E’ in occasione del Consumer Electronics Show (CES) di Las Vegas che Mobileye, consociata israeliana di Intel Corporation che sviluppa auto a guida autonoma basate su sistemi avanzati di assistenza alla guida (Advanced Driver Assistance Systems o ADAS) che forniscono avvisi per la prevenzione e la mitigazione delle collisioni, presenta in anteprima strategia e tecnologie grazie alle quali competerà a livello globale nel settore degli Autonomous Vehicles (AV) e che le consentiranno di mantenere la promessa di salvare delle vite umane grazie all’intelligenza artificiale.
“Il supporto di Intel e il nostro approccio in tre fasi (Mobileye Trinity) significa che possiamo crescere a ritmi senza precedenti. Fin dagli inizi, ogni parte del nostro piano mira a una rapida espansione sia geografica che economica e l’annuncio di oggi mostra come le nostre innovazioni ci consentano di implementare questa strategia” commenta il Presidente e Ceo di Mobileye, Amnon Shashua.
Rendere la tecnologia completa e scalabile, ma anche economicamente sostenibile è fondamentale per consentire agli AV di essere fruibili a livello globale. Ecco perché l’architettura di Mobileye, denominata Trinity, comprende i sistemi di mapping del territorio, le logiche di sicurezza dei sistemi di bordo e la sensoristica necessaria per l’acquisizione dei dati in tempo reale. Nello specifico, la soluzione parte da una poco costosa videocamera come sensore primario, combinata con un sistema di sensori secondari realmente ridondati che combinandosi con la tecnologia di mappatura Road Experience Management (REM) e il processo di guida Responsibility-Sensitive Safety (RSS) abilitano un processo di guida più sicuro di almeno tre ordini di grandezza rispetto a un guidatore umano di normale abilità. Il pacchetto viene definito True Redundancy, perché garantisce la sicurezza nella gestione in tempo reale dei dati e nel controllo del veicolo, pur con un contenimento dei costi.
Un nuovo processore per i sistemi LIDAR
Il salto di qualità in termini di costi e prestazioni, ma soprattutto di sicurezza stradale, avverrà grazie all’introduzione di sensori evoluti da affiancare alle telecamere e ai sistemi a ultrasuoni tradizionali che miglioreranno il rilevamento di oggetti e la percezione delle distanze sulla base di segnali radio e luminosi. La strategia di Mobileye si compone da un lato del nuovo software-defined imaging radar: un paradigma di architettura che fa leva su di un’elaborazione di segnale interamente digitale, differenti modalità di scansione, tecnologie rich raw detection e multi-frame tracking.
Dall’altro, passa attraverso le competenze di Intel nella produzione di processori: Intel porterà in dote la propria strategia XPU, le competenze e le capacità produttive nella fotonica del silicio per sviluppare un system-on-chip (SoC) per i sistemi LIDAR (ovvero le tecniche telerilevamento che permettono di determinare la distanza degli oggetti tramite un impulso laser) che Mobileye utilizzerà sugli AV a partire dal 2025. Combinando il circuito integrato di silicio e il laser semiconduttore si avranno trasferimenti più veloci dei dati su distanze maggiori rispetto all’elettronica tradizionale.
Commentando il SoC lidar, Shashua afferma “un’innovazione dirompente che chiamiamo circuito integrato fotonico, PIC (Photonic Integrated Circuit). Ha 184 linee verticali che vengono spostate per mezzo dell’ottica. Disporre di fabbriche che sono in grado di svolgere questo lavoro è molto, molto raro, quindi Intel ha un notevole vantaggio nel costruire questi lidar”. La fabbrica di fotonica del silicio a cui fa riferimento Shashua è di proprietà di Intel e si trova in New Mexico.
La mappatura globale in crowd per portare gli AV ovunque
Affinché i veicoli autonomi possano ottemperare alla loro promessa di salvare vite, devono avere un’ampia diffusione ed essere in grado di guidare pressoché ovunque. Ciò diventa possibile grazie al processo automatizzato di creazione delle mappe in crowdsourcing di Mobileye che raccoglie dati su circa 8 milioni di chilometri al giorno ed è cruciale per fornire a tutti i veicoli le più accurate e recenti informazioni sui percorsi.
Mobileye ha rivelato che le vetture che utilizzano la sua attuale tecnologia hanno mappato quasi 1 miliardo di chilometri in tutto il mondo. Il successo del processo di mappatura rispetto da altri approcci dipende dalla sua attenzione ai dettagli semantici, che sono fondamentali per la comprensione e contestualizzazione dell’ambiente da parte dell’AV.
I sistemi di questo tipo sono già presenti su circa 1 milione di veicoli nel mondo e la possibilità di collaudare le vetture in nuove città permetterà in tempi brevi di ampliare enormemente la base dati da dare in pasto ai suoi sistemi di intelligenza artificiale. Nel 2021, una serie di prototipi sarà impegnata a Detroit, Tokyo, Shanghai, Parigi e New York, mentre nel 2022 è previsto l’impiego di 100 prototipi a Tel Aviv per un’ulteriore messa a punto del sistema in vista della commercializzazione.