Digital Health

Monitorare a distanza la sclerosi multipla: i vincitori dell’hackathon Novartis

Una fitball con sensori, un plantare intelligente e uno smart ring per cogliere i segni di progressione della malattia e misurarne l’impatto sull’attività motoria. La premiazione è avvenuta nel corso della Milano Digital Week

Pubblicato il 03 Giu 2020

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In occasione della Milano Digital Week, Novartis ha premiato i 3 team vincitori dell’hackathon “NOVARTIS HACK_MS: MONITORING SOLUTION FOR MS” dedicato allo sviluppo di soluzioni digitali in grado di migliorare la qualità di vita delle persone con Sclerosi Multipla a partire da una gestione da remoto della malattia. Medici, ingegneri, sviluppatori, studenti, persone affette da SM, designer, digital expert sono stati chiamati a contribuire alla digital health applicata alla SM, con progetti in ambito wearable device, piattaforme di gamification, soluzioni di Internet of Things, app per l’esercizio fisico, che utilizzano Intelligenza artificiale e Big Data, attraverso cui monitorare e supportare la quotidianità di queste persone, cogliere i segni di progressione della malattia e misurarne l’impatto sull’attività motoria.

Tra i vincitori: Small, una fitball dotata di sensori per monitorare la motricità di persone con SM con sintomi lievi-moderati, in modalità ludica e integrabile con esercizi cognitivi; eSteps, un plantare intelligente che coniuga il monitoraggio dell’attività motoria quotidiana delle persone con SM a livello dei piedi con una analisi cinematica del movimento di tutta la figura; smART RING, un dispositivo wearable a forma di anello che unisce il monitoraggio della SM, fatto con misurazioni sia automatiche che attive, all’Arte Terapia.

Telemedicina: dal Coronavirus per ridisegnare il futuro dell’assistenza sanitaria

La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa cronica, tra le più comuni del sistema nervoso centrale, che porta progressivamente ad invalidità e che costringe la persona a ridefinire e riadattare continuamente la propria vita. Sono circa 122.000 le persone con SM in Italia, la metà delle quali con meno di 40 anni e a rischio di disabilità. Si tratta di pazienti spesso in terapia con farmaci che agiscono sul sistema immunitario, per questo più esposte alle infezioni, che possono trarre beneficio dalla riduzione dei controlli in ospedale attraverso la telemedicina.

La fase di lockdown causata dall’emergenza Coronavirus ha evidenziato l’urgenza di individuare nuove modalità di accesso, cura e monitoraggio di quei pazienti con patologie croniche che necessitano di controlli e cure nel tempo. Come le persone con SM le cui esigenze cambiano significativamente nel tempo in relazione alla progressione della malattia e che quindi richiedono un’alta personalizzazione. E le innovazioni premiate dal NOVARTIS HACK_MS intendono fornire una risposta, a partire proprio dal monitoraggio da remoto dei segni più precoci possibili di progressione della componente motoria della patologia.

In un certo senso, il Covid-19 ha accelerato il processo di digital health transformation avviato qualche anno fa. Secondo Luigi Lavorgna, Neurologo AOU Università «Luigi Vanvitelli», Chair del Gruppo di Studio “Digitale” della Società Italiana di Neurologia, se è vero che nell’immediato e nel prossimo futuro si tratta di ridurre il rischio di esposizione all’infezione dei pazienti che seguono terapie immunosoppressive, come le persone con SM e degli operatori sanitari. “Sul lungo periodo la sanità digitale, attraverso telemedicina e monitoraggio in remoto, consentirà una semplificazione nell’accesso alle cure anche per coloro che vivono lontano dai centri specialistici e una migliore distribuzione del carico di lavoro dei professionisti della salute, salvaguardando sia la salute che l’universalità dell’assistenza”.

Immagine fornita da Shutterstock.

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