuo, CEO di
Nokia. Un’alleanza storica con cui Intel intende
concretizzare delle alternative convincenti a Windows mentre
Nokia fronteggia la crescente sfida lanciata da Google con
Android. Presente dalla parte dei modelli “open”,
la piattaforma di Google si è infatti rivelata protagonista
indiscussa dell’evento spagnolo. Eric Schimdt, CEO di
Google, nel suo intervento inaugurale al Mobile World Congress,
seguito attraverso il portale da oltre 35.000 persone, ha
ribadito che la telefonia mobile rappresenta la nuova
frontiera: un’industria di sviluppatori rivolta alla
realizzazione di applicazioni in costante crescita, della quale
Google con il suo Android si sente parte integrante ed attiva.
È stata resa ufficiale a Barcellona la Wholesales Applications
Community, un altro importante accordo che unisce 24 operatori
Mobile con l’intento di creare una piattaforma comune su
scala mondiale per lo sviluppo e la distribuzione delle
applicazioni sui telefonini.
L’evoluzione delle reti verso LTE
Oltre allo scontro nel campo dei sistemi operativi mobile, al
MWC si è parlato e discusso di infrastrutture e
dell’arrivo dell’LTE (Long Term Evolution). In
circa 10 anni le reti Mobile si sono evolute dal Gsm
all’Umts attraverso l’Hsdpa, e ora è il momento di
LTE, un passo importante verso l’era della quarta
generazione (4G). La connettività senza fili a banda
larghissima e i prodotti in grado di supportarla sono una delle
grandi sfide che si pongono gli operatori nel prossimo futuro.
«Prevediamo 50 miliardi di dispositivi connessi entro il
2020. I pazienti saranno collegati da remoto agli ospedali, gli
autotrasportatori saranno connessi ai centri di logistica per
una pianificazione efficiente del loro percorso e gli studenti
dei centri urbani saranno connessi con gli studenti delle aree
rurali in tutto il mondo», ha dichiarato Hans Vestberg,
Presidente e CEO di Ericsson.
La diffusione e soprattutto l’accelerazione del Mobile
Broadband garantirà un mondo sempre più
“connesso”. Proprio le tecnologie Hspa e LTE
sosterranno la continua crescita di tale traffico. Huawei
nell’arco dei prossimi dieci anni prevede una crescita di
mille volte della rete a banda larga mobile: si tratta di una
scommessa e insieme di una opportunità per gli operatori.
Anche Motorola in “Fira” ha dato ampio spazio alla
divisione “Network”. Infatti, scommette su una
seconda piattaforma LTE che supporta più connessioni dati e
sessioni più lunghe a garanzia di una migliore qualità del
servizio ad un minor costo per l’operatore proprietario.
Motorola a livello mondiale è protagonista anche di un altro
importante settore, quello della tecnologia WiMAX. Su incarico
della First International Telecom (FITEL), principale operatore
in Taiwan, diffonderà una rete WiMAX nella parte
settentrionale dell’isola in grado di offrire servizi di
intrattenimento digitale e di accesso broadband a basso costo
per soddisfare le esigenze dei consumatori e creare nuovi
flussi di dati.
La GSM Association, l’organismo che promuove, protegge e
migliora gli interessi degli operatori di telefonia mobile GSM
su scala mondiale, è pronta a scommettere insieme agli
“addetti ai lavori” sull’LTE: la nuova
tecnologia – secondo la GSMA – si svilupperà velocemente
nei prossimi cinque anni arrivando a 72 milioni di connessioni
nel 2013. «Entro fine anno – ha dichiarato – Dan Warren,
direttore tecnologie di GSMA – avremo quasi 340 milioni
di connessioni Hspa in tutto il mondo, con 13 milioni di nuove
connessioni al mese». Il primato mondiale sarà
dell’Europa che raggiungerà quota 120 milioni.