Pesaro, quando i dipendenti pubblici diventano smart worker

Il Comune ha deciso di adottare una piattaforma Cloud che consente al personale di collaborare e condividere informazioni ovunque e in qualunque momento. «Grazie alla nuova piattaforma e agli strumenti di comunicazione integrata e collaborazione è possibile recuperare efficienza e ridurre la spesa IT per dedicare più risorse ai servizi sul territorio», ha commentato il Sindaco Matteo Ricci

Pubblicato il 27 Lug 2015

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Non solo il Pesaro Film Festival e il Rossini Opera Festival nella città marchigiana, ma anche un primo esperimento di smart city che parte dallo smart working dei dipendenti pubblici. Il Comune di Pesaro ha deciso di adottare la piattaforma di Cloud computing per la produttività Office 365 di Microsoft e pc portatili che consentono al personale di collaborare, condividere informazioni e contribuire a progetti ovunque e in qualunque momento, accedendo facilmente su dispositivi mobili alla posta elettronica, agli applicativi Office e a soluzioni di comunicazione integrata, con la massima garanzia di sicurezza.

La scelta è in linea con la riforma della pubblica amministrazione e offre notevoli risparmi gestionali. È stimato che il Comune spenderà circa l’80% meno rispetto alla precedente soluzione OpenOffice, usufruendo al contempo di funzionalità collaborative e dei vantaggi del Cloud.

Sarà infatti possibile disporre di aggiornamenti costanti senza costi aggiuntivi; adottare servizi in linea con il profilo dell’utente e pagare per utente in base all’utilizzo; usare le soluzioni su 5 dispositivi anche in mobilità e poter contare su un backup sicuro e disponibile anche in assenza di connessione, avere garanzia di compliance rispetto a sicurezza e privacy in linea con gli standard europei e utilizzare modalità di comunicazione evolute come chat, conferenze virtuali, condivisione di documenti e social network interni.

L’intera migrazione della posta, per esempio, è stata portata a termine in un solo mese a metà maggio e i primi esiti sono positivi. I 700 dipendenti comunali apprezzano la possibilità d’interagire più facilmente tra le 33 sedi dell’amministrazione e reputano importante essere sempre connessi per poter offrire un servizio più continuativo ed efficace a circa 100.000 cittadini.

Smartworker

È già possibile collaborare in tempo reale alla redazione di documenti, dematerializzarli e archiviarli in modo digitale, realizzare riunioni virtuali e, in definitiva, ottimizzare i processi per soddisfare al meglio la cittadinanza.

«La nostra amministrazione ha l’obiettivo di diventare un hub di servizi sempre più evoluti per i cittadini. I dipendenti pubblici giocano un ruolo chiave in questa missione e la tecnologia è un valido alleato», spiega il Sindaco Matteo Ricci. «Abbiamo inaugurato uno stile di lavoro più moderno e flessibile, che coglierà tutte le opportunità dei nuovi trend tecnologici, come il Cloud computing e la mobility, per fare di Pesaro una smart city capace di dar vita a un modello di partecipazione attiva con dipendenti più motivati e cittadini più soddisfatti. Non solo, ma grazie alla nuova piattaforma e agli strumenti di comunicazione integrata e collaborazione è possibile recuperare efficienza e ridurre la spesa IT per dedicare più risorse ai servizi sul territorio».

Una ricerca Microsoft-Harris Interactive dimostra come la maggior parte dei lavoratori italiani (52%) sarebbe anche disponibile a lavorare di più pur di beneficiare di maggiore flessibilità e che, chi fa uso delle nuove tecnologie digitali da remoto, si considera più produttivo (92%), ma anche più collaborativo (85%). «Dipendenti pubblici più motivati possono quindi costituire la chiave di volta per un servizio pubblico più efficiente e più efficace», conclude Claudia Bonatti, Direttore della divisione Office di Microsoft Italia.

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