Piergiorgio Grossi (Ducati): «Le moto smart? Con l’IoT si organizzeranno da sole le gite fuori porta»

Piergiorgio Grossi, da 10 mesi Chief Information & Digital Transformation Officer di Ducati, ci spiega come sarà la moto del futuro: potrà organizzare in autonomia gite fuori porta invitando i membri della community degli appassionati delle “due ruote” di Borgo Panigale

Pubblicato il 09 Gen 2017

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Un background tecnologico – è un ingegnere informatico con una laura conseguita al Politecnico di Milano – e un passato in Ferrari, realtà nella quale si è occupato di gestire il team IT della Formula 1 lavorando alle applicazioni statistiche che fanno leva sul supercalcolo matematico delle performance in pista. Piergiorgio Grossi è approdato in Ducati, nella MotorValley emiliana, lo scorso maggio, nel momento in cui il colosso delle due ruote su strada ha deciso di estendere il ruolo del CIO anche alla digital transformation. «Quando sono arrivato ho trovato un terreno fertile per il mio lavoro, perché già il board aveva deciso di virare in maniera decisa verso l’universo digital. Il perché è presto detto. Ormai l’80% delle decisioni d’acquisto viene preso sui social ed entro il 2025 l’80% dei ruoli aziendali per come li conosciamo oggi sarà sparito, per far spazio a professioni legate alla gestione delle community, dei social, degli oggetti IoT e dei dati che ne derivano». Il suo ruolo è quello di gestire il team IT e, soprattutto, di definire la direzione della digital transformation della casa motociclistica di Borgo Panigale (BO).

Account social legati agli oggetti smart

Piergiorgio Grossi, Chief Information & Digital Transformation Officer di Ducati
Piergiorgio Grossi, Chief Information & Digital Transformation Officer di Ducati

La revisione del prodotto è la direttrice principale della svolta digital in Ducati. Su questo aspetto il manager ha lavorato parecchio, cercando di capire come fare a digitalizzare un asset che, per sua natura (si parla di moto) è, invece, decisamente fisico. «Come posso estendere l’esperienza del ducatista, allargandone i confini anche a quando non è fisicamente in sella alla sua moto? Il mio sogno è destinato ad avverarsi presto, quando Facebook permetterà di creare un account legato non solo all’individuo ma anche all’oggetto smart». Una moto connessa all’ecosistema di oggetti IoT potrà dialogare con le altre moto presenti nel circondario e accordarsi per una “scampagnata” di gruppo sulle due ruote della casa bolognese. «Il nostro cliente avrà presto un suo account sul portale MyDucati, che raccoglie tutte le informazioni che lui stesso inserisce, ma anche quelle provenienti dai social media, dalle community online e dalle moto smart». Analizzando questi record sarà possibile spingere eventi, favorire la creazione di sottocommunity e, in definitiva, migliorare la customer experience, a tutto vantaggio del fatturato.

Stampanti 3D per ottimizzare l’assistenza post vendita

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Altra area sulla quale Grossi ha investito parecchio per spingere l’innovazione digitale è la supply chain. «L’utilizzo di stampanti 3D ci permette di ottimizzare la gestione dei pezzi di ricambio, con un miglioramento deciso delle performance di tutta l’assistenza post vendita».  

Uno dei primi segnali tangibili dell’arrivo di Grossi in Ducati è stata l’implementazione del configuratore online. che caratterizza questa case history.

Disponibile per tutte le piattaforme (pc, tablet, notebook e smartphone), permette di scegliere tra le diverse versioni, vecchie e nuove, dei più noti modelli di Borgo Panigale come Diavel, Hypermotard, Monster e Multistrada. «I nostri clienti si sentono parte di una community – conclude – e lo sono anche quando non vanno in moto. Quello che vogliamo è far vivere l’esperienza Ducati attraverso tutti i canali e gli strumenti digitali. Siamo seguitissimi sui social ma ora il nostro lavoro prosegue lungo la strada, per noi fondamentale, delle moto smart, che in futuro popoleranno i social e le community dei ducatisti».

A fare da apripista è stata, nel 2015, la Multistrada 1200 S, prima moto connessa con il pilota attraverso il Ducati Multimedia System. Via Bluetooth, infatti, la moto si collega allo smartphone e al casco. Durante la marcia, oltre alle informazioni di viaggio, sul display della due ruote è possibile ricevere le notifiche su SMS e chiamate (e rispondere), visualizzare i propri brani musicali e organizzare playlist. L’app per smartphone Multistrada Link registra i dati della moto durante la marcia (velocità, posizione GPS, inclinazione in piega, marcia inserita e molto altro) e permette di condividerli con gli amici attraverso i social network.

Proprio sulla Multistrada 1200 S si concentrano gli sforzi economici di sviluppo delle tecnologie IoT in Ducati.

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Grazie a una collaborazione con il fornitore di abbigliamento tecnico Dainese, ad esempio, lo scorso anno la società ha presentato (prima in Italia) anche un airbag “smart”, integrato all’interno della giacca Dainese D-Air Street, che funziona in abbinamento alla Multistrada 1200 S della casa bolognese. Il sistema sviluppato analizza la situazione ambientale (un incidente potenzialmente pericoloso o, invece, un impatto a bassa velocità o, ancora, la semplice oscillazione di una moto ferma) e, nel giro di 45 millisecondi, attiva in automatico l’airbag intelligente: due sacche d’aria intorno al torace e alla schiena del ducatista e/o del suo passeggero. La tecnologia integrata all’interno della moto comprende due accelerometri frontali, posti sulla forcella e una centralina di controllo collocata nel sottosella, oltre ovviamente a due SIM card in dotazione a ciascuna moto, una per il ducatista e una per il suo passeggero.

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