Motorola ha presentato anche in Italia il suo nuovo dispositivo TC55, un terminale portatile Android molto interessante per il proposito di conciliare caratteristiche di robustezza “rugged”, facilità d’uso tipiche del consumer (tra cui le dimensioni da smartphone e lo schermo touch), e di sicurezza, produttività e gestibilità tipiche invece dei dispositivi aziendali.
«Per noi il TC55 è la concretizzazione del concetto di “enterprise device”, una terza via per le strategie di mobility delle aziende alternativa ai consumer device e al BYOD – ha spiegato Ugo Mastracchio, Pre Sales Technical Architect Manager di Motorola Solutions, alla conferenza stampa di presentazione del nuovo device -. Noi crediamo che un enterprise device sia più adatto degli altri due approcci per l’uso in azienda: è un dispositivo mobile progettato per l’ambiente business in cui è usato, e pensato per essere usato da migliaia di utenti aziendali e per essere facile da gestire da parte dell’IT aziendale».
Il TC55, continua Mastracchio, mantiene robustezza e impermeabilità tipiche dei device “rugged”, con IP67 (cioè totalmente a prova di polvere e di immersioni temporanee), resistenza alle cadute fino a 1,8 metri, e display da 4.3 pollici “Gorilla Glass 2” capacitivo ma impermeabile, utilizzabile anche con guanti (vedi la foto) o stilo non proprietario. Il manager di Motorola ha citato un dato di Gartner secondo cui gli smartphone rugged assicurano alle aziende un Total Cost of Ownership del 27% inferiore rispetto agli smartphone consumer.
«Altri punti di forza rispetto ai device consumer sono la sicurezza dei dati e del canale di comunicazione device/sistema centrale aziendale, la fotocamera 8 megapixel ottimizzata per la scannerizzazione, in grado di leggere bar code a due dimensioni, e lo scanner di firme, documenti e foto, ancora bar code, RFID e NFC, con prestazioni tipiche di device specializzati, come l’omnidirezionalità, i tempi di lettura inferiori ai 100 millisecondi e i tassi di errore inferiori allo 0,005%».
Autonomia di 10-12 ore d’uso intensivo, con batteria sostituibile “on the go”
Da segnalare poi la vita utile di 3 anni più altri 3-5 anni con contratto di supporto, e l’autonomia dichiarata di 10-12 ore con utilizzo intensivo, grazie alla batteria da oltre 2900 mAh, sostituibile “on-the-go”, per non dover lasciare il device inattivo durante la ricarica, e le caratteristiche audio, con due speaker di potenza quadrupla rispetto ai normali smartphone per l’uso in ambienti rumorosi, e due microfoni con tecnologia di riduzione di rumore a livello hardware per ottimizzare la conversazione. Apposite tecnologie inoltre migliorano la visibilità al buio e all’aperto.
«Il rilascio di questo device rappresenta bene il nostro posizionamento dopo la cessione della divisione consumer a Google nel 2011 e l’acquisizione di Psion nel 2012», ha detto Daniele Schinelli, Amministratore Delegato di Motorola Solutions Italia. «Ci siamo concentrati sui mercati Enterprise e Government, e in particolare sul supporto alla comunicazione mobile nei processi mission-critical, per esempio nella protezione civile, nella pubblica sicurezza, nel manufacturing, nel controllo delle consegne, delle giacenze, nel riordino dei punti vendita e così via, con clienti come Poste Italiane, Bartolini, Regione Valle d’Aosta, Provincia Trento, Comune Palermo».
I mercati target per il TC55 sono Field Sales e Merchandising, assistenza e manutenzione sul campo, logistica e consegne, e due campi nuovi: healthcare (gestione delle somministrazioni di farmaci, cartella clinica, ecc.) e ospitalità (gestione delle comande nei ristoranti, ecc.)», ha precisato Schinelli.
La connettività è 4G LTE, HSPA+, EDGE/GPRS/GSM (LTE solo nelle Americhe), mentre per quanto riguarda il sistema operativo, il device monta Android Jelly Bean 4.1.2, integrato con le Extension della stessa Motorola, che aggiungono al sistema operativo caratteristiche come la multiutenza e la gestibilità tramite soluzioni MDM: «In pratica abbiamo scelto Android per le sue grandi prospettive di crescita, e l’abbiamo reso “enterprise”, ma non abbiamo fatto una versione proprietaria di Android», sottolinea Schinelli.