Il
2011 ha fatto registrare una nuova accelerazione
dell’eCommerce italiano, che supera oggi
quota 8 miliardi di euro, in crescita del 20% rispetto al 2010
secondo quanto riportato dall’Osservatorio
eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano (clicca
qui per leggere la notizia).
In particolare, il segmento del Mobile Commerce cresce
nel 2011 in tripla cifra (+210% rispetto al 2010) e
vale l’1% delle vendite online. Il valore del mobile
Commerce – inteso come il valore delle vendite al
consumatore finale da parte di merchant con operatività in
Italia, mediante mobile site o Application per smartphone
– passa da 26 milioni di euro nel 2010 ad 81
milioni di euro nel 2011. I due terzi delle vendite
sono di prodotti e un terzo di servizi. Nel 90% dei casi si
tratta di situazioni di acquisto dove è importante
cogliere una occasione essendo online in un preciso
istante. Alcuni esempi sono rappresentati dalle aste
online – la cui chiusura è stabilita/regolamentata
–, dalle vendite a tempo – in cui la tempestività
nell’acquisto è determinante viste le disponibilità
limitate di prodotti –, dalle prenotazioni (e/o i cambi)
di biglietti per i mezzi di trasporto e di camere
d’albergo – in cui l’acquisto può essere
guidato da esigenze improvvise e non pianificate. Per
le altre vendite, in cui è il cliente a decidere il
momento dell’acquisto, l’utilizzo del
mobile sembra essere penalizzato per un’oggettiva
“inferiorità” del device rispetto al
desktop/notebook, a causa dello schermo troppo piccolo, della
limitata possibilità di fruire di contenuti multimediali,
della velocità di navigazione non sempre all’altezza.
Grafico: la fotografia del Mobile Commerce in Italia
(2010/2011). Fonte: Osservatorio eCommerce B2c della School of
Management del Politecnico di Milano
La maggior parte di queste vendite è riconducibile
all’Abbigliamento, anche grazie ad una buona
propensione all’export (USA e Giappone in primis, dove il
mobile Commerce ha raggiunto buoni tassi di diffusione).
ed elettronica di consumo e nell’Editoria, musica ed
audiovisivi, dove troviamo iniziative comunque importanti come ad
esempio Amazon, Bol, Media World. Nonostante la diffusione di
altri sistemi operativi (primo fra tutti Android), il
mobile Commerce sembra anche nel 2011 un business supportato
prevalentemente da iOS di Apple (e quindi iPhone), che
pesa nel 2011 per l’80% del valore totale delle
vendite. La ragione non è riconducibile tanto alla
bontà del sistema operativo (comunque indiscussa), ma ad altri
due fattori. In primis, l’offerta di Applicazioni è stata
fino ad oggi più ricca per iOS che per Android. In secondo
luogo, la base utenti iPhone è altamente profilata e più
avvezza all’utilizzo di tutte le potenzialità delle nuove
tecnologie.
Nei principali mercati – con
l’eccezione del Giappone dove per i noti fattori
socio-culturali le vendite via mobile rappresentano il 20% del
totale eCommerce – la penetrazione del mobile sul
totale eCommerce è di qualche punto percentuale (5% nel
2011 in UK).
in Italia che all’estero, dipenderà dalla creazione di
nuove occasioni in cui l’utilizzo dello smartphone porti
dei chiari benefici per il cliente – ha commentato
Riccardo Mangiaracina, responsabile dell’Osservatorio
B2C Netcomm-Politecnico di Milano – come ad
esempio la semplificazione del processo di acquisto – mediante la
ricerca dei prodotti supportata dalla macchina fotografica
integrata -, la soddisfazione di un bisogno nato da un impulso,
ovvero l’acquisto tramite smartphone alle migliori
condizioni di mercato di un prodotto identificato su punto
vendita, l’integrazione con l’esperienza di acquisto
in negozio, ad esempio la vendita di coupon proposti in base alla
posizione del cliente rilevata tramite gps integrato.”