Portare intelligenza nelle cose significa aprire nuove canali di informazione e nuovi flussi di dati. Significa tanto valore in più in termini di conoscenza ma anche nuovi rischi e maggiore vulnerabilità, spesso in forma non convenzionali, anche per la grande diffusione sul territorio del progetti IoT, come ad esempio nel caso della Smart Agriculture o delle Smart City.
Internet of Things significa infatti intelligenza distribuita che se da una parte aiuta le aziende a essere disruptive, e permette di generare nuovi business dall’altro impone un nuovo approccio alla sicurezza per garantire veramente la continuità operativa associata a un mondo sempre più connesso e comunicante.
Nuove idee di business
L’IoT coinvolge una una pluralità di tecnologie che, insieme, contribuiscono a portare a quella disruptive innovation che può portare un vantaggio competitivo inedito a molte imprese, a quelle che prima di altre riescono a trasformare in realtà nuove idee di business.
L’IoT è sempre più presente nel building, nelle città, nei servizi sanitari, nell’agricoltura, nel retail e nel food, nelle banche e contribuisce sempre di più anche allo sviluppo di tematiche legate all’inclusione digitale e finanziaria, ma se la prima fase era effettivamente quella delle “cose intelligenti” lo sviluppo chiaro e concreto dell’IoT è nei servizi che permette di creare grazie all’intelligenza che sta nelle cose. In effetti a essere smart non sono gli oggetti. Sono i servizi di gestione e questo cambia radicalmente la prospettiva di business in tantissimi settori e il modo stesso di lavorare delle imprese. In concreto l’IoT abilita e invita a un nuovo tipo di progettualità dove è sempre più importante considerare sia i risultati diretti sia i possibili – nuovi – fattori di sviluppo e di rischio, anche allo scopo di impostare già da subito un business plan che sappia progettare già da subito soluzioni concepite per gestire il tema della sicurezza in modo nativo.
Internet4Things suggerisce a questo proposito la lettura del servizio
Una guida suggerisce di mettere anche la sicurezza nel business plan dei progetti IoT