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Piattaforme IoT: quali scegliere dopo la chiusura di Google IoT Core

La dismissione del servizio da parte del colosso di Mountain View, che avverrà il 16 agosto 2023, può diventare un’opportunità per i vendor e i fornitori specializzati di IoT platform. Ecco 4 alternative, tra le tante, su cui è possibile indirizzarsi

Pubblicato il 24 Nov 2022

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La notizia non è recente. Risale alla metà di agosto, quando Google ha comunicato la dismissione del suo servizio IoT Core che avverrà il 16 agosto 2023. Informazione che oggi continua a essere confermata anche in italiano sulla pagina relativa, nella quale il colosso di Mountain View invita i clienti a rivolgersi a quei partner che offrono soluzioni in grado di supportare servizi di messaggistica perimetrale e gestione dei dispositivi, ritagliando per sé le funzioni di “analisi e la capacità di ricavare insight utilizzando l’intelligenza artificiale/ML leader di settore di Google Cloud”. Le ragioni che hanno portato l’azienda a scegliere di fare questo passo, ragioni legate principalmente alle forti perdite di quest’anno pari a 858 milioni di dollari nel secondo trimestre, è presumibile che scateneranno parecchio malcontento. Alcuni clienti, infatti, non più affiancati nel loro specifico caso d’uso, potrebbero decidere di cambiare anche il provider dell’infrastruttura cloud, rivolgendosi ad altri che offrono il “pacchetto completo”. A ogni modo, per quanti al momento impiegano Google IoT Core è importante riuscire a orientarsi verso un’alternativa che sia in continuità con i propri servizi e che eviti dei disagi che ricadano sugli end user.

4 alternative a Google IoT Core

Per molti vendor e fornitori di soluzioni specializzate questa rappresenta indubbiamente un’opportunità, che si può tradurre anche in un’occasione per le realtà in cerca di un’alternativa. Vendor e fornitori in ambito IoT, infatti, hanno tutto l’interesse a posizionarsi in chiave competitiva con prezzi e qualità d’offerta che spingano a preferirli. Se si escludono perciò quelli suggeriti da Google stesso, presenti nella pagina di IoT Core, ecco un elenco di alcuni dei principali candidati a sostituire la piattaforma che adottano il protocollo MQTT (Message Queue Telemetry Transport). Questo breve elenco è frutto dell’incrocio di due fonti: il sito G2, uno dei più popolari software marketplace al mondo, e Gartner Peer Insights, punto di raccolta di valutazioni e recensioni delle tecnologie per uso aziendale a cura della nota società di ricerca e analisi statunitense. Sono stati scelti i sistemi presenti in entrambe le fonti e, quindi, la lista non ha nessuna ambizione di esaustività. Soluzioni leader di mercato, come IBM Watson IoT Platform o MindSphere di Siemens, non sono riportate sotto poiché Gartner le inserisce nella categoria specifica delle Industrial IoT Platforms, con l’eccezione di ThingWorx che riporta in tutti e due gli elenchi. Di altre soluzioni, quali ad esempio CLEA dell’italiana SECO, ci siamo occupati in precedenza e perciò rimandiamo all’articolo che ne parla.

AWS IoT Core

Consente ai dispositivi connessi di interagire in modo semplice e sicuro con le applicazioni cloud e con altri dispositivi. La pagina dedicata di AWS sostiene che è in grado di collegare miliardi di dispositivi IoT e instradare migliaia di miliardi di messaggi ai servizi AWS senza gestire l’infrastruttura. Per farlo supporta i protocolli HTTP, WebSockets (tecnologia web che fornisce canali di comunicazione bidirezionali attraverso una singola connessione TCP), e ovviamente il protocollo MQTT.

Azure IoT Hub

È la piattaforma cloud scalabile e multi-tenant (IoT PaaS) di Microsoft che include un registro di dispositivi IoT, l’archiviazione dei dati e la sicurezza. Fornisce inoltre un’interfaccia di servizio per accelerare lo sviluppo di applicazioni IoT. Un dispositivo può utilizzare il protocollo MQTT per connettersi ad Azure IoT Hub optando direttamente per il protocollo in questione o per le librerie presenti in Azure IoT SDKs (software development kit).

Particle

Utilizzata da oltre 250 mila ingegneri e da 8.500 aziende in più di 170 Paesi, è alla base dei prodotti IoT leader di mercato di aziende come Jacuzzi, Watsco e Zoomo. Si compone di una piattaforma IoT-as-a-Service full stack che offre software, hardware e connettività IoT sicuri, affidabili e personalizzabili. Aiuta così le aziende nel collegare, gestire e distribuire applicazioni software ai dispositivi connessi, dall’edge al cloud e viceversa.

ThingWorx

Sviluppata da PTC, è stata riconosciuta come piattaforma IIoT leader nell’IDC MarketScape del 2021, nel Magic Quadrant dello stesso anno focalizzato su queste tecnologie e nel Forrester Wave Q4 2021 sulle Industrial IoT Software Platforms. Uno dei suoi punti di forza, riconosciuti dalle varie società citate sopra, è la possibilità di essere implementata in locale, in cloud o in modalità ibrida, una possibilità che fa sì che possa adattarsi con flessibilità a qualsiasi caso d’uso industriale.

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