Pepper sta crescendo. Il robottino umanoide – accolto a braccia aperte dagli “early adopters” (quei primi utenti disposti a fornire suggerimenti e indicazioni per migliorarne le funzioni e le prestazioni) e dagli appassionati d’innovazioni futuribili – è pronto per cominciare a guadagnarsi da vivere: è quanto affermano i suoi creatori di SoftBank. Come spiega il Financial Times, il gruppo giapponese internet, fondato da Masayoshi Son, ha lanciato Pepper nel 2014 e ha venduto 10.000 esemplari di robot.
Tra le prime aziende acquirenti – interessate alle potenzialità commerciali e di promo-comunicazione dei piccoli robot, per caratterizzare e innovare la customer experience nei punti di vendita o di ristoro – figurano Nestlé, che intende schierare una squadriglia di Pepper nei negozi Nescafé a supporto della vendita di macchine da caffè, mentre MasterCard ha iniziato a impiegare Pepper sia per prendere gli ordini delle consumazioni che per incassare i pagamenti in alcuni locali di Pizza Hut in un progetto pilota a Taipei, e prevede di estenderne l’introduzione in Asia nel corso dei primi sei mesi del 2017.
E sempre con SoftBank, anche il gruppo farmaceutico statunitense Eli Lilly sta lavorando a un progetto pilota – il cui lancio commerciale è atteso questa primavera – per utilizzare Pepper per lo screening di fratture ossee correlabili all’osteoporosi: il robottino interroga il paziente ed elabora i dati.
E se SoftBank ha aperto la strada allo sviluppo dei robot umanoidi, altri colossi dell’industria giapponese – elettronica e auto in testa – si stanno dando da fare lavorando sull’Internet of Things nelle suoi vari ambiti applicativi e sul manifatturiero, e cercano di configurare nuove funzioni ai robot al di là delle mura delle grandi fabbriche e nella prospettiva di utilizzarli per applicazioni Industria 4.0.
Così Sony sta introducendo un nuovo cane robot, a oltre due anni dal pensionamento del predecessore Aibo, e la casa automobilistica Toyota sta lanciando Kirobo Mini, un robot parlante di piccole dimensioni (altezza di 10 centimetri circa) dal costo inferiore a 400 dollari. Presentato con l’intelligenza di un bambino di cinque anni, ha la capacità di imparare frasi e riconoscere le espressioni facciali, in qualità di robot da compagnia da portare con sé in auto, per rendere l’esperienza di guida meno solitaria e più emozionante.
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