LTE

Prende forma il 4G italiano, con offerte cloud business per la sicurezza

L’offerta di servizi di connettività Lte (4G) degli operatori mobili italiani comincia a prendere forma, completando i tasselli mancanti. Le ultime…

Pubblicato il 12 Feb 2013

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L’offerta di servizi di connettività Lte (4G) degli operatori mobili italiani comincia a prendere forma, completando i tasselli mancanti. Le ultime novità sono le offerte per navigare con smartphone e quelle rivolte specificamente al pubblico business. Tra queste spiccano i servizi per il backup dei dati aziendali. Sembra quindi quello della sicurezza uno degli ambiti dove il 4G farà da subito la differenza, incidendo sulla vita delle aziende.

A oggi sono soprattutto Telecom Italia e Vodafone a spingere su questa nuova rete, ma anche gli altri due operatori sono della partita, sebbene con tempistiche e strategie differenti. Intanto la priorità è appunto quella di chiudere le lacune più vistose nell’offerta Lte, e cioè la copertura e i servizi disponibili (consumer, business). In verità ce ne sarebbe una terza: il numero di terminali abilitati al 4G. Ma questo è un aspetto su cui gli operatori possono fare poco: solo affrettarsi a dare supporto efficiente e tempestivo ai dispositivi che arrivano. Ed è quello che stanno facendo.

Copertura, avanti con prudenza

La copertura cresce in fretta. Telecom Italia copre 30 Comuni italiani, capoluoghi o località turistiche: Roma, Napoli, Torino, Milano, Ancona, Brindisi, Catanzaro, Forlì, Genova, Padova, Palermo, Trento, Taranto, Treviso, Perugia, Pisa, Prato, Vicenza, Bari, Udine, Como, Bormio, Cortina d’Ampezzo, Courmayeur, Selva di Val Gardena, Madonna di Campiglio, Cavalese, Predazzo, Canazei e Tesero. Ovviamente non è una copertura totale. Per esempio Vodafone dichiara di coprire l’80 per cento di Roma e Milano e il 40 per cento di Torino, Napoli, Palermo, Genova, Padova e Bari. 3 Italia è a Roma e Milano. Teniamo conto che Telecom e Vodafone prevedono di coprire il 40 per cento della popolazione entro il 2014.

“Gli operatori europei, premuti dalla recessione e dal calo dei ricavi, stanno sviluppando il 4G con prudenza. Verizon negli Usa invece copre già l’89 per cento della popolazione”, spiega Francesco Ricci, analista di Analysys Mason, secondo cui nel 2017 il 33 per cento delle linee mobili saranno 4G in Europa.

Le strategie dei quattro operatori

In generale, anche l’offerta 4G italiana è ancora incompleta, e quindi il consiglio per le aziende è di stare un po’ alla finestra prima di sposare un operatore in particolare. Solo pochi giorni fa Telecom Italia ha lanciato la propria offerta smartphone (15 o 25 euro al mese), che per Vodafone è ancora gratuita fino a marzo. Telecom e Vodafone hanno inoltre offerte specifiche per chiavette, tablet in 4G. 3 Italia dà tutto gratis entro marzo e tra qualche giorno presenterà la propria offerta. Per Wind se ne riparla nei prossimi mesi.

“Per ora si può vedere che gli operatori italiani, come molti altri del resto d’Europa, stanno tariffando il 4G come un servizio premium, più costoso del 3G. Ovviamente vogliono accelerare il ritorno sull’investimento miliardario nella nuova rete – dice Ricci -. Negli Usa invece il 4G non ha un costo extra”. Si vedrà: la presenza di 3 Italia (H3G) e Wind sul mercato è importante, soprattutto per le piccole aziende, perché questi operatori hanno sempre avuto il ruolo di spingere giù i prezzi delle nuove tecnologie. In UK in effetti H3G ha appena presentato un’offerta 4G senza sovrapprezzo.

Servizi business, si muovono Telecom e Vodafone

L’altro tassello da sistemare è quello dei servizi business e in effetti sta cominciando a definirsi. Telecom ha pubblicato un’estensione 4G alla propria offerta Impresa Semplice per il mobile, con due servizi esclusivi per l’Lte: Cartell@ Remota (backup di dati su storage cloud a 5 euro al mese) e Business Posta (sistema mail aziendale evoluto). Interessante soprattutto il primo, pensato “per salvare e proteggere in modo semplice i dati aziendali da perdite accidentali e da eventuali rischi derivanti da furti o guasti”. Esegue una copia dei file e delle directory presenti nei PC aziendali e le salva nei Data Center di Telecom Italia.

Ma anche Vodafone sta lavorando a un servizio di backup & restore specifico per il 4G. Certo, la nuova rete abiliterà presto altri servizi mobili, videoconferenza HD con collaboration, piattaforme cloud per gestire ordini, cataloghi eccetera. Ma i servizi cloud per back up “on the fly” dei dati promettono una svolta, più di altri, perché rispondono a un’esigenza che sta diventando enorme, man mano che si diffonde il business in mobilità e la moda del “bring your own device” nelle aziende.

La svolta del backup su cloud ‘on the fly’

Fa una grande differenza infatti poter copiare e recuperare i dati in ogni momento, in mobilità, senza bisogno di trovare una rete Wi-Fi o di tornare in ufficio. Significa che l’utente può usare un dispositivo mobile (tablet, smartphone o computer portatile) vuoto di dati aziendali o quasi, tanto ha tutto sulla Nuvola. Un bel passo avanti per la sicurezza. Con il vantaggio addizionale di poter avere i dati disponibili ovunque, senza bisogno di trasportarli da un terminale all’altro.

Le prestazioni dell’Lte incentivano questi usi (soprattutto la velocità di upload, circa cinque volte superiore rispetto al migliore 3G). La nuova rete, condita dai servizi business degli operatori, potrà quindi candidarsi come soluzione al più grave problema che si sta presentando alle aziende: i rischi per la sicurezza negli usi in mobilità e derivanti dal Bring your own device. Ma ci vorrà tempo. Bisognerà aspettare finché la copertura 4G sarà abbastanza estesa e il parco dei terminali ricco a sufficienza.

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