È finita con un grande successo per lo Stato e la soddisfazione
degli operatori
l’asta per l'assegnazione delle frequenze
4G: a quota 3,945 miliardi di euro. Tim,
Wind e Vodafone si sono aggiudicati due lotti a testa delle
frequenze 800 MHz (che saranno liberate entro dicembre
2012, sottratte alle emittenti tv locali; sono frutto del
passaggio alla tv digitale terrestre).
Telecom Italia, Vodafone e 3 Italia si sono aggiudicati
invece un lotto a testa per i 1800 MHz. La gara per i
2.6 GHz ha visto prevalere gli operatori più piccoli: 3 Italia e
Vodafone hanno preso quattro lotti a testa; tre ciascuno, invece,
a Telecom Italia e Vodafone.
Ultimo strascico: la banda a 2000 MHz, ancora non
assegnata perché nessun operatore ha presentato
un’offerta.
Il ministero allo sviluppo economico ha comunque
dichiarato ufficialmente chiusa l’asta
(clicca
qui per leggere il comunicato ufficiale) e già
si pensa ora alla fase successiva. Gli operatori devono
procedere infatti a costruire reti 4G (quarta generazione di reti
mobili, Lte) per sfruttare le nuove frequenze e a tal scopo
saranno molto utili soprattutto i lotti a 800 MHz, che
permettono di coprire il territorio con un numero ridotto di
antenne. 3 Italia, restato privo di 800 MHz, conta di
fare lo stesso con i 1800 MHz. I 2.6 GHz serviranno invece
soprattutto per coperture mirate, in case e uffici non raggiunte
dalle normali frequenze.