“Le innovazioni che cambiano il mondo possono arrivare da qualunque luogo e direzione, ma le aziende non possono fare tutto da sole. Innovation Grand Challenge è un modo per coltivare innovazione in questa era digitale, cercando e sostenendo i migliori talenti, capaci di creare nuovi mercati e rivoluzionare quelli tradizionali”. Alex Goryachev, senior director Innovation Strategy & Programs di Cisco Corporate Strategic Innovation Group commenta così il programma di co-innovazione dedicato alle soluzioni per connettere le tecnologie IoT con i vari tipi di piattaforme digitali che si snoda nel filone delle iniziative legate al progetto Digitaliani.
In occasione dell’ultimo Web Summit, andato in scena a inizio novembre a Lisbona, il colosso californiano ha premiato i vincitori della 3ª edizione dell’Innovation Grand Challenge, contest promosso per individuare le soluzioni più innovative del panorama Internet of Things. L’iniziativa fa parte del programma globale di Cisco, dedicato allo sviluppo dell’open innovation e al sostegno all’imprenditorialità innovativa, che da gennaio 2016 coinvolge direttamente anche il nostro Paese con il piano Digitaliani, focalizzato soprattutto sulla creazione delle competenze digitali.
Ad avere la meglio fra gli oltre 5.700 partecipanti (il quintuplo degli iscritti alla prima edizione del 2014) provenienti da 160 paesi, e poi fra i 6 finalisti, sono state tre start up, selezionate dalla giuria di esperti internazionali dopo la presentazione avvenuta tramite pitch. La valutazione della giuria internazionale si è basata su fattori specifici: potenziale di disruption del mercato, compatibilità con le tecnologie e le strategie di business di Cisco, “differenziale creativo” e valore al cliente.
Il premio Grand Prize, dal valore di 150mila dollari, è andato a Pierre-Louis Gabin Theron di Streamroot, società francese che ha sviluppato una rete centralizzata per l’ottimizzazione video che migliora velocità, qualità del servizio e reach globale. Germán León della spagnola Gestoos si è piazzato al secondo posto, grazie a un sistema di telecamere che sfruttano l’Intelligenza Artificiale, l’interazione gestuale e la localizzazione multimodale per rilevare e comprendere movimenti, gesti e comportamento delle persone in qualsiasi ambiente e contesto. Sul terzo gradino del podio, che è valso un grant da 25mila dollari, Joerg Lamprecht di Dedrone, compagnia statunitense premiata per una piattaforma automatizzata e in 3D per la sicurezza aerea, che identifica la presenza di droni non autorizzati, protegge installazioni critiche, garantisce un utilizzo sicuro dei droni.
Intelligenza artificiale, streaming video, analytics, biometrica digitale e altre tecnologie sono stati dunque i protagonisti della competizione che, oltre ai premi in denaro, garantisce ai vincitori un supporto diretto per lo sviluppo tramite attività di mentoring, strategie di marketing, utilizzo degli spazi di lavoro e delle tecnologie disponibili nei Cisco Innovation Center e opportunità di investimento da parte di Cisco e altri player. “Un mix di strumenti necessari – spiega la compagnia – per aiutarli a realizzare più rapidamente tecnologie e soluzioni davvero trasformative per paesi, aziende, città di tutto il mondo”.
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