Mobility e wearable centrali nei percorsi di accelerazione dell’IoT

Un’analisi condotta da Dynabook (già Toshiba) evidenzia come la sempre maggiore diffusione dell’Internet of Things rappresenti una opportunità per le aziende che vogliono sfruttare l’intelligence dei dati. Il ruolo dei dispositivi indossabili e del mobile edge computing

Pubblicato il 29 Apr 2019

Toshiba_MassimoArioli

Le tecnologie IoT, e in particolare il mobile edge computing e i dispositivi wearable, saranno fondamentali nel futuro di molte aziende attive in diversi settori verticali e rappresentano una risposta per tutte quelle realtà che cercano di stare al passo con le sfide del 21° secolo.
E’ questa, in sintesi estrema, la principale evidenza che emerge da una ricerca condotta da Dynabook (già Toshiba Client Solution) e intitolata “Massimizzare la mobilità: navigare nel panorama IT del futuro”, sviluppata con l’obiettivo di analizzare come lo scenario IT si è evoluto in questi ultimi anni e di indagare l’impatto che alcune soluzioni tecnologiche come gli smart glass, alcune modalità operative, come lo smart working e come alcune scelte infrastrutturali possano avere un impatto positivo nelle imprese e sul business.
I risultati della ricerca, consultabile a questo indirizzo,  evidenziano una sostanziale fiducia nelle nuove leve tecnologiche: il 49% dei rispondenti si dice convinto che il settore industriale nel quale opera possa beneficiare della funzionalità ‘hands-free’ degli smart glass, il 47% si aspetta miglioramenti sul fronte del mobile working e il 41% prevede una migliore collaborazione e condivisione delle informazioni, grazie all’implementazione di infrastruttura virtuale in grado di supportare di una forza lavoro mobile.

Il mobile edge computing come acceleratore dell’IoT

“I tempi sono maturi affinché le aziende possano sfruttare le potenzialità dell’IoT” ha dichiarato Massimo Arioli, Business Unit Director Italy, Dynabook Europe GmbH. convinto che in questo scenario il  mobile edge computing abbia un ruolo di accelerazione dal momento che “garantisce la potenza di elaborazione delle informazioni all’edge della rete, aiutando le aziende con un elevato numero di mobile worker ad aumentare produttività e livelli di sicurezza”.
L’attenzione all’IoT da parte di una realtà come Dynabook è del resto suffragata da tutti i principali analisti di mercato. Tra tutti Bain&Company, in recente report sull’evoluzione dell’IoT (al quale si può accedere tramite questo link), evidenzia come oltre il 90% delle aziende sia ancora nella fase di pianificazione anche se ha già soluzioni IoT pronte per l’uso. Entro il 2020 però, si prevede un cambiamento nell’implementazione della tecnologia IoT, con l’80% delle adozioni nelle fasi ‘proof of concept’ o implementazione estensiva.

Tra i dispositivi IoT disponibili sul mercato, sicuramente i wearable, come gli smart glass, sono tra quelli che hanno iniziato a diffondersi anche in ambito business.
In questo ambito Dynabook ha sviluppato una propria soluzione – dynaEdge AR100 per la realtà assistita, progettata per offrire importanti vantaggi chi lavora in prima linea o sul campo in alcuni settori specifici, come utility, manufacturing e logistica, che sfrutta il mobile edge computing che funge da gateway.

Quanto al mobile e smart working, nonostante in alcuni settori specifici sia un trend relativamente nuovo, rappresenta una priorità nelle agende dei CIO che operano in ambiti in cui è necessario lavorare in movimento, come logistica e assistenza.

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