Più di un secolo fa, le istituzioni finanziarie decretarono la popolarità di un oggetto di arredamento che, nel tempo, è diventato sinonimo di ufficio: la scrivania. Essa divenne presto simbolo di potere: più era grande e dal design sofisticato, più potente era la persona che l’occupava. E anche un modo di creare distanza fisica tra una persona e l’altra e, nel mondo delle banche, per far capire ai clienti chi aveva l’ultima parola. Ci sono ancora delle tracce di questo modo di pensare: per esempio nel brokerage si parla di “trading desk”.
Presto anche in altre aziende venne adottato un modello di lavoro in cui gli impiegati sedevano in fila ciascuno con esposto il proprio nome e titolo. La promessa di efficienza e ordine della Seconda Rivoluzione Industriale era finalmente stata applicata al capitale umano nei luoghi di lavoro.
Anche in tempi moderni, il fatto che l’organizzazione del luogo di lavoro rifletta quella gerarchica è un concetto familiare. Ma gli uffici per come li conosciamo stanno vivendo una nuova crisi di identità, man mano che vi entra la generazione dei Millennials, nata in un mondo digitale e interessata a modelli di lavoro più agili e senza il peso dei rigidi processi e degli asset del passato. Ancora una volta sono le banche a guidare l’innovazione: presto il desk fisico sarà obsoleto, ma le istituzioni finanziarie sono abbastanza forti e visionarie per guidare questo cambiamento?
La nascita della mobility e la digital transformation
L’ufficio non è più così diffuso come lo era in passato e un quarto della forza lavoro d’Europa viene definita “nomade digitale”. Un recente studio di CBRE, leader mondiale nei servizi immobiliari, ha rilevato che nelle banche di Londra la percentuale di utilizzo dei desk aziendali è del 65%. Secondo lo studio, grazie a una crescente cultura del desk condiviso questa percentuale può raggiungere l’85%. Deutsche Bank, per esempio, punta ad avere 6 persone ogni 5 scrivanie, come parte di un piano di consolidamento del numero di uffici del suo quartier generale di Londra. Il Governatore della Bank of England, Mark Carney, è un altro paladino di questo modello, al punto di portare con sé il proprio laptop cambiando continuamente postazione tra I vari dipartimenti.
Oggi il vero simbolo del potere è non avere una scrivania. La cultura aziendale moderna ha come parola d’ordine la flessibiità e l’ambiente di lavoro deve evolversi tecnologicamente e socialmente. In un futuro non lontano, la porta dell’ultima banca o istituzione finanziaria di Wall Street potrebbe chiudere per sempre e, prima che ciò accada, le banche dovrebbero decidere se sono pronte a estendere a tutti questo nuovo modello di lavoro mobile.
Oggi, se un cliente vuole entrare in contatto con la propria banca manda un tweet, un sms o un’email mentre le visite alla filiale con appuntamento sono sempre più rare. I clienti si aspettano che i pagamenti e i trasferimenti di fondi siano digitali e di poter autorizzare le transazioni con I loro smartphone o tablet.
La tecnologia finanziaria, visto lo scollamento tra tradizionali servizi bancari e desideri dei consumatori, sta cambiando molto velocemente e sta cercando di superare i modelli tradizionali del fare business. In tutto il mondo, le startup finanziarie offrono modalità di pagamento tecnologicamente avanzate, cambiavalute, crowdfunding, prestiti online, e servizi di gestione patrimoniale che si stanno espandendo e facendo grande concorrenza alle banche tradizionali e agli istituti finanziari.
In particolare, queste nuove aziende sono riuscite a creare modelli di business che minimizzano le formalità strutturali legate al fatto di essere una banca e offrono mezzi più efficienti per offrire servizi ai clienti. Nonostante tutte queste innovazioni, però… le scrivanie continuano a resistere.
Il caso Deutsche Bank
La tecnologia che rende il virtuale la nuova normalità per banche, assicurazioni e aziende di investimento già esiste. Secondo una recente indagine IDG, il 54% dei leader IT del settore finanziario considera la mobility una priorità di livello alto. A confronto con i colleghi di altri settori, sono tra i più propensi a mettere in atto iniziative di mobility nei loro dipartimenti o nelle aziende per cui lavorano.
Per Deutsche Bank, le soluzioni di virtual computing supportano la strategia di sostenibilità della banca e hanno dato vita a nuove modalità di lavoro flessibile in tutto il mondo. In particolare, la piazza di scambio di Hong Kong è stata completamente virtualizzata: in caso di emergenza o di disastro naturale, i lavoratori possono essere attivi in una nuova location nel giro di pochi minuti. L’impegno per creare un ambiente completamente virtuale ha già ridotto del 55% il consumo di energia elettrica e dell’89% le emissioni della sede centrale a Francoforte.
Anche in un mercato come quello finanziario, governato da precise regolamentazioni e con requisiti di sicurezza di altissimo livello, la mobility funziona, e i CIO capiscono di dover trovare modi affinché possa assicurare migliore produttività, più agilità, e un livello superiore di interazione con i clienti. TD Bank, per esempio, offre un ambiente di lavoro disponibile tutti i giorni e in ogni luogo che favorisce il work-life balance, la sostenibilità ambientale e una cultura aziendale basata sulla performance, il tutto attraverso la distribuzione sicura del desktop e la virtualizzazione delle app.
Il momento di decidere
Eventi improvvisi e poco prevedibili, come Brexit per esempio, dimostrano alle banche che è meglio non legarsi a una location fissa. SI è molto parlato di banche internazionali pronte a lasciare il Regno Unito una volta scaduto il loro passaporto europeo. Anche la pressione dei costi e i minori introiti stanno spingendo molte banche a ridurre uffici e chiudere filiali. I desk, così come la sede della banca sul viale principale della città, potrebbero essere presto ricordi del passato. Le banche e altre istituzioni finanziarie devono riconoscere velocemente questa realtà, al fine di restare competitive nella sfida per i talenti, i clienti e il business di domani.
* Area Vice President Western Europe di Citrix